Memoria di classe, Maurizio Donadoni
ISBN 88-85263-77-1

© Copyright 1994 by Franco Di Mauro Editore srl
Via Fuoro, 30 - Sorrento - Napoli
Printed in Italy
Proprieta letteraria riservata
Prima edizione settembre 1994
Tiratura limitata di mille esemplari

Fotocomposizione: Photocomp 2000 - Napoli
Stamper. Lithocolor - Casalnuovo - Napoli
Allestimento: Legatoria Mallardo - Casoria - Napoli

Pittogramma: Elaborazione grafica del Premio Iside di Mimmo Paladino
L'editore ringrazia l'Associazione Cittadella dello Spettacolo e le librerie di Benevento.

MEMORIA DI CLASSE

Opera in due atti

PERSONAGGI:



TORMEN,
UN VIAGGIATORE,
VlTTIME DEL VAJONT:
FRANCO
LEO
FABIO
RENZO
ELDA
ROBERTA
LILIANA
ROSANNA
e ingegneri, professori, geologi, funzionari ministeriali, giudici, avvocati, operai, contadini, giornalisti, sindaci, onorevoli, carabinieri, abitanti di Longarone ed Erto Casso, periti idraulici, geometri, interpretati tutti dalle otto vittime.

L'azione si svolge nella sala d'aspetto della stazione di Longarone in provincia di Belluno, alle 20 circa del nove ottobre 1993. Seduto su una delle due panche di legno, con una valigetta ventiquattrore accanto, un viaggiatore di poco meno che quaranta anni sonnecchia.
Intorno (o dentro) a lui conversazioni che si sovrappongono.


DONNA Basta non votare.

SECONDO UOMO Io sulla scheda c'ho sempre messo: 'chi se ne frega di camera e senato'.

TIFOSO La partita va vista allo stadio, non in televisione.

ALTRO TIFOSO Ma se alle vostre partite ci si addormenta.

TIFOSO E le vostre sembrano partite di tennis, tam tam tam tam...

SIGNORA Ma Brooke ha mantenuto la promessa a Eric?

ALTRA SIGNORA No, perché cerca l'appoggio di Ridge.

SIGNORA Figurati se si lascia convincere.

ALTRA SIGNORA Infatti, però intanto...

PRIMO UOMO Almeno però i comunisti...

DONNA Mangiavano come gli altri, tutti uguali, tutti al muro!

SECONDO UOMO Fare come gli arabi: chi ruba, zàc!, via la mano.

TIFOSO avete rovinato il calcio, ecco! e basta.

(sopraggiunge il treno, preceduto da un annuncio d'altoparlante, si ferma e poi riparte. Il viaggiatore si sveglia, prende la valigetta e si precipita fuori. Nell'androne perde il portafoglio. La sala d'aspetto rimane vuota per un attimo. Entra un uomo di pressappoco sessant'anni, con in mano alcune borse di plastica stracolme di carta e altro. L'aspetto è quello di chi non ha fissa dimora e dorme dove capita. In testa ha una busta di plastica di un supermercato. Canticchia tra sè la "Ninna nanna" di Brahms)

TORMEN Tlìn Tlìn Tlìn.... Tlìn Tlìn Tlìn... Tlìn Tlìn Tlìn ... Tlìn Tlìn Tlìn Tlìn... lavoro, lavoro, lavoro poi cosa resta... chiavi dimenticate, serrature senza porte, senza case... Domenica, lunedì, martedì, mercoledì... fine della settimana. Ah, io no, no, mai spegnere la luce, aprire le tende, niente vento, niente mare. Onde, troppe onde, troppi sassi, piatti forchette lampadari, bombole, occhiali, casseruole fibbie monete, lampadine, materassi, denti...
Lèggere lèggere lèggere, non dimenticare... dimenticare obbliga a ripetere, Chernobyl, Bophal, Vajont, Hiroshima, Auschwitz, dimenticare obbliga a ripetere... dimenticare... (canticchia la "Ninna nanna" di Brahms, accennando qualche passo come di valzer)
Tlìn Tlìn Tlìn...

(rientra il viaggiatore che ha perso il treno)

VIAGGIATORE Mi scusi...

TORMEN Tra due ore. Il diretto passa tra due ore.

VIAGGIATORE Grazie. (pausa) Dovrei... ecco, grazie. (torna a sedersi) Prima non passa niente... neanche un locale... no. È che ho la macchina ferma... il cambio si è... il treno non lo prendo mai.

(Tormen non reagisce. Il viaggiatore prende dalla sua ventiquattr'ore un giornale sportivo e comincia a leggere)

TORMEN (come tra sè) Il treno. Se c'è qualcosa che mi dà l'idea della solidità è proprio il treno. Tutto acciaio pieno, temprato. Le ruote mi hanno sempre un po' impressionato... perché non slittano sulle rotaie. Forse per il troppo peso... Trent'anni fa ho visto una ruota di treno piegata come la molla di un carillon.
Tlìn Tlìn Tlìn... (accenna la Ninna nanna di Brahms) Tlìn Tlìn Tlìn.

VIAGGIATORE Un incidente ferroviario?

TORMEN Teh, teh... l'acqua. Quella che si può prendere da qui e restituire lì, ma da qui a lì può fare un po' di salti mortali, giù per le pendenze artificiali sui cucchiai delle turbine... op!, op!: tot metri cubi, tot chilovattora, più metri cubi, più chilovattora! Più lavatrici, più giradischi, più industria, più sviluppo. Energia idroelettrica, da quei laghi artificiali che si vedono qui intorno, così calmi, così verdi.

VIAGGIATORE Verdi, davvero, sì verdi.

TORMEN Perché non ha mai visto quando li svuotano. Sono grigi.

VIAGGIATORE Di solito guardo solo la strada. Tra un cliente e l'altro.

TORMEN Sotto è tutta melma.

VIAGGIATORE Ah, sì?

TORMEN Tubercolosi. Non si vede ma c'è.

VIAGGIATORE Non la seguo.

TORMEN Perché tra me e lei c'è tutta una vita, lei sta seduto su quella panchina io su questa, lei e vivo, io sono morto.

VIAGGIATORE Morto con biglietto di seconda classe.

TORMEN Formalità. Finché non inventano la carta di identità dei sentimenti. Vivo, ma altrove.

VIAGGIATORE Ah, dove?

TORMEN Non qui. Non adesso. Tenga questo, è suo. (gli lancia il portafoglio)

VIAGGIATORE (interdetto) Porca miseria...

TORMEN O si corre o si pensa al portafogli. C'è tutto, c'è tutto...

VIAGGIATORE No, si figuri non volevo...

TORMEN Come va con le vernici, si vendono?

VIAGGIATORE Oh, poco, la crisi... una fatica... ma come lo sa?

TORMEN Epossidiche, poliuretaniche, a smalto. I campionari, nella valigetta. le tabelle colore, le schede Rail. Questi occhi hanno visto cose che non tutti... non sempre... per esempio adesso vedo vedo... vedo tutto trasparente... sii... attraverso la sua schiena leggo qualcosa scritto da qualcuno sulla panca dov'è seduto. Cosa?

VIAGGIATORE Numeri, pare.

TORMEN Una data forse?

VIAGGIATORE Ah, ah... nove - dieci - 1963.

TORMEN Era un mercoledì come un altro, l'aria era fredda e pulita, c'era un bel sole, il cielo era terso.

VIAGGIATORE La stessa data è incisa anche qui... e qui, qui, tutta la panca è...

TORMEN Infestata, anche questa. Sono stato io, per 1.917 volte. Inquieto? '63... lei era in quinta elementare se non sbaglio.

VIAGGIATORE E chi se lo ricorda... ma può darsi.

TORMEN In quinta elementare... come loro.

VIAGGIATORE Chi 'loro'?

TORMEN Accamilèsi, Allegrezza, Bez, Corona, Dal Pra... erano i miei alunni di quinta... tutti bravi ragazzi... poveri angeli.

VIAGGIATORE Non capisco.

TORMEN Li sento ancora giocare nell'atrio... perché... non è ancora suonata la campana. (estrae una campanella e la suona) Eccola, puntualissima. Tra poco arriveranno e cominceremo la lezione.

VIAGGIATORE Una lezione di che?

TORMEN (sovrastandolo) Tecnica di un disastro, 22 e 39 del nove ottobre 1963, Vajont.

VIAGGIATORE ... Vajont...

TORMEN La televisione trasmetteva in differita la finale della coppa dei campioni, Real Madrid-Glasgow Rangers, un partitone. I bar erano affollati: al Trifone, al Centrale, al Minerva, al Roma, tutti davanti al televisore.

VIAGGIATORE Vajont, non è ...dove è crollata quella diga...?

TORMEN No, non è crollata! La diga c'è ancora, l'acqua l'ha scavalcata ed è sparito il resto: Pirago, Rivalta, Villanova, Faè, Erto Casso...

VIAGGIATORE La... Lavarone...

TORMEN Che memoria corta, Italia. 'Lon-garone'.

VIAGGIATORE 'Longarone'. E ...ci sono state molte vittime?

TORMEN (indicando le panchine) Millenovecentodiciassette.

VIAGGIATORE Quanti?

TORMEN Spariti... cancellati... dimenticati.

VIAGGIATORE 1.917?

TORMEN ... Portati via dall'acqua.

VIAGGIATORE Un macello... no, volevo dire...

TORMEN Va bene, ha reso l'idea.

VIAGGIATORE Mi ricordo vagamente... lo dissero in televisione. Come passa il tempo! (ripensandoci) Ma ...se la diga non è crollata, come ha fatto l'acqua a venir fuori?

TORMEN Una nave di roccia, varata nel lago artificiale, uno schiaffo di pietra, 160 miliardi di sassi da un kilo (gli lancia un sasso) come questo...

VIAGGIATORE Dio santo, e perché?

TORMEN Perché... L'ha mai mancato un tredici di quelli consistenti per due punti? Poi, dopo, domandarsi perché. Perché invece di mettere l'X non ho messo 2 ah, perché non ho dato retta al barista, perché... perché... perché... perché... (la voce di Tormen riverbera in diversi echi di voci maschili e femminili)

ECHI Perché... perché... perché... perché... perché...
(la parete di fondo si illumina rivelando un'aula scolastica come si sarebbe potuta vedere in una quinta elementare del 1963. Tra i banchi alcune persone, uomini e donne, assorti in minimali attività)
FABIO Perché non provi a lasciarci un po' in pace?

ELDA Vacanze, vacanze, e ancora vacanze!

FRANCO Sstt!! (palleggia) ...14, 15, 16... (il pallone casca) ecco, sarete contenti!

ROBERTA Facciamo il gioco del silenzio.

LEO Che cavolo di gioco è? Il silenzio è uguale per tutti.

LILIANA Oddio stavolta di scuola davvero non ho voglia.

RENZO Tanto anche restare qui a far niente.

ROSANNA Oramai siamo passati di moda, non interessiamo più a nessuno.

FRANCO A me interessava solo che mi ritrovavano. Invece sto ancora sotto un'ansa del Piave. Di piena in piena, slitto verso il mare.

LILIANA A me m'hanno ritrovata ma non mi hanno riconosciuta. Anche il mio cappotto si era tutto rovinato... un principe di Galles... «Lanerossi Vicenza».

FABIO A me m'hanno riconosciuto ma si sono sbagliati, m'hanno preso per un altro.

ELDA Almeno sei un pretesto per piangere.

FABIO Bella consolazione...

FRANCO Se penso a tutti i rigori che non ho potuto segnare...

LEO E tutte le moto che avrei potuto comperare: Rumi, Ducati, Guzzi, Gilera!!

FRANCO Troveremo un modo, per fargliela pagare!

ROBERTA Con la vendetta non si ottiene nulla...

FABIO Perché, a porgere l'altra guancia sì?

LEO Io, dopo, l'altra guancia non l'avevo più.

RENZO Il fatto interessa *politicamente*.

LEO No, no, la politica no!

FABIO È una questione di giustizia.

ROSANNA I processi sono stati fatti.

FRANCO Hanno pagato troppo poco!

RENZO Non hanno pagato per niente.

LILIANA Ragazzi m'è venuta un'idea: facciamo finta di non esserci. (ridono sommessamente)
TORMEN Ha capito, adesso?

VIAGGIATORE No.

TORMEN Siamo a Longarone, il nove ottobre 1963, nella mia classe, la quinta C. Quelli sono i miei scolari. Un po' cresciuti perché sono passati tanti anni però per me sono sempre ragazzi. Che giorno è oggi?

VIAGGIATORE Il nove.

TORMEN Ottobre. L'anniversario. Trent'anni fa nessuno lo sapeva ma era l'ultimo giorno di scuola. Quanto mi mancherete...

LEO Eh, maestro, bastava venire quel mercoledì sera alla mia festa di compleanno. L'avevo invitata. Come mai non s'è fatto vedere? TORMEN Ero stanco, restai a casa, e poi c'era la partita. Quando ho sentito tremare la casa ho guardato giù verso Longarone... Avrei voluto...

LEO Morire, volendo, si fa in un momento...

ROBERTA Anche non volendo, vedi noi.

TORMEN Non sono ancora pronto.

ROSANNA Nemmeno io: stavo sul divano a finire il compito d'aritmetica.

TORMEN Forza ragazzi, facciamo l'appello.

LILIANA Assente.

RAGAZZI Assente.

FABIO Salvato da una partita di pallone!

LEO Impreparato, Tormen, ad ogni anniversario.

ELDA È il gioco che vale la tua vita o è la tua vita che vale un gioco?

FABIO Lui era l'eccezione e noi la regola.

ROBERTA "Quel giorno le acque irruppero e tutto quello che aveva alito di vita sulla terra perì. Diluvio universale".

FRANCO Ehi, mister quadrifoglio: vergogna!!

RENZO (a Franco) E smettila! Si tormenta già abbastanza da solo.

ELDA Com'è andata e andata, diga, monopolio e amen.

ROSANNA Ma è vero che vorrebbero rimettere in funzione l'impianto?

ROBERTA No, non faranno una cosa così...

LEO Infame?

ROBERTA Irrispettosa.

LILIANA Beata te Roberta che non te la prendi mai. Come fai?

ROBERTA Sentivo Dio vicino a me. Poi uno il carattere non lo può cambiare. Guarda Fabio: quello era, quello resta.

FABIO Vorrei sapere il tuo Dio Roberta il nove ottobre dov'era, e dove guardava.

FRANCO Guardava la partita! Oh, Puskas e Ghento giocavano da Dio.

RENZO C'è da dire però che un po' di pubblico, anche se scarso, lo trova sempre.

FABIO A me quel tipo non convince molto.

ROSANNA Vale la pena fare tutta questa fatica per una persona sola?

TORMEN Ragazzi, l'appello...

FRANCO Quello fa finta, te lo dico io, non ti sprecare, Tor-men.

ELDA Ti dà retta solo per passare il tempo, fino al prossimo diretto.

ROBERTA (amara) Non ci vede, non ci vede nessuno.

LILIANA Ehi allora, signor cometichiami, si può sapere se ti interessa o no? Rispondi.

TORMEN Risponda, dica qualcosa!

VIAGGIATORE (alzandosi) Mi sento un po' frastornato... è meglio che... la lasci solo con i suoi... pensieri.

TORMEN No, la prego, i ragazzi non sono cattivi, è che sono un po' diffidenti, sospettosi, c'è da capirli... li perdoni signor... direttore didattico!

FABIO (cerca di trattenere le risate) Oddìo, oddìo...

LEO E dài piantala.

FRANCO Questa è mondiale, ..."direttore didattico"!!

TORMEN Ragazzi, salutate il direttore, che è venuto a trovarci.

TUTTI (con reazioni varie) Buon giorno signor direttore! (pausa)

TORMEN Non risponde? Dica buongiorno.

VIAGGIATORE (sconcertato) ... Buongiorno, buongiorno...

TORMEN Le faccio sentire una cosa che stiamo preparando per Natale. Brahms! 'Coro dei bambini di Longarone, per la fratellanza internazionale'. Siamo tra i primi anche per il doposcuola... ecco... (prende dalla borsa un nastro magnetico e un registratore del tipo "Geloso"). Questo nastro è tutto quello che resta della nostra accademia di canto, ritrovato nella sua scatola di latta sotto alle macerie: sono le voci dei miei ragazzi di allora, le voci vere. Ascolti bene (aziona il registratore). Si diffondono le voci lontane di un coro di ragazzi che cantano la ninna nanna di Brahms. Improvvisamente Tormen spegne il registratore). Basta così, facciamo l'appello. Anzi lo faccia lei direttore, tenga il registro. (dà un quaderno al viaggiatore) Lègga.

