CHE COSA è per lei "Vajont"??      [indice]

Riccardo, 16 anni - Feltre (BL)

Nel 1963 dov'era? che faceva?

Non ero ancora nato

Se Lei NON fa parte delle popolazioni coinvolte, COME ha saputo, e quando, dell'evento?

I miei genitori, da piccolo, mi portarono a vedere la diga

Cosa ha rappresentato (o rappresenta) per Lei il Vajont?

Io sono un giovane ragazzo appassionato al disastro del Vajont. Cosa può rappresentare per me è difficile dirlo. Non è come se l'avessi vissuto, ma è come se avesse cambiato qualcosa di profondo in me. Un fatto di cui mi sento prendere pienamente.

Come vive (ha vissuto, se coinvolto) questo fatto storicamente tragico del nostro Paese?

Con desolazione a pensare a quanto accaduto, per i morti e i paesi colpiti. Con estrema rabbia, incredulità e vergogna per quanto accaduto prima (dato che si sapeva tutto e bene!) e dopo (transazioni, risarcimenti, nuovo cimitero....).

Se non ne fa parte (es. studente, cittadino di altra regione, italiano all'estero, estraneo, esquimese) come e dove, in quale modalità ne è venuto a conoscenza? (es. TV, libro, film, racconto dei genitori)

Come già detto, prima i miei mi portarono in diga. Ma allora non riuscivo a comprendere l'entità del disastro. Poi ho visto Paolini, nel 40 Anniversario. Incredibile per quanto raccontato. Poi il film di Martinelli. Mai e poi mai sui libri di scuola, magari! Solo un libro di scienze delle scuole medie dedicò tre righe al Vajont.

Secondo Lei, chi meglio rappresenta (o ha rappresentato) fino ad ora la "voce" del Vajont (l'evento)? e secondo Lei, perché?

Paolini e Martinelli hanno avuto un ruolo importantissimo per il Vajont. E' anche merito loro per quello che oggi si sa del Vajont. Paolini ha soprattutto tolto quel velo che copriva la memoria, lasciata fin prima nell'oblio. Martinelli ha ricostruito (più o meno bene) ciò che accadde. Superstiti e testimoni, certamente, raccontano drammaticamente quello che hanno vissuto.

Lei potrebbe definire "una strage mafiosa", l'evento del 9 Ottobre 1963? (sì, no) Perché?

Mafiosa non propriamente. Lasciamo al termine mafia ciò che fa parte della mafia.
Potremmo definirla «Strage di stato». Ma Tina Merlin usò il giusto sostantivo: «olocausto».

Secondo Lei, quanta parte ha avuto l'Uomo (es. la SADE) e quanta invece la "natura" nella catastrofe?

Cosa ha poi fatto la natura?? Niente. Cosa ha fatto l'uomo?? Tutto.
«Natura crudele» dicevano... .La natura non è mai crudele. Non esistono stragi per cui sia colpa della natura. In un qual modo è sempre colpa dell'uomo. Se la natura viene minacciata, provocata... .

Pensa che lo Stato (istituzioni, sindaci, eccetera) abbiano fatto la loro parte al meglio?
(al netto della parte criminale messa in atto da funzionari statali sanzionati dal processo)

Assolutamente no. Lo Stato ha cercato (e, secondo me, sta cercando) di nascondere tutto quanto, soprattutto il post-Vajont. L'ENEL-SADE-MONTEDISON hanno cercato di farla franca (e ci sono anche riusciti) in tutti i modi possibili (legali o non... tanto, lo Stato lo permetteva!).
I Sindaci?? Tanta politica per niente. I Sindaci dei Comuni disastrati dovrebbero veramente avere un punto fisso prima di fare delle scelte: il Vajont. Decidere in base a quello. Vajont è l'anno zero per i paesi disastrati.

Tornare indietro non è possibile, ed è passato molto tempo.
Ad ogni modo, se Lei avesse avuto qualche potere decisionale dopo il disastro, se fosse stato un sindaco, o un ministro, cosa avrebbe ordinato?

E' difficile dare una risposta. Certo. Subito dopo il disastro avrei potuto far evacuare la popolazione, anche se la montagna era già venuta giù. C'era grande preoccupazione. Certo non avrei ricostruito Erto, ma avrei tenuto il vecchio paese. Non avrei proibito gli abitanti a ritornare nelle loro case. Non avrei disperso gli Ertocassani in giro per il Triveneto. Non avrei costruito un nuovo paese, Vajont, così lontano dal luogo del disastro e soprattutto così orrendo (guardate com'è il paese da satellite!! Uno schifo!! E' una scacchiera!). Non avrei costruito così Longarone. Cemento su cemento. Una Chiesa che è assai strana, pur ricordando la diga (ma ce n'era bisogno?? La diga era ancora là!!). La legge Vajont l'avrei attuata, ma non avrei permesso la vendita delle licenze, avrei limitato i territori dove si poteva ricostruire e fabbricare. Longarone è diventata una zona industriale (in particolare Villanova e Faè).

