ITOIZ! STOP definitivo, per sicurezza(25 MAGGIO 2005. Spagna, regione Navarra, Pirenei)Dopo che sono state rese pubbliche le relazioni che i professori dell'Università di Saragozza, Antonio Casas Sainz, e dell'Università di Oviedo, Joaquín García Sansegundo, avevano realizzato per la Coordenadora de Itoiz (il Comitato cittadino spontaneo che si occupa della protesta e della documentazione), molte cose sono successe intorno a questo bacino artificiale.
Nonostante i dinieghi dell'Amministrazione e per esplicita ingiunzione di diversi tribunali, ad iniziativa della Coordenadora, abbiamo conosciuto alcuni dati sul monitoraggio del bacino e dei pendii di Itoiz, dai quali si deduce che tutto il pendio sinistro ha cominciato già a scivolare fino ad ora ad una profondità maggiore di quella calcolata, in un movimento progressivo, indicando che l'unica maniera di eliminare il rischio associato a questo scivolamento risulta essere il procedere allo svuotamento controllato e totale del bacino artificiale.
In base a questi dati abbiamo saputo anche che col terremoto del 18 di settembre del 2004 la diga principale di Itoiz si mosse di 1,5 cm., benché la Confederazione Idrografica dell'Ebro (CHE), assicura che tornó al suo posto dopo il movimento; che si sono scoperte infiltrazioni tra 150 e 400 litri per minuto nella diga del bacino e che, nonostante le iniezioni di cemento realizzate, ancora si producono perdite di acqua.
Attualmente, nell'ambiente del bacino artificiale di Itoiz continua l'attività sismica e secondo l'Istituto Geografico Nazionale (IGN) l'ultimo terremoto si verificò l'8 di maggio. Oltre ai terremoti, dalla fine del passato anno si procono sempre di più nell'area circostante al bacino artificiale alcuni rumori frequenti e prolungati.
Il presidente della CHE venne alla Delegazione dal Governo in Pamplona a presentare cinque relazioni dalle quali si deduceva che non c'era relazione diretta tra il riempimento del bacino di Itoiz e la sismicità ed in base ai quali andavano a continuare col piano di messa in carico del bacino artificiale di Itoiz. Dette relazioni sono:
- Una petizione della CHE-MIMAN all'Istituto Geologico e Minerario della Spagna (IGME) affinché relazioni sui difetti esistenti nella zona.
- Relazione di Ingegneria della "Suolo S. A.", in diga, contattata dalla CHE affinché li consigli nella messa in carico del bacino artificiale.
- La relazione di Miguel Herraiz Sarachaga, geofisico dell'Università Complutense di Madrid, sulla sismicità indotta per bacini artificiali in generale, senza apportare niente di nuovo al caso di Itoiz.
- Angelo García Yagüe, capo del Servizio Geologico di Opere Pubbliche del MOPU nel 1975, realizzò la "Relazione geologica sulla diga di Itoiz. Fiume Irati." In essa constatò che il pendio sinistro del bacino artificiale era scivolato, ma senza fare il benchè minimo riferimento all'esistenza di falle nel sottosuolo di Itoiz.
Se poi rimaneva ancora qualche dubbio che l'inizio del riempimento del bacino artificiale di Itoiz fosse la causa dei terremoti, il 25 aprile nel Congresso dell'UE di Scienze della Terra, scienziati-investigatori dell'Instituto Jaume Almera di Barcellona, membri del Consiglio Superiore di Investigazioni Scientifiche (CNR) dipendenti del Ministero dell'Educazione e della Scienza, e specialisti del Dipartimento di Geologia dell'Università di Oviedo presentarono le prime conclusioni di uno studio che venne realizzato sulla sismicità indotta dal riempimento del bacino artificiale di Itoiz, per il quale collocarono tredici stazioni sismiche tra temporanee e specifiche nell'ambiente del bacino artificiale. Tra le loro conclusioni, suscita attenzione questa:
Quindi, data questa situazione e per reclamare anche manifestando per le strade lo svuotamento controllato, totale e definitivo del bacino artificiale di Itoiz, abbiamo convocato la manifestazione che avrà oggi luogo, in Iruñea.
|
Fonte: http://www1.autistici.org/irrintzi/
OSSERVA qui il "Piano di emergenza" ufficiale (tabella tempi e quote) per "mettere in sicurezza" i paesi interessati dall'eventuale ONDA DI PIENA CATASTROFICA del bacino di Itoiz. |