VIAGGIATORE (legge) Accamìlesi.

TORMEN (correggendolo) Accamilèsi.

VIAGGIATORE Accamilèsi...

RAGAZZI Assente.

VIAGGIATORE Allegrezza...

RAGAZZI Assente.

VIAGGIATORE Ampezzàn...

RAGAZZI Assente.

VIAGGIATORE Angelini...

RAGAZZI Assente.

VIAGGIATORE Anzolùt, Arduìni, Argentòn, Arnòldo... sono migliaia!

TORMEN Assenti... tutti... L'appello è finito. (al viaggiatore) Su, cominciamo!

VIAGGIATORE Come?

TORMEN Li interroghi.

VIAGGIATORE Interrogare chi? Su cosa?

TORMEN Domande... risposte, Vajont: l'antefatto!

VIAGGIATORE Guardi oggi per me è una giornata storta, preferirei... se non le spiace... (e a parte si chiede) perché non viene nessuno??

TORMEN Legga, legga! (il viaggiatore, riluttante, esegue)

VIAGGIATORE Come si divide la storia della diga del Vajont? (i ragazzi alzano le mani come nelle interrogazioni)

TORMEN Fabio!

FABIO Dal 1925 al 1960, concessione di derivazione delle acque, progetto e costruzione.

TORMEN Leo.

LEO Dal novembre '60 al dicembre '61, frana del '60, studi, programmi controlli, morte del progettista ing. Semenza e del geologo Dal Piaz, invasi sperimentali.

TORMEN Renzo?

RENZO Dal gennaio '62 al settembre '63, rapporti informativi, esperimenti su modello idraulico, controlli sulla zona franosa, nazionalizzazione, imprese elettriche, ripresa degli invasi sperimentali.

TORMEN Franco.

FRANCO Dal 30 settembre al 9 ottobre 1963, lenta agonia e disastro.

TORMEN Domanda.

VIAGGIATORE Cos'era la Sade?

TORMEN Elda!

ELDA Società adriatica di elettricità, holding fondata nel 1905 da Giuseppe Volpi, conte di Misurata Capitale alla fondazione 300.000 lire, nel 1960 95,4 miliardi. Presidente è Vittorio Cini, conte di Monselice.

TORMEN Liliana.

LILIANA Il gruppo ha il controllo completo di 18 imprese elettriche e non, tra cui Termoelettrica veneta, Galileo Milano, Elettrica romagnola, Elettrica Carnia, Veneta Acquedotti...

TORMEN Rosanna.

ROSANNA Attraverso il Gruppo Nazionale Sviluppo Imprese Industriali - Sviluppo Italia - controlla finanziariamente altre dieci società: Ciga, Industriale Camuzzi, Officine meccaniche Stanga, Saca... Cerreto Alto... (ha un momento di incertezza)

TORMEN Roberta.

ROBERTA Automobilistica Dolomiti, SoFiGe finanziaria gestioni, molini Stucky e Superpila, complesso di attività nel 1960: 404,21 miliardi.

VIAGGIATORE (leggendo) Tappe di progressione del Progetto "Vajont": 30 gennaio '29.

FABIO Primo progetto della Società Idroelettrica Veneta: diga di 130 metri, sbarramento al ponte di Casso.

VIAGGIATORE 12 agosto '37.

FRANCO Progetto Sade, che ha incorporato la SIV: diga di 190 metri e sbarramento al ponte del Colombèr.

VIAGGIATORE 18 gennaio '39.

LEO Progetto Società Idroelettrica Dolomiti, per altri due sbarramenti: a Vodo e Pieve di Cadore.

VIAGGIATORE 22 giugno '40.

ELDA Progetto Sade che fonde e coordina i precedenti progetti.

VIAGGIATORE 24 luglio del '43.

ROBERTA Parere favorevole della Direzione generale delle acque del Ministero lavori pubblici.

VIAGGIATORE 15 ottobre'43.

LILIANA Altro parere favorevole, pur mancando del numero legale.

VIAGGIATORE 2 marzo '45.

FABIO Il programma viene approvato.

VIAGGIATORE 5 agosto '46.

RENZO Rilegittimazione dei pareri formulati dagli organismi del regime fascista da parte degli organismi repubblicani.

VIAGGIATORE 15 maggio '48.

LEO Progetto esecutivo, diga a 202 metri.

VIAGGIATORE Novembre '56.

LILIANA In vista del boom economico, variante al progetto, diga a 262 metri.

ROSANNA 15 giugno '57. Il consiglio superiore dei lavori pubblici in assemblea generale approva il progetto pur in mancanza della relazione geologica. Assegnati alla Sade 1 miliardo e 419 milioni.

TORMEN Brava Rosanna. (al viaggiatore) In tutte queste date nota niente di strano?

VIAGGIATORE Vendo vernici, la storia non è il mio forte.

TORMEN La Sade per il progetto Vajont ha stranamente approfittato dei momenti di crisi della nostra nazione.

ELDA Poco dopo l'entrata in guerra dell'Italia, poco prima della caduta del fascismo, poco dopo l'armistizio, a due mesi dall'insurrezione nazionale, due mesi dopo il referendum monarchia-repubblica, a poco più di un mese dalle prime elezioni repubblicane... RENZO In tutta questa confusione gli uomini della Sade giravano per i ministeri, ottenevano voti di commissioni senza che ci fosse il numero legale, usavano la pubblica amministrazione per ottenere la concessione, facevano le prove ed esercitavano la produzione, in perfetta continuità di stile dallo stato liberale a quello fascista a quello repubblicano, sono stato chiaro? (Tormen suona la. campana)

LEO Oh no, riattaccano con la politica.

LILIANA Basta per favore...

RENZO Non è politica, è la verità.

LILIANA C'ho qui la testa che mi scoppia.

TORMEN Esaurito l'antefatto.

LILIANA Basta...

TORMEN Andiamo avanti.

LILIANA (sbotta) Noooo... non ne posso più di essere interrogata sulla mia morte. (pausa, poi quasi piangendo) Basta! (pausa)

ROSANNA Ha ragione, è una tortura inutile no?

ELDA E l'argomento è troppo vasto: geologia, idraulica, ingegneria: siamo solo in quinta elementare.

FRANCO Giusto, niente interrogazione, vado in cortile, dov'è il pallone?

RENZO Aspetta, sentiamo anche gli altri.

FABIO L'ltalia che ha fatto sprofondare me, da me non merita niente. Io non ci sto.

ROBERTA Invece io sì, sarà che sono ottimista, anche se di motivi non ne vedo.

ELDA Se dobbiamo levarci il dente facciamolo in fretta, potendo eviterei...

LEO Per me è indifferente, si fa... non si fa...

RENZO Ma se dopo trent'anni parlano ancora che è stata una calamità naturale. Si fa!

LILIANA No, enne o!

FRANCO (esultante) Niente interrogazioniii!!!

TORMEN D'accordo ragazzi, oggi non si interroga.

FRANCO (gridando) Intervalloooo!!!

TORMEN Silenzio! Non si interroga... si recita!! (al viaggiatore) Una recita scolastica, una cosuccia preparata così alla mano in suo onore, d'accordo?

RENZO Tormen non siamo ancora pronti con la recita, l'anno scolastico è iniziato solo da nove giorni!

TORMEN Non c'è più tempo per le prove, o la facciamo adesso o non la faremo più.

ROSANNA Non ci sono un po' troppi personaggi?

TORMEN Ciascuno di voi farà diverse parti.

ROBERTA E chi le assegna?

ELDA Sono tutte parti da uomo!

LILIANA Le scene di ballo sono rimaste?

LEO Per i costumi come facciamo?

FRANCO E per la memoria? lo non mi ricordo niente.

FABIO Chi ce lo dice quando entrare e quando uscire?

RENZO Lo sento, verrà un disastro! (tutti lo guardano e sorridono)

ROBERTA Allora verrà bene.

TORMEN Come viene viene, il signor direttore capirà la situazione, voi fate conto che non vi ascolti nessuno. Per il resto vi aiuterò io. Siamo pronti?

RAGAZZI Nooo...

TORMEN Allora cominciamo. Dall'inizio: dal dialoghetto del 1937 tra il brillante progettista di dighe ingegner Semenza e l'insigne geologo professor Dal Piaz sul tema "dove costruire la diga del Vajont". Prima però... (al viaggiatore che nel frattempo si è distratto) Il prologo!!

VIAGGIATORE Eh, cosa?

TORMEN Tòcca a lei, presto... (gli dà un foglio) legga. "Diga funesta..."

VIAGGIATORE (legge frastornato) Diga funesta?

TORMEN (riprende il foglio) Va be', lo faccio io. Dia qua... "Diga funesta, per negligenza e sete d'oro altrui, persi la vita, che insepolta resta". Seduto.
(inizia la recita scolastica. Tra parentesi, accanto al nome del personaggio interpretato si indicherà quello dell'interprete)
DAL PIAZ (Fabio. Rumori di bosco) Come le dicevo ingegnere, la valle del Vajont è una tipica gola di erosione incisa nei calcari liasici compatti. Come se una gigantesca sega li avesse segati. Ciò che permette l'insediamento di una diga anche di notevole altezza.

SEMENZA (Renzo) Il professor Hug di Zurigo ha consigliato di sbarrare più indietro, al ponte di Casso. Dice che qui al Colombèr i calcari sono permeabili. Il suo parere qual è?

DAL PIAZ Io propenderei per la diga al Colombèr, naturalmente con un profondo incastro e iniezioni di cemento liquido a pressione fino a rifiuto completo, vista la non comune altezza del manufatto, 130 metri!

SEMENZA Nel nuovo progetto avrei calcolato una diga di 190 metri, con sbarramento al Colombèr. Avremmo così una maggiore portata utile: 152 milioni di metri cubi, duemila quintali di spinta per metro quadro.

DAL PIAZ Ehm... per la relazione geologica...

SEMENZA A guadagno di tempo basterebbe riprodurre in bollo quella che ci ha dato nel 1930, spostando il luogo dello sbarramento, professore; veda lei, per me la cosa è indifferente.

TORMEN (al viaggiatore) Riprodusse quella del 1930 per il progetto del 1940.

ROBERTA Ssst!!, silenzio.

VIAGGIATORE Come?

TORMEN Dighe diverse, ma stessa relazione geologica!

DAL PIAZ Non era la stessa!

TORMEN Ha ragione professor Dal Piaz, in aggiunta c'era un quarto punto.

ELDA "Date le condizioni della valle queste conclusioni valgono tanto per l'invaso a quota 660 quanto per un invaso a quota maggiore, fino a 667... "

LILIANA E oltre!

DAL PIAZ Per il progetto esecutivo del '48, dopo la concessione della derivazione, redassi un'altra relazione geologica.

ROSANNA Ripetizione pressoché letterale di quella del 1940.

ELDA Eppure dal Quaranta molte cose erano cambiate, a parte l'altezza dello sbarramento. Il serbatoio del Vajont era diventato, sulla carta, il centro di un complesso di bacini comprendente anche i serbatoi sul Piave, sul Boite, e sul Maè.

SEMENZA Diga del Comelico, 1.800.000 metri cubi, 66 metri; Ansiei, 6.680.000 metri cubi, 58 metri; Vodo di Cadore, 1.187.000 metri cubi, 42 metri; Valle di Cadore, 4.300.000 metri cubi, 61 metri; Pieve di Cadore, 64.300.000 metri cubi, 112 metri...

ROBERTA Attraverso una rete di gallerie gli impianti erano tutti collegati in modo da rifornire con continuità la centrale sotterranea di Soverzene.

SEMENZA Pontesei, 9.100.000 metri cubi, 90 metri; Val Gallina 6.240.000 metri cubi, 92 metri; S. Croce, 120.000.000 metri cubi, 10 metri... Il «Grande Vajont».

SINDACO CELSO (Leo) La diga provocherà con la soppressione del torrente Vajont uno spostamento del Piave. Le frazioni di Dogna e Provagna sono minacciate, Longarone presenta formale opposizione al progetto e chiede che vengano costruiti i necessari argini. Firmato: Memo Celso, sindaco.

SEMENZA Centrale di Pelos, potenza 33.000, produzione 145.000.000 di kwt; Pontesei, 7.900, 21.000.000; Gardona, 18.000, 66.000.000; Colomber, 9.000, 24.000.000; Soverzene, 220.000, 825.000.000; Fadalto, 70.000, 286.000.000; Nove, 45.000, 253.000.000; S.Floriano, 9.000, 54.000.000...

SINDACO BARZAN (Franco) Primo agosto '49. Il sottoscritto Barzàn, sindaco di Erto Casso, pur riconoscendo che l'utilizzazione industriale delle acque riveste carattere di interesse nazionale, fa notare che 3.000 ettari del nostro terreno più fertile e 170 case di abitazione sarebbero sommerse dall'acqua, compresi ponti e strade, il che significa l'annientamento della nostra economia.

SEMENZA 990 chilometri quadrati di bacino imbrifero allacciato. Il grande Vajont contribuirà in modo rilevante alla ripresa economica nazionale.

ROSANNA E alla distruzione di quella locale.

SEMENZA Eravamo pressati dal governo che aveva chiesto alle società elettriche di costruire nuovi impianti per 16 miliardi di kwt. La quota del Vajont era di 150 milioni di kwt all'anno.

LILIANA E allora su con la diga fino a 266 metri, con l'acqua fino a quota 722,50!

SEMENZA C'era di mezzo il boom economico, non l'economia rurale.

TORMEN Lei professore non ebbe nulla da obiettare?

DAL PIAZ Confessai che i nuovi problemi che la diga prospettava mi facevano tremare le vene e i polsi perché dalle quote dei primitivi progetti, 656, si passava a quote di 720 metri e oltre, il che richiedeva geologicamente un esame molto scrupoloso.

ELDA Tanto scrupoloso che per la relazione del '57 riprese quella del '40, già ricopiata nel '48.

DAL PIAZ Avevo l'impressione che le condizioni della roccia fossero favorevoli, in via di massima... consigliavo però un attento esame dei fianchi.

TORMEN Scrisse a Semenza di aver provato a stendere la relazione geologica ma che non le era venuta bene e che quindi gli chiedeva la cortesia che le inviasse quella che lui le aveva esposto a voce e che le pareva molto felice?

DAL PIAZ Sì.

TORMEN Ma Semenza non era un geologo, era un ingegnere progettista!

DAL PIAZ Suggerivo alcune cautele.

TORMEN Dunque al servizio dighe venne inviato un progetto per una diga di 262 metri con una relazione geologica valida per una di 130, redatta dalla Sade, anche se formalmente firmata da lei professor Dal Piaz!?

DAL PIAZ Avevo la necessita di integrare la magra pensione con proventi professionali.

TORMEN Occorreva la firma di un luminare che avallasse le decisioni prese da Semenza, e senza discuterle, s'intende. Oh, in questo il vecchio Dal Piaz era perfetto!

SEMENZA Il vostro è un processo alle intenzioni, io e il professore morimmo molto prima del disastro e pieni di dubbi.

DAL PIAZ Se fossi vissuto più a lungo...

SEMENZA Forse avrei bloccato l'impianto.

TORMEN Se... forse. SEMENZA Il grande Vajont era il sogno delta mia vita: la diga a doppio arco più alta del mondo, il nastro azzurro delle dighe, vanto, orgoglio della tecnologia italiana: altezza 261,60, 190,5 metri di coronamento, spessore alla base 21,11, alla sommità 3,40, 353.000 mc di calcestruzzo con 169 metri di corda dell'arco medio di testa, un'opera d'arte!

ROSANNA I cui lavori iniziarono nel gennaio '57.

TUTTI Senza autorizzazione!

TORMEN Scena seconda: in una trattoria a Longarone.
(i banchi vengono sistemati diversamente, a rappresentare una delle osterie-trattorie di Longarone. Un gruppo di Longaronesi giocano a carte, altri bevono e parlano, si sente lontano lo scoppio di una mina da sbancamento che copre a tratti la musica provienente dalla radio)
ROSANNA Da quando chi à scominthià a sbarar le mine para sbancamento no son pì bona dormìr la note. Se pense a quando che ghi sarà l'aqua intro me vien la pel de pìta. RENZO I riva co le pàkere, i porta via quel che gh'i serve e senfa permési anca.