Lei, a titolo personale, e colle informazioni sul tema che ha OGGI, cosa pensa sarebbe davvero UTILE fare??
(es. nelle/per le scuole, musei, informazione, giornalismo)

Aggiornamento 2011 - a vent'anni
Riccardo ha avuto modo di crescere. E di modificare qualche idea descritta a lato. E ha fatto un ottimo lavoro di ricerca e giornalismo che ora vedrete qui. Congratulazioni!!
Riccardo Sartor, Feltre

Il bel reportage completo di Riccardo è disponibile qui: http://www.belluno5stelle.it/vajont-allombra-della-diga-memoria-o-kilowatt/

Riccardo aveva anche molti video su YouTube, ma stato evidentemente segnalato e .... Il suo canale ... un giorno è... evaporato.
Nel "Vajont" succede!

Sicuramente il Vajont non deve essere usato per fare business! Guai!!! E' vero: Paolini e Martinelli si sono arricchiti col Vajont, ma guarda cosa hanno fatto! Hanno aperto un cassetto della storia dimenticato! E facciamo anche polemiche su questi personaggi???!!!!

Il Vajont deve diventare un evento monito per ciò che potrà accadere in futuro, spunto per non commettere più gli stessi errori. Il Vajont deve essere studiato in tutte le sue parti, già sui libri di scuola! Far conoscere bene la storia ai turisti che passano per la valle disastrata in visita alla diga: cause, conseguenze, colpevoli... .

Il Cimitero delle Vittime... Ormai è troppo tardi. Così è e così rimarrà. Inutile riportarlo al suo stato originale (con le croci con e senza nome...). Non è più un cimitero. E' un Museo. E ciò non è giusto.

Mauro Corona... . Dicono (e voi dite) si sia arricchito coi soldi del Vajont... Ma lui del Vajont ha parlato poco... Ora ha smesso. Lui scrive libri sulla montagna.. perché imputarlo? E' un essere come noi. Il Vajont l'ha vissuto anche lui, sulla pelle dei suoi cari. E' vero: è un personaggio stranissimo, all'apparenza scorbutico, rozzo.. un po' «beone»... che forse non meriterebbe di vivere in val Vajont... Ma è un uomo che sa parlare, sa tacere, sa raccontare... Ha una coscienza formidabile.

Proporrei dei musei sulla catastrofe. Ce ne sono già. Approfondiamoli, arricchiamoli, innoviamoli.

Passiamo nelle scuole a raccontare la tragedia. Almeno nelle scuole bellunese o del Triveneto. Storie raccontati dai testimoni e dai superstiti. Un domani non ci saranno più. E dovremo accontentarci dei documentari, frammentari...

Hanno in mente di riqualificare la zona perché sono migliaia i turisti in visita alla diga. Ben venga! Ma facciamo le cose serie! Non deturpiamo il paesaggio. Sono disponibili in Internet alcuni progetti che hanno partecipato al concorso per il «miglioramento della fruizione della zona del Vajont». Sono scandalosi!!!!!!!!

Non costruiamo sulla frana macellerie o industrie! Rispettiamo i morti che sono ancora li' sotto! Facciamo invece un centro della memoria, un centro informazioni. Creiamo dei percorsi che portino i turisti ad avere un completo panorama della valle e una completa conoscenza del disastro.

Scandaloso pagare 5 euro per accedere al coronamento della diga! Se facciamo pagare ogni cosa del Vajont, diventa un businnes! E allora non mi sta più bene, però!!!!!!!!!!

Eliminiamo gli errori e le dicerie sul Vajont che si sono generate negli anni!
Tipo: la diga è crollata, i superstiti hanno ricevuto una barca di soldi....

Facciamo la giornata della memoria. Prima era per il Vajont, adesso è diventata per le vittime dei disastri industriali. Vabbè! Comunque dovrebbe cadere il 9 ottobre. Speriamo che il Governo approvi la proposta di legge! Sarebbe già un buon punto di partenza.

Non parliamo più di soldi per i superstiti del Vajont. Basta! Sono passati tanti anni. Quasi tutti si sono rassegnati ormai. E' inutile andare ancora a gettare fango. Esigiamo, però, le scuse formali dallo Stato, dall'ENEL. Da tutti dovremo averle le scuse! Anche dalla RAI (di cui non si sa che fine abbian fatto i soldi della raccolta di beneficenza per i superstiti del Vajont.. comunque...). Vogliamo proprio le scuse! Non ci vuole tanto a dire di aver sbagliato. Se ognuno lo facesse, vivremo in un mondo migliore.

Come vedete, mi sento profondamente colpito dalla tragedia e dagli scandali post Vajont.


Aggiungo anche una piccola affermazione sul vostro sito.
E' un grande archivio on-line di video, foto, cronache... Di tutto!
Io, se fossi in voi, però, non andrei a «sputtanare» coloro che vi sono antipatici o comunque coloro che ritenete abbiamo fatto cose non giuste per la collettività. Non andrei a scrivere che il Sindaco di Longarone ha fatto delle «porcate storiche» per via del cimitero, dello sfratto... . Le direi, ma in maniera e in toni più pacati. Ecco perché vi siete beccati una denuncia dal sindaco e dalla sua fondazione Vajont, che promuove la ricerca, nonostante utilizzi i soldi per visitare la diga. Stesso discorso per Mauro Corona, che più volte dite sia un personaggio che ha sfruttato il Vajont (a mio avviso non propriamente, comunque ognuno la pensa come vuole...).
Tante cose che dite sono giuste! Ma ditele in modo più pacato! Senza «sputtanare» le persone! Senza esagerare!

Buon lavoro!




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