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CHE COSA è per lei "Vajont"??
Questo l'interrogativo attorno al quale ruota questo particolare "capitolo". Non trovano spiegazione altrimenti taluni atti, molte omissioni ed alcune opere (o 'operazioni') che nel tempo e particolarmente dopo il 2000 sono state attuate. Le dinamiche (di scala, oppure "in" scala) del fenomeno "Vajont" si ripetono, ciecamente, colpevolmente, QUOTIDIANAMENTE in tutti i settori, pieghe e progetti di questa società contemporanea. E in ogni Paese ove l'attenzione della GENTE venga sviata, diretta o ostacolata. Con maggiore o minore (o assente) consapevolezza, essi inquinano ogni aspetto del nostro "quotidiano vivere". «Imparare», conoscere e saper riconoscere gli "ingredienti" del CRIMINE "Vajont"; saperne riconoscere prodromi, cause e soprattutto GLI EFFETTI, anche a decenni di distanza. A partire dall'operato delle classi politiche - dai "Presidenti" delle piu' alte "Istituzioni" dello Stato, fino al piu' umile e insignificante "servitore" (servo Nostrum?) dell'ultimo Comune costituisce l'unico grande lascito che ci affidano le Vittime del Vajont. Quelle trucidate in quelle valli, SUBITO, e quelle che ad ogni latitudine le hanno da allora seguite. Quelle che per mano (od opera, od omissione) delle innumerevoli e ubique MAFIE che dal "Vajont" hanno tratto proficuo insegnamento e viatico sono state emarginate, vilipese e oltraggiate dai loro "amministratori" in ogni LUOGO. Quelle che sappiamo e vediamo essere le prossime vittime designate del forse unico, "vero" dio ONNIPOTENTE, oggi. Il dio denaro. La lezione PRIMA del "Vajont", e di tutti i "Vajont", di OGNI "Vajont" al mondo, è che la gente (io e te, per capirci), vale ZERO (dicesi: "0"). Il Vajont italiano DIMOSTRA che, semmai, vali piu' da MORTO che da VIVO, in termini di investimenti, progetti e di «Progresso». E se va male, tranquillo: «ricostruiremo», piu' bello di prima. Ognuno, assodato questo "fattore", potrà individuare il proprio minimo comune denominatore per individuare, riconoscere e DENUNCIARE la propria mafia incombente, o quella altrui.
Per adesso, limitiamoci qui a focalizzare, e se occorre a documentarsi, a riflettere e APPROPRIARSI della propria PARTE nel dramma. A discuterne in famiglia. Cogli amici e colleghi. Ad aiutarci vicendevolmente a "elaborare" questo lutto nazionale, quest'ONTA schifosa che macchia da allora QUOTIDIANAMENTE l'esistenza di ogni italiano (che lo voglia oppure no) e che ogni italiano COINVOLGE, che lo sappia oppure NO (vedi foto iniziale cui questa TASSA si richiama: la «ricostruzione» del "Vajont" finì nel 1976). Diversamente, saremo complici piu' o meno involontari dell'opera di QUOTIDIANA RIMOZIONE che dal 10 ottobre 1963 - per una serie di "ottimi motivi" - viene perpetrata, in primis proprio dalle figure che tradizionalmente o artificialmente vengono considerate - a torto, pare - come "custodi" o "officianti" PRIMARI di questa "Memoria". Quegli strani personaggi che contraddicono e minano ogni giorno con fatti, parole ma soprattutto con OPERE e omissioni quanto affermano pubblicamente di voler "celebrare", "onorare", o peggio "prevenire" e (sic!) "conservare".
Qui sotto a seguire, le vostre lettere finora pervenute, dopo l'episodio del "sequestro" e questa spontanea, conseguente, idea. E approfitto di quest'occasione per ringraziarne TUTTI gli autori.
Queste pagine sono state "create" da singole PERSONE che hanno voluto esprimere e donarci (condividere) i loro PENSIERI. Io li pubblico senza modificare o aggiungere una virgola.
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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org
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