FRANCO I saverà quel ch'i fà no? Le a 'l meio di tecnici.

ELDA Satu quan ch'i à pagà la Sade i tereni al comun de Forno de Zoldo? Dòi franchi al metro quadro!

ROSANNA Poaréti chi de Nert e Càs, portàrghe via la tera e le case cussì!

RENZO I dani che l'a fat in Cadore, al lago de la Sade a Pieve, in t' el zentro de Valesèla che l'à sfesà le case, dopo sie àni no i à ancora ciapà niente. Ghe n'è thento e oto case sfesàde.

FRANCO Vedaré che la diga porterà schei e turismo. E po' gh'in laòra tanti de qua d'i nostri de Longaròn. Bisogna védar anche el lato bèl de le robe.

RENZO Ledhi, ledhi 'l gazetin ti, che tàn ...

FRANCO E tì ledhi l'Unità, tì. RENZO Ma ti lo sà che 'l gazetìn l'era de la Sade?

FRANCO Na vòlta, e alòra?

RENZO Alora che a Nert i protesta n'i lo scrive mìa sul Gazetin. I sta ben aténti, lori.

FRANCO Tàn par protestàr ghe pensé voialtri comunisti.

RENZO Quèi de la Sade i è 'n branco de lupi.

FRANCO E voialtri al partito de chi che no è mai conténti. Tàn su la luna i americani ghe rìva prima de Krusciòv col Spùtnik.

RENZO Mericàni, dò le màn da Cuba.

FRANCO Ma và, và... Rùssia!!

(scoppio di mine da sbancamento)
TORMEN scena terza: contestazione a Erto Casso. (in una piazza di Erto Casso. Il geometra della Sade De Pra e alcuni paesani)
FABIO Nos da Nért e da Sciàss òn de besungn dela pasarèla per pode rivé iè inte le nostre tere coltivade e vos de la Sade ne le viei impremetùda!

DE PRA (Leo) Con l'acqua a 722 metri la passerella sarebbe di 306 metri, quanto verrebbe a costare?

ROBERTA E viei da tigni l'ega pi bàsa come col primo progeto.

DE PRA Sarebbe troppo pesante, il terreno non reggerebbe.

FABIO Ah, la pasarèla no la tignare ma la diga sì!

DE PRA Costruiremo una strada intorno al lago.

ROSANNA No podon fì quindess chilometri par vì a laoré in ti sciamp!

ELDA E gnangn i nostre canàis par vì a scola.

DE PRA La Sade si impegna a versare un contributo per l'istituzione di un servizio di autobus e costruiremo una nuova scuola.

LILIANA Ma se coi vostre espròpri i ne a tole la mete del nostre terren. Saron costretti a emigré!

DE PRA Siete solo cinquanta famiglie, non potete opporvi allo sviluppo della nazione.

FRANCO Anca nos de kista vàl siòn nafiòn, nafiòn l'e angn Nèrt e Sciàss e no sol Milàn, o Marghèra.

DE PRA Fate come credete. Se volete trattare, per noi la vostra terra vale 18 lire al metro, è l'ultima offerta. Ma vi avverto che gli espropri per la strada continueranno per decreto, e potranno esservi pagati anche fra due anni.

FRANCO (con un'accetta) Proéi sol a fì un altre pass ingnavant 'intel mié e ve còpp, ve còpp dùis quàint!
TORMEN Ah, ah, ah! Cambio scena. Naturalmente non ammazzò nessuno. Fu la Sade ad ammazzare lui, con l'indifferenza. Adesso sta sotto la frana, con tutta la sua famiglia. Se ne ammazzava davvero qualcuno sarebbe finito in galera, ma vivo.

VIAGGIATORE Non c'era nessuno che li difendesse?

TORMEN Tina Merlin, la corrispondente locale de L'Unità. Si prese a cuore la faccenda. Cominciò a pubblicare articoli su articoli per denunciare quello che stava succedendo, i pericoli, gli abusi, le prepotenze subite dalla gente... una voce sola nessuno l'ascolta.

VIAGGIATORE Come al solito.

TORMEN Dunque c'erano Erto Casso sopra e Longarone sotto. In mezzo la diga cioè la Sade, un blocco arrogante, insensibile a tutto.

VIAGGIATORE Non tenevano conto proprio di niente?

TORMEN Delle quotazioni di Borsa. Le cose però cominciano a complicarsi. Dai sondaggi fatti per la strada Dal Piaz si accorge che il terreno sotto il Tòc è marcio. Non a caso i contadini da sempre chiamavano la zona "Croda morta".

(nell'ufficio tecnico della Sade. Riunione tra I'ingegner Semenza, il geologo Dal Piaz, e Biadene)

SEMENZA Professor Dal Piaz, il nostro consulente Müller ci consiglia di spostare la strada perché dice che il terreno su cui sorgono quei casolari e pascoli è in forte pericolo di frana.

DAL PIAZ D'accordo ma non sembra ci siano, diciamo, segni superficiali pei quali si possa parlare di avvenuti movimenti.

BIADENE Sì, ma essendo così degradata, la roccia può facilmente scoscendere o essere posta in movimento.

DAL PIAZ È un'ipotesi, fino a che punto discutibile non so.

BIADENE In effetti le indagini geosismiche di Caloi indicano un decadimento del modulo elastico, una certa decompressione in destra... e... fratturazione estrema in sinistra.

TORMEN (al viaggiatore) In pratica la zona si stava scollando dal fianco della montagna.

DAL PIAZ Certo, spostare la strada verso monte... potrebbe essere opportuno in via prudenziale. Mi dispiace, avevo previsto diversamente ma, che ci fossero queste fratture, chi poteva supporlo?

SEMENZA Lei, professore.v DAL PIAZ La montagna si presentava onesta! (suono di campane. Entrano le quattro donne)

DONNE Buona Pasqua ingegner Semenza!

SEMENZA Buona Pasqua?

ELDA Quella del 1959, 22 marzo, ricorda? La vostra diga sul Maè, collegata al Vajont...

LILIANA Stavate togliendo l'acqua perché anche lì c'era una frana in atto... ma di colpo, alle sette del mattino, il giorno di Pasqua...

ROSANNA I movimenti si sono improvvisamente accellerati e tre milioni di metri cubi di roccia sono crollati di colpo nel bacino di Pontesei.

ROBERTA Si è sollevata un'onda di venti metri che si è divisa in due, verso valle ha scavalcato il parapetto della diga di parecchi metri; verso monte ha sollevato un ponte e distrutto una corriera. (le donne escono)

BIADENE Fortunatamente la strada era già stata bloccata alle sei e trenta.

SEMENZA Danni all'impianto?

BIADENE Nel bacino si è formata una penisola che ha ridotto di molto la capacità di invaso.

SEMENZA Maledizione. Vittime?

BIADENE L'ingegner Linari e il geometra Marinello si sono salvati per miracolo. Il nostro sorvegliante Arcangelo Tiziani risulta disperso.

LINARI (Franco, entrando) E morto. Il sorvegliante Tiziani è morto.

SEMENZA Lei però no, Linari. Dunque... sa dirci con precisione in quanto tempo e avvenuto il fenomeno?

LINARI Notai rumore di sassi che si scomponevano e nello stesso tempo vidi il fronte come dissolversi avanzando e cadendo verso il basso. Durò approssimativamente trenta secondi e a questo punto fortunatamente pensai di scappare. Vidi infatti la frana staccarsi anche in cima, vicino alla fenditura perimetrale, e precipitare facendo salire paurosamente il livello dell'acqua. Mi voltai solo quando non sentii più nessun rumore.

SEMENZA Quanti minuti?

LINARI Due minuti e mezzo, tre minuti al massimo.

BIADENE Sembrava in fase di assestamento. La frana era sorvegliata giorno e notte!

TORMEN Coi riflettori pensavano di fermarla.

BIADENE Natura maledetta.

SEMENZA No, Biadene, la natura fa il suo mestiere, siamo noi che la provochiamo. Noi e i nostri sistemi di equazioni combinate per i calcoli strutturali... tutto perfetto, sulla carta, poi... (se ne va amareggiato) Provvedete alla famiglia del sorvegliante e... buona Pasqua, buona Pasqua a tutti.

TORMEN 22 marzo '59, frana di Pontesei: tre milioni di metri cubi, onda di 20 metri, una vittima, fotocopia in piccolo di quello che succederà quattro anni dopo al Vajont. Ma alla Sade nessuno seppe o volle tenerne conto. Sulla frana di Pontesei calò il silenzio; il malumore della gente cresceva di giorno in giorno. Un'assemblea a Erto, nella baracca del Cral, fine marzo '59.
(a Erto nella baracca del Cral, un assemblea. Ben visibili due cartelli "abbasso la Sade" e "abbasso il governo")

RENZO Cognon fremé i laori e esser segùrs, prima kal sofieda okì ce ke l'è sofedù in fold a Pontesei. Se la Sade la vel fì da parona, nos de la mont avaron pur al derito da defendeìse!

FABIO Se i ladri i veingn intal mio è dutt al deritto da finìe rason bel sol!

ROSANNA Kel puaret de Carrara l'abù la sciasa sbregiada dai boff de le mine e le ste fatt mande iò cola forfha e metù co la fèmena e i canais inte un stèl.

LILIANA A l'a dìt aìn al preve don Luigi a dute doe le mése ke l'è giust defendeìse dale prepotenfhe.

ROBERTA Ma se ce ke on dirt duis insiamen noll'é servì a nia! La Sade noi l'a ne a niaingn mei ciape in consodere.

RENZO La colpa l'è de Id ke i é passés col monopolio par interèss, sindaco prin de duis ke l'a vendu alla Sade seinfa dige nìa a nessun. A l'è natural che daspù, angn ma tangn de ki altre i a fedu e vendu. Nosaltre però tegnon dur a costo de fise esproprie angn d'uffifi.

TORMEN Per questo siete riuniti qui oggi davanti al notaio Soccal di Belluno. (indica il viaggiatore) Faremo un Consorzio per la rinascita della valle ertana, (dà al viaggiatore un foglio) legga signor Notaio.

VIAGGIATORE (esitante)... che rappresenti tutti i consorziati net confronti della Sade e nella tutela dei loro interessi contro la detta società in dipendenza delle opere che questa eseguirà, per i danni che, a causa dei medesimi, andranno a subire le proprietà immobiliari lungo le sponde del bacino. TORMEN Niùt, Frombola, Botìro, Foza e Zota saranno i consiglieri. Come testimoni non consorziandi firmeranno l'on. Bettiol e il sindaco di Longarone Memo Celso. (applausi degli astanti)

CELSO (Leo) Io... non me la sento. Voi lo sapete che da anni lotto contro i soprusi del monopolio, ma firmare questo impegno... non sono convinto. Conosco molti dei tecnici della diga che alloggiano negli alberghi a Longarone, ma di pericoli non li ho mai sentiti parlare. La mia presenza qui è un segno di solidarietà ma non posso ammettere che nel nostro stato democratico, per cui abbiamo lottato e sofferto, il cittadino non abbia gli stessi diritti di una grande società idroelettrica, non posso ammettere che prevalga la legge del più forte e che lo stato non sia imparziale, non posso crederlo, non voglio.

MERLIN (Elda) Celso, voi siete un galantuomo, ma la verità è che la legge è rigida con i deboli ed elastica con i forti.

TORMEN (sottovoce al viaggiatore) La giornalista de l'Unità che le dicevo.

CELSO Non posso, Merlin, non posso.

MERLIN Se avete di questi dubbi, al vostro posto firmo io.

TUTTI Brava Tina!

BRIGADIERE (Franco) Martinelli, metta giù quel cartello.

FABIO Al kartèl al stà ovì ka l'é!

BRIGADIERE Se non li molla la denuncio per resistenza a pubblico ufficiale.

FABIO Alora denunfiei angn la Sade ke con le ruspe la destruviù duta la me tèra.

BRIGADIERE Con quel cartello non può restare all'assemblea!

FABIO Se al goèrno per prim no l'è bon da fì respeté le leggi parcìa on da respetéle nos?

BRIGADIERE Via il cartello le dico!!

MERLIN Questo signore è un decorato del '15-'18, durante l'ultima guerra ha aiutato i partigiani, ha avuto la casa bruciata dai tedeschi e non ha chiesto una lira di risarcimento...

BRIGADIERE Via i cartelli o la denuncio!

FABIO (se ne va coi cartelli) Vedaréi, quando ke l'ega la cresarà la fara peté do al Tòch an tal lèch, e alora el sarà un desastro, cartiel o non cartiel!

MERLIN Brigadiere Battistini, io scriverò un articolo su quello che è accaduto qui oggi, veda di denunciare anche me per diffusione di notizie false atte a turbare l'ordine pubblico!

VIAGGIATORE Lo scrisse l'articolo?

TORMEN Sì e venne denunciata.

VIAGGIATORE (come se avesse finito di leggere il foglio che gli ha passato Tormen) No, no, no! Non posso credere che lo stato si disinteressasse di quello che stava avvenendo al Vajont, che si fidasse così ciecamente della Sade da non mandare, non dico un ministro, ma perlomeno un funzionario a controllare!

TORMEN Ma il ministro dei lavori pubblici si interessò, e direttamente. (fruga nelle sue borse, ne estrae alcuni fogli) Il 14 marzo del '59 l'ingegnere capo del genio civile di Belluno, Desidera, aveva scritto una lettera piuttosto seccata alla direzione della Sade, dato che si stava procedendo alla costruzione della strada in sinistra senza che il genio civile ne sapesse niente, e come al solito, senza autorizzazione. Ci fu una fitta corrispondenza tra Erto Casso, la Sade e il genio civile. Quando poi dai sondaggi di Dai Piaz risultò che il terreno era molto fratturato, e perciò pericoloso lavorarci, Desidera il 22 luglio fa bloccare immediatamente i lavori.

VIAGGIATORE E allora intervenne il ministro...

TORMEN Sì, con una lettera urgentissima, e in 24 ore fece trasferire l'ingegnere ad altra sede.

VIAGGIATORE Non mi pare molto regolare.

TORMEN Caro amico, il Vajont è il Vajont, la Sade è la Sade e Roma è lontana. Prof. Frosini, comemai da queste parti? (a parte) È il presidente della commissione di collaudo.

FROSINI (Franco) Sono di ritorno dal primo sopralluogo della commissione di collaudo. Con i professori Penta, Greco e l'ingegner Sensidoni ier l'altro siamo stati al Vajont, alla frana di Pontesei...

TORMEN Poi a Cortina a colazione.

FROSINI Non tutti.

TORMEN E poi sulla terrazza dell'albergo Europa di Venezia, cena offerta dalla Sade. Quale era il menù?

FROSINI Non ricordo.

TORMEN Avrete apprezzato perlomeno il gesto.

FROSINI Erano stati giorni faticosi. Non vorrete insinuare che ci facemmo influenzare da una gitarella a Cortina e un rinfresco a Venezia!

TORMEN Che si dice del Vajont?

FROSINI Si osserva una certa decompressione delle spalle della diga ma l'opinione del nostro geologo Penta è che, ove mai sorgessero grane per lo sbarramento, sarebbe da qui a cinquant'anni.

TORMEN Del problema del fianco sinistro del Tòc avete parlato o no? (al viaggiatore) Un foro pilota di duecento metri, fatto per saggiare la consistenza della roccia, non è pervenuto a masse compatte. (a Frosini) Questo lo sa?

FROSINI L'abbiamo saputo da Dal Piaz.

TORMEN E dunque?

FROSINI L'ingegner Semenza ha concluso che, data la complessità dei problemi, e necessario continuare e affinare alcuni studi già in corso, affidati ai geologi Franco Giudici ed Edoardo Semenza, figlio dell'ingegnere. (uscendo)

TORMEN E la commissione di collaudo?

FROSINI Ha concordato con l'ingegnere.

TORMEN Semenza non vi ha detto che Caloi ha riscontrato una rotazione dei clinografi in destra verso l'interno e in sinistra verso l'esterno?

SEMENZA Non diffusi la relazione di Caloi su consiglio dell'ingegner Biadene.

