0


0


0


0

Quello che dal 1963 si "vergogna di essere ITALIANO" si chiama Vincenzo (Cencio) Teza, vive a Pirago di Longarone e a tuttoggi non ha ancora potuto cambiare idea.

Io, Tiziano Dal Farra, sono del suo stesso avviso e la cosa mi deprime fortemente, come cittadino e soprattutto come bellunese.
Salvo intanto dall'oblio questa pagina 1964 del giornale locale tuttora esistente "L'Amico del Popolo" che oggi come allora ospita la fuffa, le meschinerie e gli articoli della consanguinea "DC bellunese", che tanti amministratori pubblici a Longarone, a Belluno, e relativi intrallazzi all'Italia diede. Per questo libello clericale, oggi come allora, "tutto va ben, Madama la Marchesa".

Vedi gli articoli/marchetta di tal Roberto Padrin, lo scriba a libro paga della mafia dell'Ente Fiera e poi sindaco (dal 2009), la stessa lobby affaristica che ritroviamo a denigrare nel 1980 tale Tina Merlin e successivamente nel 2003 la giornalista Lucia Vastano. Far sapere la verità al 'popolo' potrebbe fargli male.
E siccome i tempi e le mode cambiano (ma i bastardi NO), oggi abbiamo il privilegio di vedere il Comune di Longarone alias Ente Fiera "iscritto" alla ass. Cult. "Tina Merlin". Toni Sirena (figlio, e figlio d'arte della giornalista de "L'Unità") dirigeva da vicedirettore la redazione bellunese de "Il Corriere delle Alpi", giornale cosiddetto 'indipendente' che spesso e volentieri cazzeggia contraddicendo il percorso di verità, di giornalismo della combattiva Tina pubblicando inane e asservito - tranne due o tre persone - le versioni al popolo bue fornite con puntualità dall'Ufficio Stampa della premiata ditta "De Cesero/De Lorenzi &C.". Bell'esempio di giornalismo, no??
Peccato solo che il documentario in questione non possa ripassare in TV. Sarebbe interessante dargli un'occhiata cogli occhi e le informazioni di oggi. Chissà: cercalo nella sezione "Video".


Fatta 'a mano' con un Apple Macintosh