Longarone, 7 novembre 2006

La raccolta firme promossa dai "Cittadini per la memoria del Vajont" sta ottenendo decine di migliaia di adesioni in tutta Italia e anche all'estero.
Sono numerosi gli esponenti del mondo politico, culturale, giornalistico, che hanno raccolto con entusiasmo la nostra iniziativa ed hanno dichiarato di sentire con noi l'esigenza di chiedere giustizia per le vittime della strage del 9 ottobre 1963, quando si compì la più spaventosa delle tragedie annunciate della storia italiana che rubò la vita a quasi duemila persone e segnò per sempre quelle dei loro familiari che sopravvissero.

Molti cittadini italiani e del mondo si sono anche dichiarati stupiti che in oltre 43 anni da quella spaventosa notte nessun membro delle autorità riconosciute responsabili, lo Stato italiano, l'Enel, la Montedison (oggi 'Edison') si sia ancora sentito in dovere di:

- esprimere le formali scuse ai familiari delle vittime

- rendere omaggio alle vittime.
Si richiede che il Capo dello Stato conferisca loro la medaglia d'oro alla Memoria (1 simbolica, x 1.917 vittime) e dichiari il 9 ottobre "Giornata della Memoria per le vittime del Vajont".

- Invitare autori ed editori ad inserire nei testi scolastici delle scuole dell'obbligo la storia vera della diga del Vajont senza tralasciare di citare responsabili e responsabilità per quella tragedia, che poteva e doveva essere evitata.

Per portare le firme raccolte nelle mani del Presidente della Repubblica, i Cittadini per la Memoria del Vajont hanno deciso di organizzare tra maggio e giugno 2007 una staffetta podistica che partendo dai luoghi della tragedia si snoderà per l'Italia tutta e arriverà fino a Roma.

L'organizzazione logistica e operativa della corsa è stata affidata al Dopo Lavoro Ferroviario (DLF) di Udine che nel passato si è già reso promotore di iniziative analoghe, una tra tutte nel 2003 la Roma-Capo Nord, 5.000 chilometri in sostegno delle 'bambine invisibili' del Sud America.

Roberto Francescatto, il presidente dell'associazione, ha manifestato la sua completa solidarietà all'iniziativa e ha affidato a Claudio Gasparini il compito, accolto con entusiasmo, di occuparsi della parte organizzativa.
È già stato elaborato un percorso di massima che prevede un impegno per i podisti di 4 giorni e 4 notti per coprire gli 890 chilometri della tratta. Due squadre "professioniste" si passeranno i testimoni che conterranno i nomi delle vittime e correranno 24 ore al giorno.

A questi due team, seguiti da camper e mezzi di supporto, potranno affiancarsi gruppi e associazioni, ma anche cittadini comuni, per accompagnarli per tutto il tratto o anche semplicemente per poche centinaia di metri, in segno di solidarietà, come per altro ha deciso di fare anche il regista Renzo Martinelli.

Il passaggio degli atleti verrà preceduto e seguito da incontri e dibattiti per sensibilizzare le cittadinanze su quello che avvenne quella notte, ma anche per informare come i familiari delle vittime vennero trattate in seguito e come quella tragedia finì per diventare un business redditizio per gli stessi enti che avevano provocato la strage. Lo scopo non è certo quello di sollevare polemiche, ma contribuire a raccontare la Storia nella sua pienezza, e a ricordare che le vittime non vanno mai lasciate sole dopo che passa una prima ondata di commozione.
Le vittime del Vajont, come è stato detto da altre associazioni che hanno aderito alla nostra iniziativa, sono per l'Italia il simbolo di come troppo spesso la richiesta di giustizia non sia sentita come un dovere condiviso, ma solo uno straziante e solitario atto di eroismo da parte di chi ha perso affetti e visto la sua vita rovinata.

Si invitano le comunità che hanno subito tragedie simile a quella del Vajont ad inviarci la loro adesione (alcune lo hanno già fatto, sia italiane che estere, come l'associazione Students for Bhopal, e il Gandhi Institute for nonviolence del nipote del Mahatma Gandhi, Arun). Simbolicamente il testimone verrà portato anche da loro per poter correre così tutti insieme e condividere la speranza che prima o poi giustizia arrivi per tutti.

Le associazioni che vogliono contribuire all'organizzazione dell'iniziativa con proposte, indicazioni di deviazioni (compatibilmente alle possibilità offerte dall'impresa sportiva) sono ben accette, così come chi decida di voler in qualche modo sponsorizzare l'iniziativa.

La maratona podistica verrà seguita da una troupe cinematografica e le varie fasi della manifestazione verranno trasmesse 'in direttà con Quick Time sul sito www.vajont.org, dove è peraltro già possibile avere una presentazione più dettagliata dell'iniziativa.

Nel ringraziarvi per la vostra attenzione vi comunichiamo i nostri contatti.
Informatori della memoria sul Vajont:
Carolina Teza, Longarone, 0437 - 7711995

Guglielmo Cornaviera, Longarone, 0437 - 770135

Italo Filippin, Erto, 339 6782098

Guglielmo Cornaviera, Longarone, 0437 - 770135

Informazioni sulle iniziative per la Memoria: Lucia Vastano 02 - 6592036

Ufficio stampa per informazioni sulla staffetta: Loredana Trevisani 0432 - 650068 FAX 0432 - 651048 Cell. 339 6491087

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