TORMEN Cosa altro non disse?

SEMENZA Che dieci giorni prima c'era stato un incontro a Roma tra me, Caloi e il direttore dell'ufficio studi Tonini in cui discutemmo...

TORMEN Della frana del Tòc.

SEMENZA Esattamente. (pausa) Temevo l'esistenza sul fianco sinistro del Tòc di una enorme e profonda frana che però non si muoveva piu, forse per la diga ormai alta. Mio figlio Edoardo dopo l'incontro spedì a Caloi alcune tavole topografiche con la situazione geologica della sponda sinistra, nella zona franosa.

TORMEN (al viaggiatore) E il primo documento in cui si parla esplicitamente della ipotesi di un enorme distacco in sinistra. Quattro anni prima del disastro. Nonostante i dubbi, vi affrettaste a chiedere l'autorizzazione al primo invaso sperimentale, per quota 600.

SEMENZA Bisognava provare almeno la parte bassa della diga.

TORMEN Il termine di consegna era fine 1960, sennò addio contributi.

SEMENZA Le ripeto che ero fermamente convinto di quello che facevo, avevo una grande fiducia nelle possibilità della scienza e della tecnica. E ho sempre cercato di deturpare il meno possibile le valli dove insediavamo i nostri sbarramenti. Compatibilmente.

TORMEN Compatibilmente con che?

SEMENZA Compatibilmente.

VIAGGIATORE Ma la frana di Pontesei non l'aveva reso un po' meno fiducioso?

SEMENZA Pontesei per me era stato uno smacco, una ferita che non riusciva a rimarginarsi. Per non parlare della diga crollata al Frèjùs in Francia... non progettata da me... 421 morti.

VIAGGIATORE Una ferita per la sua coscienza o per il suo orgoglio? (Semenza rimane solo)

SEMENZA Quando crolla una diga, crolla tutto il mondo che la diga sottende: finché non ci sono intoppi tutti si sperticano in lodi, poi alla prima falla si resta soli. (pausa) Nel silenzio della notte invernale, scruto le luci di fondovalle, le strade, le sagome nere delle case, dei tetti che coprono il cemento di quei solai grigi fatti nei sabati e nelle domeniche in cui il rumore delle fabbriche si assopisce, senza spegnersi. Là dentro entra e riesce, fischiando libero, il vento di Longarone ventosa. E i ragazzi vi nascondono i loro primi tesori: rosse camere d'aria di bicicletta, tubetti secchi di mastice, pezzi di spago... Ci separa un mondo eppure un niente, un soffio, per un'onda che tracimi a valle... solo 1.600 metri! Ciascuno insegue i propri sogni ma i ragazzi laggiù non sanno che il mio sogno li contempla, a differenza del loro che non contempla me.

(rientrano le quattro donne. Tre uomini stanno intanto portando via a spalle una trave di legno da una delle case che stanno per essere sommerse dall'acqua)

ROBERTA Ingegnere!... ingegnere si tolga di lì... venga via, presto...

SEMENZA Perché?

ROBERTA È il 2 febbraio 1960... l'acqua.

ELDA La Sade ha cominciato il primo invaso del bacino.

ROSANNA Non è ancora arrivata l'autorizzazione naturalmente, ma arriverà tra sette giomi; intanto voi avrete già riempito per 12 metri.

SEMENZA Se dovessimo aspettare quelli del ministero, addio sviluppo.

LILIANA Sa che più di 200 case di Erto saranno sommerse dall'acqua? Poveri contadini, d'ora in poi nei loro camini invece del fuoco ci saranno solo pesci.

ROSANNA Hanno lavorato più di una vita su quella terra, abitato in quelle case. Siete arrivati voi e vi siete presi tutto. Non potevano più nemmeno lavare i panni, nell'acqua del Vajont: pena una multa di cinquemila lire!

LILIANA Riempirete l'Italia di lavatrici elettriche d'accordo, ma che senso ha farIl sparire così?

ROBERTA Hanno salvato tutto il possibile, anche le tegole, le ringhiere, le grondaie, anche i sassi dei muri.

SEMENZA E dove andranno adesso?

ELDA Per il momento da parenti, poi lontano, via di qui. Non rimarrà nessuno, nemmeno i ricordi... grazie a lei e al suo progetto.

SEMENZA È un sacrificio necessario.

ROBERTA Era così bella la via crucis in costume che facevano il venerdi santo; da tutta la provincia venivano a Erto a vedere Niùt fare il centurione, Frombola San Pietro, Botìro Caifa, Foza, Zota, la Càte, Marietta...

SEMENZA La civiltà rurale finisce, ma ne comincia un'altra.

ROBERTA Migliore?

SEMENZA Diversa. Come il dente definitivo prende il posto di quello da latte. Pensate a quante vite salverà l'elettricità che produrrà il Vajont.

ELDA Intanto il loro mondo muore, un metro e mezzo al giorno.

LILIANA Stia attento che l'acqua è silenziosa come una ladra. Se non si sposta farà la fine del topo: annaspa, annaspa, infine annega.

ROSANNA Torni a casa, suo figlio Edoardo l'aspetta. Avrete molto da discutere. (escono. La scena si sposta in casa dell'ingegner Semenza)

EDOARDO (Franco) Con le perforazioni fatte fino a 172 metri non abbiamo mai incontrato gli strati del Dogger e nemmeno del Malm che lo ricopre!!

SEMENZA Allora vorrà dire che il piano di scivolamento della frana è grosso modo concavo, con una parte inferiore più o meno orizzontale che poi risale al di là di dove avete perforato. Se è così, la frana, sopra, gode di una certa stabilità.

EDOARDO E se così non fosse, papà? Se la frana avesse una inclinazione più decisa? Se non ci fosse quel piedistallo orizzontale che ipotizziamo? Bisogna essere sicuri che gli echi riflettenti degli scoppi non si riferiscano ad un'unica superficie di scivolamento.

SEMENZA Edoardo, sii franco e parla chiaro!

EDOARDO Temo che sul fianco sinistro sia avvenuto un gigantesco distacco su di un piano di scivolamento ad andamento ignoto.

SEMENZA Va bene, risentiremo il professor Caloi.

(Caloi nel suo studio rivede la relazione sull'indagine geosismica)

CALOI (Leo) Questi sistemi rocciosi hanno risentito più o meno tutti dell'orogenesi, pertanto sono tutti... (corregge) appaiono tutti più o meno crepacciati. È naturale che non manchino echi da diverse provenienze ma non ci risulta che si... (corregge) ma, almeno per i profili da noi indagati non ci risulta che si distribuiscano su un'unica superficie. Il massiccio si è formato in loco, dunque... (corregge) Se... il massiccio si è formato in loco, l'esistenza della predetta superficie sarebbe... pericolosa... preoccupante... (si corregge) problematica... alquanto... alquanto problematica.

(Dal Piaz nel suo studio scrive a Semenza)

DAL PIAZ Mi sembra che quest'ultima frase di Caloi sia così tassativa da tranquillizzare molto. Ad ogni modo ingegnere è mio fermo proposito trattenermi sul Vajont un paio di giorni, per uno di quei colloqui spirituali e solitari con i fianchi della discussa montagna.

(Semenza, nel suo studio scrive a Dal Piaz)

SEMENZA Comunque, prima della stesura definitiva, mio figlio le sottoporrà la sua relazione. Gli ho già detto che, se anche dovesse in seguito attenuare qualche affermazione, non cascherà il mondo. Così poco male anche se ci fossero eventuali sfumature d'opinioni: resterebbero sempre sotto la responsabilità di mio figlio.

DAL PIAZ Mi auguro di poterle fornire risposte tranquillizzanti.

SEMENZA La situazione non è brillante professore. Quando conta di venire?

DAL PIAZ Quando farà meno freddo.

ELDA (a Semenza, assorto nei suoi calcoli) Ingegnere... ma allora è un vizio, possibile che non si accorga mai dell'acqua che sale nel serbatoio?

SEMENZA Siamo ancora a quota seicentotrenta.

ROSANNA Ma avete chiesto l'autorizzazione a riempire fino a 660 e anche se l'autorizzazione non è ancora arrivata come al solito state riempiendo lo stesso.

(a Erto Casso, sul pendio davanti al cimitero, due ragazze di Casso e due ragazzi di Longarone)

ROBERTA Ke feo oi de Longaron qua a Cas?

FRANCO Som vignisti a veder l'aqua che la se altfa e la fa el lago.

LILIANA Eh, ma se vede meo da visin a la diga.

LEO ... Se noi ni interesa vist da qua. Te piaselo balar?

ROBERTA Perché t'intereselo?

LILIANA Oh, a mi tant ma de scondon perché i mei no i me làssa.

LEO (a ROBERTA ) Me pareva d'averte vist balar domenega a la sala Morgana... o forse t'ho vist al mercà de Venere a vender roba de legno...

ROBERTA No, no vende nia mi!

LILIANA Dio Dio tasi tasi, silènfio kel riva me fardel coi sass, scondéme. (Franco l'abbraccia)

ELDA Senta ingegnere: chiedete l'autorizzazione il 10 maggio del '60, spedite l'incartamento il 30, viene protocollato a Roma il 5 di giugno, l'autorizzazione risulta firmata l'uno, il tutto vi viene ufficialmente comunicato il 22, ma l'acqua sta già crescendo dal giorno otto. Quattordici giorni prima. Eh, eh, eh!! LILIANA Nìa, a l'è tornà indavuòi.

ROBERTA (a Leo che l'ha abbracciata) Varda ke kel noll'eva miga me fardel!

SEMENZA Stiamo operando secondo quanto disposto dall'ingegner Sensidoni, ispettore generale del genio civile, presso il consiglio superiore dei lavori pubblici e membro della commissione collaudo.

FRANCO Perché no vegne domenega do da noi a Longaron, gh'è vita, divertimento.

LEO Ve ofrom la spuma.

LILIANA La spuma? Almeno al gelato! Sieo o no sieo al paeis del gelato?

LEO Va ben, al gelato.

ROBERTA E dopo al cinema

LILIANA E a la balera de Codisago.

ELDA Una curiosità: ha fatto cenno a Sensidoni e al ministero dell'ipotesi di un grande franamento interessante la sponda sinistra, su cui suo figlio sta indagando e lei meditando?

SEMENZA No. (le donne gli consegnano una relazione geologica)

ROSANNA Da parte di suo figlio. (escono)

FRANCO E come fone domenega par trovarse?

LILIANA Eo al moto? La bicicleta? Oh, insoma, non cognaron miga vì a pié?!

ROBERTA Tàn mi la domenega no poss. Me toca stà a casa. (escono)

SEMENZA (legge) Sì, papà, si tratta probabilmente di un enorme distacco, una massa rocciosa scivolata a valle, non autoctona. La sponda che prima era verticale in tempi preistorici è scivolata nella posizione in cui si trova, che a prima vista sembra dare garanzie sufficienti di stabilità. Ma se il piano d'appoggio fosse inclinato anche debolmente verso il lago tutto il movimento potrebbe essere rimesso in moto dalla presenza dell'acqua. (pausa, poi aggiunge) Con conseguenze difficilmente valutabili. Giugno 1960.

(in un bar di Longarone, estate del 1960)

PAPACE (Leo) A Feltre, a Feltre, a Feltre digo a Feltre!

ROSANNA Vutu me metter Feltre e Longaron, Papace?

PAPACE A Feltreeee!!

ROSANNA Sì anche a Feltre ghe n'è vita, ma Papace, qua a Longaron!!v PAPACE Masa stréta Longaron, masa oltàde, la fa fatiga la coriera, e bàte poco el sol!

ELDA Longarone l'è deventada 'na picola Milan, vero Fiorin?

FIORIN (Franco) Aaaahhh!

ROSANNA Come! Gnanca la nuova aministrafhiòn la va ben, gnanca i socialisti?

FIORIN Se i bianchi de prima i sbareghéa...

PAPACE Beeelantiiiii...

FIORIN ... Chesti rossi d'incùo i mugìss.

PAPACE Muuughiaantiiii...

ELDA Al fato l'é, Fiorin, che l'é difìzhile al dì d'incùo trovar gente 'n gamba.

FIORIN E mì! Non son qua mì forse?

ROSANNA Ohh, thferto no darghe gnanca 'na carica publica a un come lu, Fiorin, l'è 'l colmo de l'ingiustithfia.

FIORIN Ehh!!

PAPACE Masa osterìe, masa thfoldàni, masa polìtica, sinistra Piave... destra Piave...

FIORIN Màsa pasàgi pedonali messi dal sindaco Celso par far traversar Colòto el fotografo solo perché l'è nassé sfortunà de fìsico.

(si sente una specie di tuono. Papace spegne la radio. Lunga pausa. Altro tuono)

FIORIN Governo ladro.

ROSANNA Piòvelo?

FIORIN (rimettendosi a leggere il giomale) No sarà stà su a la diga del Vajont, ogni tàn frana intro qualcòssa. L'è l'assestamento, i dìss.

ELDA Anche a Pontesei la se asestéa e dopo l'è vegnù dò el finimondo.

FIORIN Pensa se sucede na roba cussì anca al Vajont, che crolla la diga. Pensa che sberla ciaparìa Longaron!

PAPACE Masa bas al paese, masa alta la diga, masa dotori per an malà!

ELDA Bisognea lasarla stàr kela montagna, invethfe con tutte quele mine...

ROSANNA Come diga però l'è 'na gran diga. Podòn anca eser orgogliosi de averla. I vign ingegneri da tuto el mondo a studiarla.

FIORIN Papace, se kela bestia la vien do, satu ondé se ritrovòm mi, tì e la pàtina da scarpe che te meti 'n testa? Tuti a Vitorio Veneto.

PAPACE No, no, a Feltre, a Feltre, digo, a Feltre!!

TORMEN (al viaggiatore) Al Vajont si fa una bicchierata per festeggiare il completamento della diga.

(sulla strada di coronamento alla sommità della diga)

DAL PIAZ Ogni variazione di livello di un serbatoio turba inevitabilmente l'equilibrio statico dei fianchi ma le risorse della modema tecnica offriranno la possibilità di superare anche queste residue difficoltà.

SEMENZA Le cose probabilmente sono più grandi di noi professore. Forse pecchiamo di orgoglio.

DAL PIAZ Eliminare le imperfezioni della natura non è sempre facile.

SEMENZA Il tempo corre più velocemente dei nostri pensieri. La nazionalizzazione delle imprese elettriche è alle porte e la Sade spinge perché l'impianto del Vajont diventi produttivo al più presto. Va tutto troppo in fretta.

DAL PIAZ Il manufatto, almeno quello, è finito!

SEMENZA (amaro) Sì, consoliamoci con questo!

BIADENE (Leo) A proposito, bisognerebbe fissare su pellicola tutto il complesso di attività, studi e ricerché, prima e durante la costruzione della diga.

DAL PIAZ (schermendosi) No, il cinematografo no, Biadene.

BIADENE Per i posteri, professore. (tutti si mettono in posa come per una foto) Oggi, primo ottobre 1960 festeggiamo il completamento della diga a doppio arco di gravità più alta del mondo, la diga Carlo Semenza, che dopo le dighe di Kurobe in Giappone, di Soledad e Santa Rosa in Messico, del Dez in Iran, e gli impianti di Jacui in Brasile, quelli in Nicaragua e Venezuela, suggella il suo invidiabile curriculum, ingegnere. Un brindisi!

TUTTI All'ingegnere! (Semenza si stacca dal gruppo, che rimane immobile in posa)

SEMENZA (Guardando la frana con un binocolo da campo) Sempre che tutto vada in porto. (pausa) I capisaldi di controllo dicono che tutto è fermo, o perlomeno in letargo. Il cuore della frana batte sì, ma molto debolmente. Laggiù, a Longarone, i ragazzi giocano per strada tra l'odore delle minestre, aspettando, come noi, che il giorno finisca e un altro giorno rinasca. Oh, certo loro non sanno il senso di questa loro attesa. Lo sappiamo noi, noi che da quassù guardiamo le loro teste lontane, il loro mite divertirsi con niente... con le loro filastrocche. "Bigio il ciel... la terra brulla... questo mese poveretto... nella sporta... non ha nulla".

