MOLESKINE

LE GIORNATE DELLA MEMORIA

“Giornata del Disonore”, “Giornatadella Memoria Libica”, “Giornata della Lingua Tagliata”:primo contributo del Propositore Storico K

di Tito Maniacco

Comeda bando di concorso regolarmente vinto notifico a codesti Uffici cheho assunto il mio posto di Propositore storico.

Dalla stanza che mi è stata assegnata, guarnita di tutte lenecessarie dotazioni, mando il contributo numero uno, siglato, comeda norma e appeso alla porta, con l'iniziale del mio cognome, K.

Poiché si parla confusamente di vari giorni della memoriada distribuire nel corso dell'anno, mi permetto d'inviare acodesti Uffici un indispensabile promemoria.

Un tempo le date da ricordare nascevano da tradizioni civili ereligiose avvenute nel corso dei secoli in giorni che a volte sirasentavano creando confusione e malumore.

Sarebbe auspicabile, sarebbe, ma Fede Fedeltà e Tradizioneimpongono altrimenti, sarebbe auspicabile cancellare tutto eriprendere su foglio bianco. Ma così, onorevoli censori, non èpossibile procedere, pertanto basterà aggiungere qualche toccodi colore sul calendario.

Quanto a trasformare quelle Memorie in Festività non parmiin assoluto compito mio.

Giornata del Disonore, in ricordo del 10 giugno 1940 giorno in cui il nostro Paese ha aggredito alle spalle la Francia, in ginocchiosotto l'attacco tedesco.

Giornata della Memoria Libica, in data da definirsi, vista laperdurante e selvaggia aggressione italiana alla Libia dal 1911 al1942 con campi di concentramento, impiccagioni, fucilazioni edistruzioni di villaggi.

Giornata della Memoria Abissina, 1935-1941 per l'aggressionee la feroce repressione, per l'uso dell'iprite e lametodica fucilazione di prigionieri.

Forse la data precisa potrebbe essere individuata nel 19 febbraio,poiché il 19 febbraio 1937, giorno della nascita del Principedi Napoli, in un attentato ad Addis Abeba furono feriti il generaleGraziani e personalità e giornalisti italiani, atto per ilquale centinaia di notabili furono uccisi a freddo insieme migliaiadi cittadini ad opera degli squadristi locali. Furono fucilati gliintellettuali, i cadetti della scuola militare di Olettà etutti i dirigenti del Partito dei Giovani Etiopici.
I giornali inglesi e americani parlarono di cifre che andavano dai1400 ai 6000 morti.

Negli stessi giorni Graziani ordinò l'eliminazione deicantastorie e degli indovini e il generale Maletti fece eseguire lafucilazione dei monaci del grande convento di Debrà Libanòsin numero di 296, poi di 129 diaconi.

Una Giornata della Memoria può essere intitolata, come ilnoto libro sull'argomento, Giornata della Lingua Tagliata, inricordo della metodica distruzione della lingua e della memoriaslovene; dapprima nei territori delle Valli del Natisone, 1866, poi,dopo il 1918 nei territori delle province di Gorizia e Trieste edell'Istria, con la distruzione della stampa slovena e croata,della religiosità e del catechismo, con la dissoluzione deinomi financo nei cimiteri.

Data da definirsi in un solo simbolico giorno vista la lungadurata della repressione nel tempo e la vastità delterritorio.

Una Giornata della Memoria in ricordo dei paesi bruciati diSlovenia ed Istria e degli abitanti, internati e fucilati dalletruppe italiane dal 1941 al 43.

Spedisco questa memoria secondo i regolamenti.

Con osservanza,

Propositore Storico K

Fonte: http://www.nuovofriuli.com/read.asp?code=2004.0213.05