Accisa Vajont. Dal '64

CHE COSA è per lei "Vajont"??

Questo l'interrogativo attorno al quale ruota questo particolare "capitolo".
Nessuno, prima d'ora, ha dato modo di raccogliere - seppure via Internet, un fatto che tecnicamente "taglierebbe" via una abbondante fetta d'italiani, almeno oggi in cui scrivo - le impressioni, pensieri e considerazioni del SINGOLO su un fatto EPOCALE che segna, ferisce, umilia e - per certi versi, assolutamente circoscritti - "onora" questo Paese senza Memoria (e IDEA) di sé.
E proprio per frenare, controbilanciare, esorcizzare (nei nostri umani limiti) questa perversa e nefasta tendenza, ecco l'idea: principi e santi, navigatori e re (o i semplici esseri umani, uomini, donne e ragazzi, se non restano altre orecchie praticabili) dicano, urlino o esternino il loro PUNTO di VISTA su questo misconosciuto verminaio. Innestato cinicamente nel DNA di questa Repubblica dagli stessi "poteri" che lo idearono, nutrirono, portarono a compimento e che oggi ne rivendicano cinicamente (o tentano di farlo, fin dal '64) la gestione, la manipolazione.
E applicano opportunamente la censura ove occorra, e quando $erva, puntualmente. Va da sè, a scopi di lucro, autoconservazione e oblio.

Non trovano spiegazione altrimenti taluni atti, molte omissioni ed alcune opere (o 'operazioni') che nel tempo e particolarmente dopo il 2000 sono state attuate. Le dinamiche (di scala, oppure "in" scala) del fenomeno "Vajont" si ripetono, ciecamente, colpevolmente, QUOTIDIANAMENTE in tutti i settori, pieghe e progetti di questa società contemporanea. E in ogni Paese ove l'attenzione della GENTE venga sviata, diretta o ostacolata. Con maggiore o minore (o assente) consapevolezza, essi inquinano ogni aspetto del nostro "quotidiano vivere".

«Imparare», conoscere e saper riconoscere gli "ingredienti" del CRIMINE "Vajont"; saperne riconoscere prodromi, cause e soprattutto GLI EFFETTI, anche a decenni di distanza. A partire dall'operato delle classi politiche - dai "Presidenti" delle piu' alte "Istituzioni" dello Stato, fino al piu' umile e insignificante "servitore" (servo Nostrum?) dell'ultimo Comune costituisce l'unico grande lascito che ci affidano le Vittime del Vajont. Quelle trucidate in quelle valli, SUBITO, e quelle che ad ogni latitudine le hanno da allora seguite. Quelle che per mano (od opera, od omissione) delle innumerevoli e ubique MAFIE che dal "Vajont" hanno tratto proficuo insegnamento e viatico sono state emarginate, vilipese e oltraggiate dai loro "amministratori" in ogni LUOGO. Quelle che sappiamo e vediamo essere le prossime vittime designate del forse unico, "vero" dio ONNIPOTENTE, oggi. Il dio denaro.

La lezione PRIMA del "Vajont", e di tutti i "Vajont", di OGNI "Vajont" al mondo, è che la gente (io e te, per capirci), vale ZERO (dicesi: "0"). Il Vajont italiano DIMOSTRA che, semmai, vali piu' da MORTO che da VIVO, in termini di investimenti, progetti e di «Progresso». E se va male, tranquillo: «ricostruiremo», piu' bello di prima. Ognuno, assodato questo "fattore", potrà individuare il proprio minimo comune denominatore per individuare, riconoscere e DENUNCIARE la propria mafia incombente, o quella altrui.

itoiz?=vajont. Adesso, in Spagna Per adesso, limitiamoci qui a focalizzare, e se occorre a documentarsi, a riflettere e APPROPRIARSI della propria PARTE nel dramma. A discuterne in famiglia. Cogli amici e colleghi. Ad aiutarci vicendevolmente a "elaborare" questo lutto nazionale, quest'ONTA schifosa che macchia da allora QUOTIDIANAMENTE l'esistenza di ogni italiano (che lo voglia oppure no) e che ogni italiano COINVOLGE, che lo sappia oppure NO (vedi foto iniziale cui questa TASSA si richiama: la «ricostruzione» del "Vajont" finì nel 1976).
Per tutto questo, e molto di piu', se lo vorrete DIRETE la VOSTRA con questo modulo. E per non dimenticare: tramandate, fatevi curiosi, ritornate, parlatene con amici e familiari. Non è tempo perso. E NON solo in ottobre: in questo Paese è "ottobre" tutti i giorni (da almeno 80 anni). Che ci piaccia, oppure NO.

Diversamente, saremo complici piu' o meno involontari dell'opera di QUOTIDIANA RIMOZIONE che dal 10 ottobre 1963 - per una serie di "ottimi motivi" - viene perpetrata, in primis proprio dalle figure che tradizionalmente o artificialmente vengono considerate - a torto, pare - come "custodi" o "officianti" PRIMARI di questa "Memoria". Quegli strani personaggi che contraddicono e minano ogni giorno con fatti, parole ma soprattutto con OPERE e omissioni quanto affermano pubblicamente di voler "celebrare", "onorare", o peggio "prevenire" e (sic!) "conservare".

Qui sotto a seguire, le vostre lettere finora pervenute, dopo l'episodio del "sequestro" e questa spontanea, conseguente, idea. E approfitto di quest'occasione per ringraziarne TUTTI gli autori.
Buona riflessione, ma altrettanta ispirazione: la storia del "Vajont" di cui troverete PARTE in queste pagine non deve - e non puo' - diventare un punto di "arrivo", ma bensì di "inizio".
Di una nuova consapevolezza CIVILE.


  1. Giorgio, 29 anni
  2. Alberto, 50 anni
  3. Franco, 44 anni
  4. Riccardo, 16 anni
  5. Giuliano, ValSusa. 34 anni



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