FINE PRIMO ATTO

ATTO SECONDO


(Alla riapertura del sipario Tormen dorme su una delle panchine. Il muro è di nuovo opaco. Il viaggiatore, in piedi, passeggia nervosamente. Passa vicino al muro come per cercare di vedere al di là. Poi si avvicina a Tormen, immobile, e gli sottrae il foglio che stringe tra le mani. Lo legge)
VIAGGIATORE Verso la fine di ottobre del '60 veniva scoperta una fessura perimetrale a forma di grande Emme che partiva dalla diga, procedeva per circa due chilometri e scendeva verso il lago, dove poi spariva. Tale fessura costituira il perimetro esatto della frana del '63.
(prende da una borsa di Tormen una vecchia pagina de L'Unità. Legge)
Il giorno 4 novembre 1960 a mezzogiorno e mezzo, con l'acqua a quota 650...
(la parete si illumina, entrano due operai della Sade, reggendo un cartello con scritto "grave pericolo". Uno di loro legge L'Unità)

OPERAIO (Renzo, leggendo) Una gigantesca frana precipita a Erto nel lago artificiale costruito dalla Sade... il pericolo diventa sempre più incombente, il terreno continua a cedere, si sente un impressionante rumore di terra e sassi che continuano a precipitare e larghe fenditure che abbracciano una superficie di diversi chilometri...

TORMEN (non ancora sveglio) Si tratta di pericoli di portata assai limitata, esagerati dalla stampa per le note manovre di speculazione politica. Quanto ho dormito?

VIAGGIATORE Un quarto d'ora più o meno.

TORMEN Novità ?

VIAGGIATORE Che io sappia... in che senso?

TORMEN Nella quiete apparente maturano i grandi sconvolgimenti; quando cominciano a manifestarsi è quasi sempre troppo tardi per dominarli. Saputo della frana?

VIAGGIATORE Ho letto l'articolo di quella giornalista ...

TORMEN Tina Merlin. La Sade l'ha mandata sotto processo.

VIAGGIATORE Ma se è appena franato un pezzo del Tòc nella diga. Aveva ragione!

TORMEN Normale capitolo di procedura. Della frana la Sade ha detto niente di ufficiale

OPERAIO (Renzo) Niente, ma se sà che l'è vegnis do otothfentomila metri cubi, i lo ha calcolà da quan che la s'è althfa l'aqua in t'el lago.

OPERAIO (Franco) La colpa l'è de le manovre che toca far co l'aqua per el colaudo: intro l'aqua, fora l'aqua... se scombùsola tuto no?

OPERAIO (Renzo) In pratica la part sinistra del Tòc l'é drio a venir do in doi fete: de là de le rui Masalethfa.

TORMEN (al viaggiatore) Il torrente Massalezza a metà della frana.

OPERAIO (Renzo) El Tòc da drìo al pende quel davanti che 'l se spàca 'n pilastri; de quà del rui ghe n'e un unico bloc e dutt al sbrissa, sbrissà dò!

OPERAIO (Franco) Finché non vien do 'na bela feta grossa la intro andarom avanti cossì, frane, franette, smottamenti.

OPERAIO (Renzo) L'importante l'è che non se stròpi i scarichi de fondo se no...

OPERAIO (Franco) Oh, oooh, i è dré rivar i nostri grandi capi. Se i ve domanda qualcossa noi no ve avòm dìt gnent, me raccomande. (escono)

TORMEN (al viaggiatore) Riunione dei tecnici Sade dopo la frana del 4 novembre '60. Sono presenti Semenza, Biadene suo braccio destro, il professor Ghet ingegnere idraulico, il professor Indri e lei... l'ingegner Pancini, direttore del cantiere Vajont.

VIAGGIATORE Io? TORMEN Non deve far altro che leggere. Io farò il geologo Penta, membro esperto della commissione collaudo. Adesso attacca Biadene: "Ora come ora..."

FABIO Ora come ora non c'è nessun pericolo...

Leo Ma no, toccava a me.

VIAGGIATORE Immettere ancora acqua provocherebbe un fenomeno...

RENZO (riferendosi al viaggiatore) E lui che c'entra adesso?

FABIO Chi sono io in questa scena?

LEO Tu sei Dal Piaz. Biadene sono io.

RENZO No, non c'è Dal Piaz in questa riunione!

LEO Allora chi sta facendo lui?

RENZO (indicando il viaggiatore) Lui chi?

LILIANA Tormen che succede?

TORMEN Un momento ragazzi...

ROBERTA È adesso che devo entrare con la sedia?

ELDA No, alla riunione del consiglio provinciale.

VIAGGIATORE Mi sento tagliato fuori.

ROSANNA Quanto mi piacerebbe fare la parte di Semenza.

LILIANA M'è rivenuto il mal di testa.v ROSANNA Purtroppo è una storia solo di uomini.

ELDA Basta vedere com'è andata a finire. ROBERTA Sì, loro parlano di più, ma la gente è a noi che si affeziona.

ROSANNA Dici?

RENZO Ghetti, tu facevi il professor Ghetti.

FABIO Zitto!!

VIAGGIATORE Che ci faccio qui?

TORMEN Adesso ne veniamo a capo.

ELDA (uscendo con le altre) Quando avete deciso, fatecelo sapere.

TORMEN Da bravi, ragazzi, su, ricapitoliamo. Renzo continua a fare Semenza. Leo d'ora in poi farà sempre Biadene, braccio destro di Semenza e futuro... ma non anticipiamo. Fabio fa il professor...

FABIO No, Ghettino!!

TORMEN Ghetti, ingegnere idraulico. Franco il professor Indri e lei (al viaggiatore) l'ingegner Pancini. E tutto chiaro?

FRANCO Sì! (sottovoce al viaggiatore) Chi faccio io?

TORMEN Avanti dalla battuta di Biadene "Ora come ora...".

BIADENE (Leo) Ora come ora non c'è nessun pericolo, ma se l'acqua è entrata nella roccia, il complesso è anelastico.

PANCINI (viaggiatore) Immettere ancora acqua provocherebbe un fenomeno di frana incontrollato.

SEMENZA Allora svasiamo così che, se si verifica una frana di grandi proporzioni, gli abitati siano al sicuro.

BIADENE Visto che il livello dell'acqua sarà basso, potremmo costruire una galleria di by-pass in modo che, se la frana dividesse in due il serbatoio, potremmo comunque trasferire le portate industriali e di piena fino alle opere di presa e scarico.

PANCINI Poi riprendere gli invasi nell'autunno inverno.

BIADENE Oppure provocare adesso qualche smottamento e stabilire poi se la galleria è necessaria. Se riusciamo a congiungere le due sponde non c'è motivo per cui la frana debba continuare.

SEMENZA (dopo una lunga pausa) No. Costruiamo prima la galleria di sorpasso, non voglio rischiare di... compromettere la funzionalità dell'impianto. Professor Ghetti!! Avvieremo un programma di prove di frana su un modello del Vajont in scala 1:250.

GHETTI (Fabio) Così grande in istituto a Padova non si può fare. PANCINI Forse a Voltabarozzo...

INDRI (Franco) Nemmeno, stanno lavorando su un modello del delta del Po, c'è troppa gente.

BIADENE Concordo, l'argomento e delicato, se trapelasse qualcosa ci sarebbe il pericolo di una montatura.

GHETTI Un modello di quaranta metri non si può fare in segreto!

BIADENE Ma nemmeno con ostentazione. Fatelo al centro idraulico modellistico di Nove di Fadalto.

GHETTI Occorrerà che ci facciate sapere il volume della frana, qualche indicazione sulla granulometria e il tempo approssimativo di caduta.

BIADENE Al momento abbiamo solo qualche dato di massima. Per l'impostazione dello studio potrete attenervi ai dati che vi forniremo sulla frana di Pontesei.

SEMENZA L'importante è fare presto. Non vorrei che il Vajont diventasse un'ossessione e poi... sono stanco di discutere con voi geologi... (a Penta) soprattutto con mio figlio Edoardo.

BIADENE L'ingegnere ha ragione. Troppi medici intorno a un capezzale rischiano di far morire l'ammalato, per troppe cure.

PENTA (Tormen) Suo figlio dà un'interpretazione catastrofica. Non è detto che la fessura a forma di emme indichi l'affioramento di una superficie di rottura profonda. Il fenomeno potrebbe essere limitato ad una deformazione plastica della coltre di terreno sciolto, della potenza di dieci o ventimetri, come diceva Caloi. (uscendo dalla parte, come Tormen) Errore, errore, il rapporto Caloi è ormai superato dai fatti, nessuno più dubita della enormità della frana, nessuno tranne lui, Penta, il geologo della commissione collaudo!

Cambio scena: a Longarone in una osteria.

ROSANNA Alora, gh'i n'èlo o no pericolo?

ELDA Sicuro che l'é! Si é drio a far na galeria de doi chilometri vol dir che la frana la vien dò e la tàia en doi el lago.

LILIANA Se i è drio anca a far la nova scola in Pineda ki de la Sade, alora vol dir che 'l teren no cede.

ROBERTA Ah, secondo tì el monopolio spende doi miliardi cussì per na galeria che tàn no serve!

ELDA Vàrda: se 'l presidente del consiglio provinciale Da Borso l'è andà de corsa fino a Roma par veder el ministro diretamente vol dir che ghe n'é sòta qualcossa de grosso.

ROBERTA Senti cossa dise la Merlin. "Una enorme massa di 50 milioni di metri cubi minaccia la vita e gli averi degli abitanti di Erto. Tutta una montagna sta franando. Non si può sapere se il cedimento sarà lento o avverrà con un terribile schianto. In quest'ultimo caso non si possono prevedere le conseguenze".

ELDA Come a dir: se la diga la cede adìo Longaròn. LEO Ma no la cede, no la cede!

ELDA E se no la cede... adìo Nèrt e Càs.

ROBERTA I tecnici della diga che dorme qua no i dise gnente?

LILIANA I parla che a Nove gh'è 'n modelo del Vajont e i fa le prove per veder cossa che capita se vien do tutto 'l Tòc!

ROSANNA Dele volte me par che me trema le robe intro casa. Ho perfin destacà tutti i crocefissi da sora i lètt.

LEO L'è un 'impression...

ELDA Mi cugnada l'è vignista a trovarme l'altro dì. La me ha ditt che apena l'è intrada in casa l'ha vùdo come un brivido e vardando da la finestra verso 'l Vajont l'ha ditt "ah, mi qua no ghe starè gnanca morta".

ROBERTA Kela diga là, un bel dì sarà la fìn de Longaròn.

ELDA Vedarem el president Da Borso cossa dise quando che 'l vien drìo da Roma.

LEO No vien drìo, no vien pì...

(nel palazzo della Provincia, riunione del consiglio provinciale)

DA BORSO (Fabio) Concludendo in base agli accertamenti si è potuto constatare che i movimenti del fianco sinistro del Tòc sono andati attenuandosi e sembra si siano fermati. Né d'altra parte, continua il ministro...

BETTIOL (Renzo) Si sono fermati, o sembra?

DA BORSO Non sono apparsi segni che possano far temere un peggioramento della situazione.

BETTIOL Presidente Da Borso, il ministro si è forse dimenticato che in un'altra lettera parlava di prove di una grossa frana su un modello del Vajont nell'ipotesi di crollo del monte Tòc?

CORONA (Franco) Se la Sade ha sospeso l'invaso e fatto il by-pass il pericolo c'è e ben reale!!

DA BORSO Onorevole Corona...

MERLIN Presidente lei cerca di coprire le responsabilità del ministro!

ROSANNA Merlin: lei non ha diritto di parola.

MERLIN Perché ha aspettato un'altra interpellanza per riferire della sua missione, era suo dovere riferire immediatamente!!

CORONA Amico Da Borso, come onorevole democristiano e nativo di Casso, sono indignato per il vostro comportamento reticente.

BETTIOL Noi comunisti vogliamo sapere cosa le hanno risposto a Roma!!

DA BORSO (urla) Niente!!! (pausa. Quasi tra sè) Non sono venuto a capo di niente. Ho provato in tutti i modi ad avere spiegazioni ma... a Roma è come battere la testa contro un muro. Purtroppo ci troviamo di fronte ad uno stato nello Stato. La Sade, e come la Sade tutte o quasi le grandi società elettriche, rappresentano una enorme potenza contro cui è difficile lottare e vincere. (il consiglio si scioglie. Il viaggiatore resta solo)

TORMEN Una sedia... come quella dove sta seduto lei.
La frana stava come su una sedia. Può darmi la sua cintura per favore? (il viaggiatore esegue) Come tutte le sedie ha un piano e uno schienale. Lo schienale è di 850 metri. Qui c'è la diga, qui c'è il bacino... questo è il torrente Massalezza. (dà la cintura da reggere al viaggiatore) Qui la famosa Emme. Piano est 200 metri, piano ovest 550 metri.

VIAGGIATORE Io cosa sono, la frana ovest?

TORMEN Sì, con un corpo lungo duemila cinquecento e spesso duecentocinquanta metri, in bilico su di un piano... (inclina bruscamente la sedia) inclinato!! (il viaggiatore cade) È chiaro?

VlAGGIATORE Piuttosto.

TORMEN Semenza, sempre più preoccupato dalla prospettiva di dover bloccare I'impianto, andava in cerca di conforto dal suo vecchio maestro, il professor Ferniani.

VIAGGIATORE Potrei riavere la mia cintura?

(entra Femiani su di una sedia a rotelle, spinto da Semenza, nel patio di una clinica)

SEMENZA Onestamente non vedo cosa si possa fare per fermare un movimento del genere. Due chilometri quadrati di materiale che potrebbero crollare nel serbatoio!

FERNIANI (Fabio) E una quantità... considerevole.

SEMENZA Spaventosa maestro, spaventosa... Comprenderà la mia amarezza. VIAGGIATORE (sottovoce a TORMEN) Ma una frana del genere cosa l'aveva messa in moto?

TORMEN Precipitazioni, spinte idrostatiche, scosse sismiche ma soprattutto le ripetute variazioni di livello del lago artificiale.

FERNIANI Ah, se aveste costruito il serbatoio alcuni anni fa, in annate meno piovose e non fosse successo niente! Ora potreste dire che la minaccia e unicamente quella delle piogge.

SEMENZA Non le nascondo che il problema di queste frane mi sta preoccupando da mesi. Dopo tanti lavori fortunati, tante costruzioni anche imponenti mi trovo veramente di fronte a una cosa che per le sue dimensioni sembra sfuggirmi dalle mani.

VIAGGIATORE Possibile non riuscire a fermarl

a? TORMEN No, troppo grande.

VIAGGIATORE Rinunciando all'utilizzo del serbatoio?

TORMEN Avrebbe rallentato... senza fermarsi.

FERNIANI Dal Piaz e Penta non mi sembrano pessismisti.

SEMENZA Ma Müller e adesso anche Caloi sì. A chi debbo credere?

VIAGGIATORE Provocando artificialmente una frana veloce.

TORMEN Impraticabile.

VIAGGIATORE Cercando di limitare l'infiltrazione delle acque piovane.

TORMEN Ineseguibile.

FERNIANI Con la galleria di sorpasso ha già provveduto al peggio, nel caso che la frana tenda a traslare verso la sponda opposta, ma personalmente credo che perlopiù si adagerà su se stessa.

VIAGGIATORE Cementificando la frana!

TORMEN Inattuabile.

FERNIANI No ingegnere, non vedo alcuna probabilità catastrofica.

SEMENZA Mi dispiace coinvolgerla in questa seccatura ma raccontarle queste cose mi dà la sensazione di alleggerirmi.

VIAGGIATORE Alleggerendo il peso del pendio in alcuni punti.

TORMEN Al di là di ogni misura umana!

FERNIANI Non parli di seccatura, è stato un piacere.

SEMENZA Come vanno i suoi occhi, maestro? (entra un'infermiera per portar via il vecchio professore)

FERNIANI Scrivo a stento, le cataratte aumentano. Se nelle mie lettere dovesse trovare errori d'ora in avanti, porti pazienza. E mi dia retta, stia più sollevato, più ottimista... più ottimista.

TORMEN Perché no, ingegnere, dia retta, è ora di pensare al nuovo invaso. SEMENZA Giusto, almeno fino a quota 680. Signorine!! (nell'ufficio Tecnico della Sade, al cantiere Vajont. Entrano due solerti segretarie) Al nuovo presidente della quarta sezione del consiglio superiore dei lavori pubblici ingegner Batini. Tenuto conto del fatto che la situazione appare sotto controllo e che la galleria di by-pass e terminata chiediamo di elevare l'invaso fino a quota 680.
Facciamo notare che la quota 680 e talmente sotto la quota di massimo invaso da essere largamente cautelativa di cose e persone. (alle segretarie che lo guardano perplesse) Eccetera eccetera.

LILIANA Speriamo che Batini se la beva. Non sembrava molto convinto l'altro giorno al centro modellistico di Nove.

ELDA Forse non è convinto di quello che ha visto.

ROBERTA Quando gli avete mostrato la simulazione di frana nel modello, si sarà impressionato!

ROSANNA E si che avete fatto scendere solo il pezzo di frana lontano dalla diga per non impressionarlo troppo. Si sono sollevate due piccole innocue onde azzurrine.

LILIANA Pero appena andato via Batini, avete ripetuto l'esperimento, stavolta con la parte di frana vicino alla diga: si sono sollevate onde alquanto pronunciate, 22 metri, in scala si intende.

ROSANNA Se aveste provato a far scendere tutte e due le parti di frana insieme... chissà, gli avreste fatto un effettone.

ELDA Ma allora addio autorizzazione!

ROBERTA E perché nell'esperimento non avete caricato una frana di duecento milioni di metri cubi, come proposto dal vostro consulente il professor Müller?

ROSANNA Vi siete accontentati di così poco, solo sette milioni di metri cubi!

ELDA Verrebbe da pensare che abbiate calato una cortina fumogena per ottenere l'autorizzazione ad elevare l'invaso.

LILIANA La sospirata autorizzazione! Arriverà, come regalo di Natale, 680 meno venti, contento?

ROBERTA Peccato che stavolta le feste non le passerà come di solito. Ingegnere? Ottobre! Tempo... di morire.

ELDA Stia contento ingegnere, si sta risparmiando un sacco di fastidi, potrà morire pensando che l'unico primato della sua diga sia quello dell'altezza. Addio, chieda perdono, almeno alle sue montagne.

TUTTE (uscendo) Addio.

SEMENZA (rimasto solo) Un'invincibile amarezza, taglia in due il mio cuore, una stanchezza, un sonno. Che sarà di tutto questo tra diecimila anni? Delle istituzioni che oggi sembrano immortali, dello sbarramento, dei portici di Longarone col campanile, i primi strampalati automobilisti nelle seicento color topo, di questo millenovecento... Che cosa ci sarà qui, al nostro posto, tra cinquantamila anni? Natura. La glaciazione prossima trasformerà il lago del Vajont in ghiacciaio che centimetro su centimetro sfonderà completamente la diga; oppure la scavalcherà in una specie di perenne onda gelata, se la frana nel frattempo cadendo dal fianco del Tòc avrà ostruito il serbatoio mettendolo anticipatamente fuori uso. In ogni caso una grande rivincita della natura... natura... natura. (e muore)

(alle esequie di Semenza, in una chiesa cittadina. Biadene che ha preso il posto di Semenza, si apparta con l'ingegner Sensidoni)

BIADENE Dobbiamo avere l'autorizzazione per quota 680. L'altro ieri a Roma purtroppo con Tonini non vi siete incontrati. La cosa è per noi particolarmente importante.

SENSIDONI (Franco) Il presidente Batini mi sembra un poco reticente. Non potreste accontentarvi di dieci metri invece che venti?

BIADENE Ce ne servirebbero almeno quindici per passare le feste, ma piuttosto che niente ben vengano anche i dieci metri. Solo che ai primi di gennaio occorrerà rifare di nuovo la pratica scocciando amici e uffici.

SENSIDONI Non so, non so!

BIADENE Basterebbe, guardi, anche una assicurazione verbale, prima di Natale.

SENSIDONI (si allontanano) Però quando chiedete le nuove autorizzazioni e mandate i dati riguardo alle autorizzazioni già concesse, fate che i dati siano relativi alle quote già autorizzate. Se vi abbiamo autorizzato per quota 640 per chiedere 680 dovete mandare i dati che si riferiscono al comportamento dell'opera a quota 640 raggiunta!

TORMEN Come vede la morte dell'ingegnere non influì sull'andamento della faccenda. Ci si crede indispensabili fino a che non si viene sostituiti.

ELDA (a Dal Piaz, che si allontana dalla veglia) Se ne va via così senza una parola di commiato, professor Dal Piaz?

DAL Ah, sì... ehm. Piangiamo oggi un grande Uomo, un italiano esemplare, e insieme un amico.

ELDA Guardi che l'orazione non è per l'ingegnere ma per un geologo.

DAL È morto un geologo?

LILIANA È il 20 aprile del '62 e mentre sul Vajont si scatena uno sciame di nuove scosse sismiche...

ROBERTA Di cui la Sade non dà notizia al ministero...

LILIANA Lei professore ci lascia...

ROBERTA Per affrontare nuovi e più ardui colloqui spirituali.

ELDA In concreto muore.

DAL PIAZ Purtroppo non mi viene in mente nulla.

LILIANA Prenda qualche frase già detta o scritta, magari della relazione geologica del '56 ricopiata da quella del '48 ricopiata da quella del '40.

DAL PIAZ Chissà cosa avrei fatto se fossi vissuto più a lungo? Sarebbe stato un bene? Forse no. Certo è fastidioso morire con tanti dubbi!

ROSANNA Addio, professore, riposerà nella sua amata terra, magari in un piccolo cimitero di montagna.

DAL PIAZ Oh, sì, sul fianco di una Valletta alpina, di quelle che mi piacciono tanto.

ROSANNA E quando un giorno, tra un bel po' di tempo, in seguito a piogge prolungate, entrerà in pericolo di frana, allora qualche famoso geologo l'attraverserà con una sonda; forse, finirà sul tavolo di un laboratorio, confuso e studiato come un qualunque pezzo di terra.

TORMEN Se n'è andato, il campo è libero dai dubbiosi. Chi prese il posto di Semenza?

VIAGGIATORE La direzione del Servizio costruzioni idrauliche SADE venne assunta dall'ingegner Biadene, suo collaboratore numero uno, condirettore del servizio e quindi suo successore. Biadene offriva ogni garanzia di competenza e capacità. Come mai so tutte queste cose?

TORMEN Senza leggere qualcuno dei miei fogli? Perche è il mio interlocutore, qui dentro la mia testa. Fa parte della recita.

(nell'ufficio studi della Sade)

BIADENE Scosse, scosse!! Evitiamo di mettere pulci nell'orecchio al ministero! Per quale motivo dobbiamo parlare delle scosse sismiche? Se ne è parlato negli altri rapporti? Ne parleremo la prossima volta, se sarà il caso. (a un dipendente) E spuntate la riga. Professor Caloi, non se ne può sapere di più su questi maledetti microsismi?

CALOI (TORMEN) Le onde rilevano due tipi di fenomeni, dilatazione e compressione. Ultimamente sembrerebbe prevalere la spinta verso l'esterno. La probabile interpretazione geodinamica... (un gruppo di Ertocassani irrompe nell'ufficio)

FRANCO Ma basta col prenderci in giro! si dica chiaro e tondo che la montagna sta venendo giù.

ROSANNA Noi in paese continuiamo a sentire la terra che trema; le case si fessurano, le acque del lago diventano torbide, ci sarà bene un perché!

CALOI Le stesse scosse sono state registrate a Pieve di Cadore.

BIADENE È l'orogenesi residua, il lago non c'entra.

ROBERTA Orogenesi o no, vos altre ei de le responsabilité e nos volon vivé informés e pacìfichi.

MARTINELLI (Renzo) Ho tenuto la registrazione minuziosa di tutte le scosse 21, 29 e 30 aprile... 1, 2, 3 e 5 maggio, tutte del 5° grado della scala Mercalli.

BIADENE La situazione e sotto controllo, ci sono stati degli spostamenti assolutamente irrilevanti. Se non credono a noi della Sade credano almeno a quello che dice il Genio civile!

ELDA Ke tal le scièrte ge le passéi vos.

FABIO Vos pensei da podei vinfe el Tòch ma a le mont come kìle no se ge comanda. Ades ke gei fa fì al prim pass nol freméi pì!

BIADENE Danno un'anima a tutto, sono solo superstizioni. Il serbatoio va collaudato!

LILIANA Proéi vos a ste okì invefe ke a Belun, Venefia o a Roma!

BIADENE L'ingegnere del genio civile ha fatto ultimamente il giro del serbatoio e a parte quello del Sessanta non ha notato altri scoscendimenti.

MARTINELLI Non è vero! In aprile, ho annotato qui, è crollato un intero torrione di roccia!

ROBERTA Vedete solo quello che vi fa comodo vedere.

ELDA Possibile che i vostri strumenti registrano le scosse del Cile e non quelle che noi sentiamo con le orecchie?

BIADENE Il comportamento della diga è ottimo, il movimento del Tòc è in fase di arresto pertanto, presidente Batini, chiediamo l'autorizzazione a proseguire l'invaso sperimentale fino a quota 700.

BATINI (Franco) Tenuto conto del normale comportamento della diga, che il movimento del Tòc è sempre in fase di arresto, che il professor Penta e l'ingegner Sensidoni hanno dato parere favorevole e che l'attivita sismica non può avere rapporto con l'invaso, come riferito dal professor Caloi...

CALOI No, no!!! Non era mia intenzione escludere la possibilità di un intervento perturbatore del bacino che in una zona caratterizzata da sismicità può viceversa agire da causa concomitante.

BATINI Autorizzo a proseguire l'invaso fino a quota settecento.

CALOI Intendevo solo dire che la molestia derivante dall'intervento dell'uomo può provocare movimenti esclusivamente superficial! mentre scosse più interne e profonde... si debbono ascrivere a cause natural!!! (Tormen ha un piccolo mancamento)

VIAGGIATORE Tormen, Tormen, calma, calma!

(pausa)

ELDA Ricorda maestro come mi piaceva studiare?
Sa cosa volevo chiedere in regalo per quando passavo l'esame di quinta ? Il dizionario. Lì avrei trovato nuove parole da dire, come un nuovo alfabeto. Anfisbéna, basilisco, crisocalco, diapènte, entropìa. E il mio primo giorno di università, il mio primo esame: poesia del Duecento... "La mia malinconia è tanta e tale, ch'io non discredo che..." (scappa via)

LILIANA No, io no, pensavo solo... a innamorarmi, mi piacevano da morire... eh... quei ragazzi con le moto: sembravano fatti apposta per portare noi ragazze in gita le domeniche d'estate; con quei capelli che sapevano un poco di benzina. Avrei fatto un ingresso trionfante negli anni Settanta : vent'anni e blue jeans, (esce)

ROSANNA Invece io sognavo di sposarmi, per avere un marito e una casa solo per me, da tenere puliti, ordinati, profumati di cera e brillantina; le camicie del mio uomo stirate di fresco, inamidate, nei cassetti fondi del comò, il letto di noce... E figli, tre maschi e una femmina. Tormen... che madre perfetta sarei stata! (esce)

ROBERTA Ah, maestro, poter fermare il tempo anche un attimo prima! Con tutto ancora com'era e dietro l'onda che arriva. Le case intatte, le piazze, i biscotti, il carretto della postina, le nostre piccole torce di legno, da sventolare nel buio di dicembre, la festa di San Nicola (come cantilenando) "Sannicolò de Bari... la festa dei scolari... scolari ne fa festa... (cambiando tono) i tajarèm la testa". (esce)

VIAGGIATORE (a Tormen) Avanti, o il mio treno arriverà prima che la storia finisca. (raccatta alcuni fogli). Il serbatoio venne tenuto per qualche tempo a quota 690, predisponendo nel frattempo per uno sgombero immediato degli abitanti della zona. A differenza dei rapporti Sade, quelli dell'assistente governativo cominciano a essere allarmanti. Fine giugno '62: il movimento del Tòc ha un andamento decisamente crescente, si verificano diverse altre fessure. Consiglio caldamente l'invio di un geologo in sopralluogo.

TORMEN (sconsolato) Da Roma non arrivò nessuno. Sta per arrivare invece uno snodo determinante: il professor Ghetti, consulente Sade, consegna la relazione coi risultati degli esperimenti di frana fatti sul suo modello del Vajont lungo quaranta metri. A lei la parola professor Ghetti!

(in un'aula del centre idraulico modellistico della Sade a Nove di Fadalto)

GHETTI (Fabio) Il servizio costruzioni idrauliche della Sade proponeva nel 1961...

TORMEN Ci risparmi le premesse, venga al sodo.

GHETTI Vi sono stati due indirizzi di prove, l'uno consistente nel simulare la frana con materiale ghiaioso posto su un piano variamente inclinato, e l'altro basato sul concetto di non poter ottenere nel modello un'attendibile similitudine e di rimettersi dunque alle previsioni geologiche. Queste dicono che la frana dovrebbe muoversi lungo superfici prevedibilmente concoidi. Non potendo nel modello far scendere il materiale per forza di gravità abbiamo ovviato all'inconveniente trainando l'ammasso tramite appositi rastrelli, con un trattore.

TORMEN Dalla frizione poco funzionante.

GHETTI Come?

TORMEN Dico che il trattore che usavate aveva la frizione andata, quasi rotta.

GHETTI Ah!

TORMEN Eh!

GHETTI Le previsioni sull'evento di frana sono quanto mai incerte ma difficilmente essa potrà manifestarsi contemporaneamente su tutto il fronte. L'ipotesi più fondata e che scenda prima l'una poi l'altra zona.

TORMEN Cadrà tutta intera, ma continui, concluda, avanti!! Dica la frase che scrisse nella sua relazione e su cui si basarono malauguratamente tutti i successivi provvedimenti. "Sembra pertanto potersi concludere che?... che??

GHETTI ...Che la quota di 700 metri può considerarsi di assoluta sicurezza anche nei riguardi del più catastrofico evento di frana.

TORMEN La catastrofe avvenne col lago a quota 700 metri e 52 centimetri! (soffia una 'lingua di Menelik') Cambio scena. Felice 1963, buon anno, buon anno a tutti!!

TUTTI Buon anno!!!!! (alla Sade si festeggia l'anno nuovo)

TORMEN Buon anno anche a lei ingegner Biadene.
(al viaggiatore) La Sade e appena stata nazionalizzata. D'ora in poi quello che succedera al Vajont porterà anche la diretta firma dello Stato Italiano: Ente nazionale energia elettrica.

VIAGGIATORE 'ENEL'! Chissà che nostalgia per i bei tempi del monopolio.

BIADENE Niente affatto, tutto continua come e forse meglio di prima. I dipendenti della Sade sono entrati nell'organigramma dell'ente con equivalente qualifica e stesso trattamento economico.

TORMEN Vorrà dire che d'ora in avanti i rapporti coi ministeri saranno ancora meno... complicati.

VIAGGIATORE In più c'è il vantaggio che essendo ora lo Stato proprietario dell'impianto le responsabilità saranno 50 e 50.

BIADENE Se vuole sapere la mia opinione passare allo Stato le Industrie idroelettriche è stato un affare per la Sade. È il momento dei poli industriali; c'è una nuova parola d'ordine.

VIAGGIATORE E sarebbe?

BIADENE Chi-mi-ca.

TORMEN Piuttosto pericolosetta, temo.

VIAGGIATORE Peccato che non siete arrivati in tempo, col collaudo.

BIADENE Abbiamo avuto una perdita secca di 283 milioni di contributo.

TORMEN Vi rifarete alla consegna.

BIADENE In confidenza, qualcosa stiamo già recuperando.

VIAGGIATORE In che senso?

BIADENE Abbiamo già messo in funzione la centrale elettrica del Vajont. Il bacino è in attivita! Produce.

VIAGGIATORE Ma se non è ancora stato collaudato!

BIADENE È un esercizio provvisorio a nostro rischio, richiesto al genio civile in pendenza di collaudo, dovevamo ridurre l'invaso, perché sprecare acqua !?

VIAGGIATORE E se vi scoprono?

BIADENE Lo Stato in teoria dovrebbe multare se stesso.

TORMEN Bel paradosso!

ROSANNA Il vostro amministratore provvisorio, il professor Benvenuti è per caso lo stesso Benvenuti consulente economico degli industriali veneziani?

BIADENE Mi pare, sì.

ELDA E il presidente degli industriali veneziani non è quel Valeri Manera, consigliere della Sade?

BIADENE Non vedo il nesso.

LILIANA Non le pare strano che a controllare il trapasso di una società privata a un ente pubblico venga messo qualcuno che ha rapporti economici con la società stessa?

ROBERTA Il controllore rischia perlomeno di non controllare abbastanza!

ELDA Sarà un caso che l'impianto del Vajont è stato nazionalizzato come «bene elettrico regolarmente in esercizio»?

ROSANNA C'è differenza di prezzo tra vendere allo Stato un impianto in esercizio, e uno ancora da collaudare?

ROBERTA O addirittura inservibile?

BIADENE Non siamo benefattori, siamo imprenditori. Come scriviamo nei rapporti quindicinali: "la situazione è stazionaria". Stazionaria in senso dinamico!

(nella Sala Morgana a Longarone, giovani che ballano. Su un palchetto un ragazzo canta una delle canzoni dell'ultimo festival di Sanremo)

LILIANA La prossima volta però andom a balar via da Longaron. Voi andar a Belùn.

FRANCO Belùn?

LILIANA No se sa mai che vegna do la diga. I dis che sul Tòc i casca tuti i alberi.

FRANCO Ma va...

LILIANA Se sucede qualcossa voialtri che lavoré a la diga ne telefoné, prima. Elo vero che ne telefoné?

FRANCO Certo, se succede qualcosa ve portòm tutte in barca.

ROBERTA Quando elo che ne porte ancora a Cortina col camion de la cartiera?

RENZO Anche la domenega che viene, ma non so se l'è ancora neve. A tu imparà a sciar?

ROBERTA Macché, ma mi me buto lo stesso. L'ultima volta, oddio che corse. Ande così forte che... me vegnìa da... Dio, cossa me fatu dir?!

ELDA No ghe posso far niente, g'ho paura, l'è pi forte de mi. Satu quando che sto ben? La matina 'n treno quan che vago a Belun.

LEO Ramai ti ga ciapa la fissa de la diga. Thzerca de dormir la note invece.

ELDA No me sento ben, portime a casa.

LEO Semo apena rivai.

ELDA Andemo via de qua, via da Longaron. No pos pì de resister a vedar quela bestia lasù.

LEO Va ben va ben ma aspeta, almeno finir sto lento.

ROSANNA Ne avessi promess de farne veder come l'e fata intro la diga!

FABIO Ma no adess, siom in manovra. Stu istà, che l'è pì calma.

ROSANNA E com'ela intro?

FABIO An gioiello, ghe n'è anca l'asensor.

ROSANNA Ben ma ho sent! dir che la vien do !

FABIO Tute bale de chi che no sa nient. Quela la resta indé che la é. E se propio la fa qualche scherfo n'è pronta la camera stagna per noialtri del personal.

ROSANNA Se polo vederla questa camera stagna?

FABIO Thferto! Ma mi e ti e basta, senthfa le to amighe perché si ne vede i caporioni, poareto mi.

FRANCO Comunque ancora poc, e dopo l'è dutt finì. In april enscominthfiom el terzo invaso, per quota settethfento e quindici. Sarà l'ultimo, kel del colaudo.

(la sala da ballo si svuota, la musica finisce. Rimangono solo le quattro mgazze che con scopa e spazzettone puliscono per terra. Ogni tanto raccattano un foglio uscito da una delle borse. TORMEN balla con il viaggiatore)

TORMEN (Ballando) Collaudo, collaudo, collaudo...

ELDA Tenuto conto del parere favorevole espresso dal genio civile...

ROSANNA Che il movimento franoso è in fase di arresto...

ROBERTA Autorizziamo l'elevazione dell'invaso a quota 715.

TORMEN Quindici metri d'azzardo.

LILIANA Il giorno diciannove di giugno 1963 l'invaso verrà aumentato di 20 centimetri... alle ore zero del venti corrente si giungerà alla quota di 700,60.

ELDA Nei giorni ventuno e ventidue la centrale di Gardona resterà chiusa, alle ore zero del giorno ventitrè...

VIAGGIATORE Sembra un bollettino di guerra.

TORMEN Manca ancora l'elenco delle perdite.

LILIANA Nel frattempo la strada sotto il Tòc e andata fuori asse di quasi mezzo metro.

ROBERTA Le acque del lago si sono intorbidate, si sono avvertiti boati e tremori.

TORMEN (balla sempre più velocemente). Il movimento della frana si era accelerato.

ELDA Dal 5 agosto l'invaso dovrà essere ripreso in modo da arrivare a quota 710.

TORMEN Se i movimenti si saranno arrestati.

LILIANA Il serbatoio deve restare a quota 705,50, firmato Pancini.

TORMEN I movimenti non si erano arrestati.

ROBERTA Dieci agosto '63, smottamento del ciglio della sponda sinistra, si solleva un'onda di otto metri.

ROSANNA Si riprenda l'invaso alla velocita di 20 centimetri, firmato: Biadene.

TORMEN Ma quando l'acqua supera i 710 metri... (si sente un forte tuono).

BIADENE 2 settembre 1963. La stazione sismografica ha registrato una scossa avvertita anche dagli abitanti della vallata. Il professor Caloi da noi interpellate ha stabilito che il sisma ha avuto il suo epicentro tra Longarone e Castellavazzo con un epicentro di qualche chilometro. Si tratta quindi di una scossa che non ha niente a che vedere con il Vajont. Vi ripetiamo che per Erto non c'è pericolo.

VIAGGIATORE Ma se non c'era pericolo, perché purgavate i rapporti quindicinali da inviare al ministero? E poi quando cade una frana in uno specchio d'acqua si solleva un onda, perché non prevederne gli effetti!?

BIADENE Non ho altro da dirvi.

ROBERTA (gira le pagine di un calendario) Trenta settembre.

BIADENE (telefona) Pancini... Pancini...

PANCINI (viaggiatore) Sì.

BIADENE Stiamo svasando, il lago e a quota 708. Visto che e a Roma faccia presente al direttore centrale dell'Enel Baroncini la situazione locale. Che parli col geologo Penta. Sarebbe bene che la commissione collaudo facesse un sopralluogo dato che non si fa vedere da due anni.

ELDA Avendo minimizzato finora scommetti che al ministero se la prenderanno comoda?

PANCINI (yiaggiatore) Non sono riuscito a trovare Caruso che mi dovrebbe sostituire al Vajont. Domani parto per le sospirate vacanze.

LILIANA Bel momento per andare in ferie.

BIADENE Lo rintraccio io domani.

PANCINI La frana è sempre in deciso movimento? Pronto ? Pronto! (squillo)

RITTMEYER (Renzo) Ingegnere le debbo chiedere una cosa.

PANCINI Dica, Rittmeyer.

RITTMEYER Sa che avrei dovuto essere trasferito a Venezia dal primo ottobre, da domani. Mi è stato chiesto espressamente di rimanere fino a che la situazione della frana non si... chiarisce.

PANCINI Lei è il migliore degli uomini che abbiamo, e questa è una situazione... speciale... Io le sono molto affezionato Rittmeyer.

RITTMEYER Per questo le volevo chiedere, ingegner Pancini, data la situazione se... intendiamoci... a me va benissimo di rimanere ma... qui con me c'è anche mia moglie e i bambini, se c'è pericolo che... li farei trasferire a Belluno oppure...

PANCINI Ma no ma no, staranno altrettanto al sicuro qui, stia tranquillo, non succederà niente né a loro né a lei né a nessuno. Siete al sicuro, parola mia.

RITTMEYER Mi fido di lei ingegnere!

PANCINI Ah, quando tutta questa storia sarà finita mi autoinvito a casa sua per un altro dei pranzetti che cucina sua moglie... funghi magari.

RITTMEYER Buone vacanze ingegnere.

ROBERTA 1 ottobre.

BIADENE (telefona) Allora tutto chiaro ingegner Caruso?

CARUSO (Franco. Al telefono) D'accordo ing. Biadene sostituirò io Pancini. Seguirò la faccenda personalmente o tramite l'ing. Valletta, dia disposizioni che mi tengano informato.

ROBERTA 2 ottobre.

BIADENE (telefona) Mi capisce Baroncini?

BARONCINI (Fabio) Ma sì, ma sì ingegner Biadene, farò il possibile per venire con la commissione di collaudo, ma prima ne devo parlare con Penta.

BIADENE Ci sono due o tre punti in alto che si muovono, Penta ci potrebbe dire di fronte a che fenomeno ci troviamo.

ROSANNA Sta venendo giù tutto, ecco quale fenomeno.

BIADENE Da studi effettuati siamo sicuri che l'onda, con la quota di svaso che stiamo per raggiungere non dovrebbe determinare alcun danno. Secondo noi il movimento col decrescere dell'invaso dovrebbe rallentare. Ma è meglio che anche Penta dica la sua.

ROSSI (Renzo) Secondo me ingegner Caruso il fenomeno si è un po' accentuato, (porge un binocolo) Vede quelle fratture vicino alla strada, sono di 700, 800 metri.

CARUSO (Franco) Però le case abitate non presentano alcuna lesione, e nemmeno sul ciglio della frana si nota nulla di anormale.

ROSSI Direi comunque di informare il genio civile.

ROBERTA 3 ottobre.

CARUSO (a Biadene) Sono stato al Vajont in sopralluogo e non devo segnalarle niente di anormale. Il movimento continua sì, ma non dà luogo a segni esteriori tali da manifestare pericolo imminente.

BIADENE (detta la relazione quindicinale) Al genio civile di Belluno per il recapito a Roma: la zona franosa del Tòc denota un sensibile incremento... No aspetti, cancelli "sensibile" scriva ..."un lieve incremento degli spostamenti. Ancora però nessuno di tali movimenti ha raggiunto la velocità registrata nel novembre 1960".

ROBERTA 4 ottobre.

BARONCINI (telefona) È, professor Penta, che all'avvallamento della frana fa riscontro il sollevamento del margine settentrionale.

PENTA (Franco) Evidentemente ingegner Baroncini i due movimenti sono legati come da causa ed effetto.

BARONCINI Si è deciso di proseguire lo svaso anche con abbassamenti giornalieri maggiori ai 50 centimetri. È necessario professore che ci si veda al più presto.

PENTA Purtroppo ho degli impegni, non la posso ricevere prima del giorno otto.

ROBERTA 5 ottobre.

ROSSI (Renzo) Guardi ingegner Caruso che qui gli spostamenti sono molto aumentati.

CARUSO D'accordo Rossi, tornerò al Vajont il l...

ROSSI Lunedi ? Pronto... pronto...

ROBERTA 6 ottobre.

LILIANA Oggi è domenica e come sempre le campane di Longarone risuonano per tutta la vallata. Ma più forte di loro qualcosa scuote noi e la terra insieme, come un vento freddo, indefinito.

ROSANNA È la domenica del rosario, ma stavolta non ci sono rose portate dai giardini, sparse in chiesa e durante la processione come nella festa di giugno.

ELDA Solo Fabio Pra Floriani è contento, perché con la sua bicicletta ha vinto la gimcana dei ragazzi al campo sportivo.

ROBERTA Addio paese, è la tua ultima domenica e ancora nessuno lo sa! Non lo sa Chéne biciclettaio, Oselìn fruttivendolo, Bonato col suo pizzetto, e nemmeno Teza che era riuscito a scappare dai tedeschi; non lo sa Baldini che suona il clarino senza lo spartito... non lo sa Patài, non lo sa Menestrìna, non lo sa Palànca... Sette ottobre.

CARUSO (telefona) Pronto... pronto, sono Caruso ingegner Biadene, sono di nuovo stato al Vajont. Sarebbe bene far sgomberare le case della zona del Tòc da persone e bestiame perché e possibile che frane successive ne possano mettere in pericolo la stabilità.

BIADENE (seccato) Va bene, metteremo a disposizione i nostri camion.

ROBERTA 8 ottobre.

CARUSO (a Biadene) Ecco guardi i diagrammi: mostrano un andamento asintotico, segno evidente che il movimento si è accelerato.

BIADENE Sono aggiornati a oggi?

CARUSO Sì. Sarebbe necessario avvisare il servizio dighe.

BIADENE Ma senza drammatizzare. Un simile movimento la frana lo ha fatto parecchio tempo fa.

VIOLIN (Renzo) Allora Caruso, questi spostamenti del Tòc?

CARUSO Guardi ingegner Violin, direi che non sono eccessivamente preoccupanti, anche se la frana dovesse staccarsi istantaneamente. Da esperimenti che abbiamo fatto su modello, abbiamo visto che si produrrebbe un'onda di circa 20 metri, agevolmente contenuta nella diga.

VIOLIN Allora svuotate più in fretta che potete.

CARUSO Assolutamente no, sarebbe pregiudizievole per la stabilità della frana.

VIOLIN Comunque niente di drammatico?

CARUSO Direi di no, anzi la pregherei di non spargere voci allarmistiche.

VIOLIN (uscendo) Ma no, no!

LILIANA Marconigramma centro radio legione carabinieri Udine a questura e prefettura Udine.

PESAVENTO (viaggiatore) Mi par ch'incoi la se move pì del normal. Ormai caro Baccichetto qua la frana la vien dò.

LILIANA Lievi abbassamenti e fessure terreno località Tòc causa probabili pressioni e infiltrazioni acque bacino. Ordine di sgombero per trentacinque famiglie.

BACCICHETTO (Tormen) Ma sì che la casche 'na bona volta, almanco la finissòn de patìr. Misurom, misurom, duto se sposta in t'al giro de una ora a vista d'ocio.

LILIANA In atto non esistono pericoli. Ordine pubblico normale. Situazione attentamente seguita.

PESAVENTO Scometitu che quando ripassom da 'n dé che avom misurà in prinfipio al teren al s'è a sbasà 'n altra volta?

BACCICHETTO Scommeto che questa l'è l'ultima livelathfiòn che fòm! (escono)

ELDA Venezia fono a Erto Casso, urgente. Acceleramento movimento franoso zona Tòc in sinistra serbatoio rende necessario prudenziale sgombero immediato persone, punto.

ROSSI (a Biadene) Resta da decidere quanto far funzionare i fari. Tutta la notte?

BIADENE No, tutta la notte no. Diciamo a intervalli di mezz'ora.

ZUCCALA' (franco a Rossi) Secondo lei il Tòc cade?

BIADENE Potrebbe cadere adesso come tra trent'anni.

ZUCCALA' E la diga regge?

BIADENE Regge, regge per altri venti metri di acqua. Ah, geometra Rossi! Bisogna provvedere allo sgombero delle due famiglie che abitano sotto alla frazione il Cristo, mi raccomando.

ROSSI D'accordo ingegnere. (esce)

BARONCINI (Fabio al telefono) Professor Penta... il movimento è in fase decisa di accelerazione e perciò si rende necessaria al più presto una sua visita in loco.

PENTA (Franco) Ma Baroncini, io non posso muovermi da Roma... pronto...

BARONCINI Pronto...

PENTA Sì pronto... potrebbe venire il dottor Esu, in sopralluogo il giorno undici!

BARONCINI Occorrerà avvertire Biadene perché domani fornisca a Esu notizie più precise sullo stato dei piezometri.

PENTA Tutto sommato, e nonostante le notizie da lei fornite, io spero ancora che il movimento in alto sia indipendente da quello di frana vicino alla sponda...

BARONCINI Come? Pronto!

PENTA Indipendente!

ROBERTA 9 ottobre 1963, mercoledì, giorno di sole.

(lunga pausa)

ROSANNA Fonogramma da tenenza carabinieri Sacile a prefettura e questura Udine. Tutte 35 famiglie sgomberate e sistemate provvisoriamente a Casso. Ordine pubblico normale.

(le scene. le frasi. le telefonate, gli ambienti dagli uffici agli interni domestici, i gesti, ora tutto si sovrappone confusamente)

ROBERTA Papà a scola ho sentì dir che la diga l'é drìo a romperse!

LILIANA Ingegnere, il dottor Sensidoni non è al ministero né si possono aver notizie di lui.

BIADENE Ripeta le ricerché verso mezzogiorno.

FRANCO No l'è vero, tesoro me, no l'è vero.

LILIANA Ingegnere, il dottor Esu in linea.

BIADENE Professore, Baroncini mi consiglia di chiederle chiarimenti sui piezometri. E ci dobbiamo anche accordare per il viaggio.

ELDA Stasera che l'è 'l compleanno del papà ve porte tutti via, andòm a far festa a casa mia a Pieve.

ESU (Fabio) Per quanto riguarda i pozzi certo, se le sonde trovassero difficoltà a scendere vorrebbe dire che ci sono spostamenti profondi.

FRANCO No, mi reste perché l'è anche la finalissima della copa dei campioni, restom qua, farem festa al bar.

BIADENE In tutto questo affare, professor Esu, quello che è veramente strano è che non si notino ancora cadute di materiale lungo i bordi dell'acqua. Pronto, pronto!!

LILIANA Ingegnere, il geometra Rossi.

ROSSI (Renzo, allarmato) Le misure di questa mattina sono ancora maggiori di quelle di ieri, del 50 per cento ingegnere, cioè trenta centimetri. Purtroppo si nota anche qualche caduta di sassi al bordo ovest della diga.

BIADENE (riattacca. Lunga pausa) Che Iddio ce la mandi buona.

LILIANA L'ingegnere Baroncini in linea.

BIADENE Baroncini, non riesco ad agganciare Sensidoni!

BARONCINI (Fabio) Le do un numero dove forse può trovare Penta.

BIADENE Lo lasci alla segretaria, io devo assolutamente contattare Sensidoni.

BARONCINI Come va lo svaso?

BIADENE Stia tranquillo, neppure un masso sta scivolando nel lago.

BARONCINI Venerdì 11 sarò sul posto col dottor Esu. Pronto, pronto!

CHIAMULERA (Renzo scherzando) Femene fe presto a tornar a casa che stanote vien do el Tòc.

ELDA (operaia che sta rincasando) Chiamulera! Non ste a dir gnanca par scherthfo ste robe!

LILIANA Ingegnere, il signer Facet del servizio Dighe.

CENCIO (Fabio) Vardela ben Longaron parche do man no la vedaré pi!

ROSANNA (altra operaia) Anca vu, Cencio, cossa diseu! Fe ciapar certi spaventi.

BIADENE Pronto sono Biadene, c'è l'ingegner Sensidoni?

FACCI (Franco) Sono l'applicato Facci, mi displace ma qui non c'è nessun ingegnere in questo momento, sono le 17 e trenta.

CENCIO Stanott piove!

BIADENE Nemmeno il presidente della IV sezione, Batini?

FACCI Posso provare a vedere nel caso la faccio richiamare. È cosa urgente?

CHIAMULERA E se piove ne Tòca cior l'ombrelin!

BIADENE Dica che è per la situazione al Vajont!

FACCI Lascerò un appunto sul tavolo del presidente.

CENCIO Andarom tuti in barca!

CHIAMULERA Farom duti la fin de la sorf.

ROSANNA Oddio, son stufa de viver in questo mondo.
(pausa) Dovevo dire 'in questo modo'.

BIADENE (telefona) Professor Penta, finalmente la trovo. Qui la situazione è quella che è, le velocità sono aumentate, una sua visita è più che mai necessaria.

PENTA (Franco) Le ripeto che mi è impossibile per il momento. Le mando su il dottor Esu.

BIADENE Esu, Esu! L'ho già sentito Esu, a proposito dei piezometri!

PENTA Biadene lei deve cercare di mantenere la calma, conviene non medicarsi la testa prima di essersela rotta, non le pare?

LILIANA Il presidente Batini da Roma per lei ingegnere.

ROSANNA (a un amica) Ma dai che l'ha tegnés tu a batesimo el me Fabio! Incuo l'è 'l so compleano. Sta con noi a thfena.

BATINI (Fabio) Allora Biadene ho trovato un appunto in ufficio che cosa succede?

ELDA Volentieri varda ma no poss.

BIADENE Ci sono degli incrementi dei movimenti che possono rappresentare qualche preoccupazione... pronto... pronto... Pronto... mi sente...

BIADENE Domani ci sarà un sopralluogo di Esu ma io le chiedo se fosse possibile l'intervento diretto del servizio dighe.

ELDA Bellotti al ne ha consegna na machina nova e stasera la portom in Cadore.

BATINI Intende dire l'ing. Sensidoni?

ROBERTA Mamma, voi veder la partida, lasame andar al bar de la stathfion.

BIADENE Esattamente.

LILIANA No e no. Ho dit de no!

ROSANNA Però torna a Longaron doman, andom insiem a Belun. Voi comprarme en paltò. (escono)

BATINI L'ingegnere si trova in Sardegna. Torna domani.

ROBERTA Ma dai...

BATINI A che ritmo state svasando?

LILIANA Se ho det de no e no!

BIADENE A un metro e mezzo al giorno, di più sarebbe pericoloso.

ROBERTA Dai lasame che son come 'na suora.

LILIANA No! Perché no ti va per la partida, ma per veder quei dhoveni ch'i ven da Igne...

BATINI Avete preso qualche precauzione.

BIADENE Abbiamo fatto sfollare le malghe del Tòc.

ROBERTA Ma dai mama!

BATINI A domani mattina allora.

LILIANA Da casa non te te movi! Fila sul lett. E no sta pì parlar. (escono)

BIADENE Cercatemi l'ingegner Marin a Rapallo!! Allora Rittmeyer, novità?

RITTMEYER Tutto calmo ingegnere, nessuna nuova manifestazione. Tutta la zona del Tòc è stata sgomberata. Ma per chiudere la strada da Longarone il maresciallo vuole l'autorizzazione del comando di Belluno.

BIADENE D'accordo, prima di lasciare l'ufficio chiamerò l'ingegner Caruso che sistemi la cosa. Mi richiami a casa mia a Venezia verso le 22 e trenta.

RITTMEYER Senz'altro ingegnere.

ROSANNA Ricòrdate doman de restituirghe el libro de geometria al to compagno de banco. No sta a ripassar che te te rovina i oci. Casomai te te althfa medhfa ora prima doman matina. Dormi se no sì, a scola no te impara nient. Stusa subito la luce, da bravo, e fate el segno de la crose.

VIAGGIATORE Perché... perché non fanno sgomberare anche Erto e le sue frazioni, Longarone e le sue frazioni!?

TORMEN Ormai sono le dieci di sera, la gente nei bar guarda la finale Real Madrid-Glasgow Rangers, si diverte, scommette. Anche se sa che la partita è già finita, e tutti i goals segnati; ma la televisione non l'ha detto prima della differita, com'è andata a finire, per non smorzare l'entusiasmo. Nessuno sa niente, perciò tutti si appassionano, incitano fantasmi di giocatori a correre per ottenere una vittoria già ottenuta, per evitare una sconfitta già subìta. Fantasmi che guardano altri fantasmi. Applaudono, fischiano: il risultato non cambierà. Se quel che accade accade, accade perché e già accaduto.

RITTMEYER Signorina l'officina Mec Marmi di Longarone per favore e poi l'ingegner Biadene a Venezia.

LILIANA Mec Marmi in linea.

RITTMEYER Mec Marmi... sono Rittmeyer, qui su al Vajont. Volevo avvertirvi che stanotte non è escluso fuoriesca dalla diga un po' d'acqua a causa di un franamento, dica agli operai eventualmente di non preoccuparsi.

LILIANA (intromettendosi) Mi scusi?

RITTMEYER Chi è?

LILIANA Capraro Maria, la telefonista. Mi scusi se mi intrometto ma non ho potuto fare a meno di ascoltare e sono preoccupata... vorrei sapere se c'è pericolo per Longarone, in quanto ho la mia bambina là.

RITTMEYER Anch'io ho la moglie e i bambini qui; non c'è pericolo né per qui né per Longarone. Oggi la frana si è abbassata di trenta centimetri ma il bacino si sta svuotando.

LILIANA Ultimamente però ho sentito delle telefonate molto allarmate con la centrale di Soverzene, non so più cosa pensare!

RITTMEYER Le ripeto di star tranquilla, non c'è pericolo, mi creda, non c'è pericolo.

LILIANA Per lei da Venezia ...L'ingegnere Biadene in linea.

RITTMEYER Ingegnere...

BIADENE (a casa sua) Sì?

RITTMEYER Ingegnere sono Rittmayer, come d'accordo.

BIADENE Ah, sono già le dieci e trenta? Come vanno le cose, i fari funzionano?

RJTTMEYER Sì, li accendiamo ad intervalli. Per il resto niente di anormale.

BIADENE Vedete qualche masso che vien giù dalla frana che avete di fronte? Perché potrebbe darsi che cominci da lì.

RITTMEYER No, niente nemmeno verso monte, non vedo alcun segno, non vediamo niente, stia tranquillo.

BIADENE Comunque Rittmeyer... dorma con un occhio solo.

RITTMEYER Buonanotte, ingegnere. (riattacca)

BIADENE Buonanotte.

TORMEN Buonanotte anche se dentro ti cova un presentimento: se col calare dell'acqua non si e diminuita la velocità... come nella frana di Pontesei... quando gli spostamenti sono entrati nell'ordine di 50 centimetri, di colpo... è venuta giù. Evidentemente ti trovi di fronte a qualcosa di grave. Su questo ragionare, a Venezia, incredibilmente, ti addormenti.

(due giovani sposi a letto)

FRANCO Incùo l'è 'n anno che siom sposài. Perché te piandhze ?

ROBERTA No so... varde i fiori che ho sistemà su la finestra e... no so perché.

FRANCO Te dovarìa esser contenta che doman scominthfie a laorar in fabrica.

ROBERTA Varda la nostra bomboniera d'arzento sul larìn come che la brìla... e adess varda... la sparisse...

FRANCO L'è la luna che la va e la vien.

ROBERTA No, l'è qualcossa chi la fa sparir. G'ho paura. No te senti, l'è il siel pien d'en spavento. I àlberi che se piega fin a tèra.

FRANCO Sarà 'l vento.

ROBERTA (rientrano in scena tutti gli altri ragazzi) No no l'è 'l vento l'è qualcossa... che fa vento. (pausa poi sommessamente) L'è la diga.

FRANCO La diga... (si sente fortissimo la suoneria di una sveglia. Tormen la trova in una delle sue borse. La blocca)
TORMEN (quasi scandendo) Sono le ventidue e trentanove del nove ottobre millenovecento sessantatrè. (rumore, lontano)
Arriva. (rumore sempre più forte di treno che transiterà)
Arriva... (Tormen traccia su una parete con un gessetto un cerchio perfetto)
Arrivaaaaaaaa (Tormen si precipita fuori. Sentiamo sfrecciare il treno in transito)

VIAGGIATORE (gridando) Tormen!! (Verrebbe da pensare che Tormen si sia buttato sotto il treno che sentiamo allontanarsi. Buio. Il viaggiatore rovescia il contenuto delle borse di Tormen. Facendosi luce con una torcia comincia a leggere dai fogli che raccoglie). VIAGGIATORE Alle ventidue e trentanove del nove ottobre 1963, duecento cinquanta milioni di metri cubi di terra e roccia si staccarono di colpo dal fianco sinistro del Tòc precipitando a più di novanta chilometri orari nel bacino del Vajont. Si sollevò un'onda di cinquanta milioni di metri cubi alta 230 metri. Si divise in due; metà ricadde nel lago distruggendo le frazioni di Pineda, Le Spesse, S. Martino, Prada, Liron, Il Cristo. L'altra metà ricadde a valle. Scavalcò la diga con un fronte di 130 metri, piombò nel canalone del Vajont colmandolo completamente; puntò come un proiettile verso lo sbocco sul Piave dove si presentò con un'altezza stimata di settanta metri.
Si aprì a ventaglio, investì in pieno Pirago, Rivalta, Villanova, Faè, Longarone, già quasi distrutte dallo spostamento d'aria e le triturò... Delle opere umane resistette solo la diga. Per giorni e giorni non si riuscì a contare il numero dei morti.
Il disastro del Vajont si concluse in quattro minuti, alle ventidue e quarantaquattro con l'olocausto di 1917 vittime.
(dalle borse estrae febbrilmente articoli di giomale, foTòcopie di documenti, fascicoli di perizie, relazioni di commissioni d'inchiesta. Si sentono solo spezzoni di voci registrate)

TUTTI Perché??... perché??...

VIAGGIATORE (sconvolto) Perché?... perché!?!?!?

ELDA Un sasso è caduto in un bicchiere.

FABIO Fango, silenzio, solitudine.

RENZO Avanzano le colonne di soccorritori.

ROBERTA I lanciafiamme bruciano le carogne.

ROSANNA Il cordoglio del capo dello stato.

LILIANA Il presidente del consiglio sui luoghi della sciagura.

LEO Tragedie simili non si commentano.

FRANCO La montagna ha tradito, la diga ha resistito!

FABIO Natura crudele!

RENZO Presidente, ascolti la gente.

ROBERTA Volete assolvere prima di indagare.

ELDA Briganti, briganti!

FABIO Seppelliamo i morti senza avvilire i vivi.

RENZO Sia fatta giustizia, ma senza rissa!

LILIANA Vogliamo la commissione d'inchiesta.

FABIO Non serve far salire la febbre dei perché.

FRANCO Volete fare il processo al fulmine.

ROBERTA La sciagura poteva essere evitata.

FABIO La solita propaganda comunista.

RENZO Spetta allo Stato e non ai partiti stabilire le responsabilità.

LEO Coraggio seppelliamoli, non c'è altro da fare.

ROBERTA Assassini, assassini!

RENZO Sciacalli rossi.

FABIO Ah, la rissa, antica maledizione d'ltalia !

(Tormen rientra con in mano una bottiglia appena cominciata. Traccia un triangolo inscritto e un quadrato circoscritto alla circonferenza che ha disegnato in precedenza).

RENZO Non emergono nelle procedure difetti né formali né sostanziali.

ELDA Pesanti responsabilità della Sade, dell'Enel, dei prefetti...

ROBERTA Non hanno voluto vedere quello che tutti vedevano.

FRANCO Non è tanto il meccanismo formale delle leggi...

FABIO Una generale discrasìa, cioè dispersione, non concorso, non funzionamento!

LILIANA Il govemo ha tollerato le irregolarità dell'alta burocrazia.

RENZO Il ministro non avrebbe esitato a sospendere i lavori!

ELDA Ha operato come uno strumento al servizio della Sade... sottovalutando i rischi.

FABIO L'ufficio del genio civile si era burocratizzato.

ROSANNA Bisognava bloccare l'impianto, questa era la scelta politica da fare.

ROBERTA Non fu fatta, perché la Sade era una delle piu grandi Holdings finanziarie.

RENZO Tutto considerato la scienza non ha dato indicazioni illuminanti.

FABIO Anzi, proprio dalle più accurate ricerché è venuta l'insidia!

RENZO Nulla faceva prevedere quando e come sarebbe caduta la frana.

LEO I geologi non indicarono mai con decisione il tipo di fenomeno.

RENZO L'evento era imprevedibile.

ROSANNA L'unico fatto difficilmente prevedibile era la risalita della frana sul lato opposto al monte Tòc!

ELDA Dopo la frana del '60 sarebbe stato prudente optare per le tesi pessimistiche.

ROSANNA Dopo il secondo svaso era lecito attendersi un grosso sinistro.

ROBERTA Togliendo l'acqua da quota 711 la catastrofe era inevitabile.

LILIANA L'ipotesi di una frana rapidissima del Tòc era la più probabile...

ROBERTA Doveva prevalere una nuova coscienza, per la salvezza delle vite umane.

ELDA È stato un eccidio premeditato.

TUTTI Un eccidio premeditato.

TORMEN (col viaggiatore) Piove.

VIAGGIATORE Ah, Tormen, finalmente!

TORMEN Che strano destino... i poligoni. Si avvicinano infinitamente alla circonferenza senza mai raggiungerla.

VIAGGIATORE Lasci perdere i poligoni, mi dica piuttosto perché...

TORMEN (senza ascoltarlo) Questo è lei, questo sono io e questo (indica la circonferenza) è il Vajont. Lei non può entrare, io non posso uscire. Tra me, lei e il resto c'è lui, l'insormontabile, il mai finito, il sempre altrove. Invariabilmente, lì, sul muro... nitida, insensata... (indica il cerchio come spiegando) la morte. Resta poco tempo se vuole sapere altro. Ci sono domande?

VIAGGIATORE Perché Biadene si fidò a far salire l'acqua sopra la quota di sicurezza?

(le ragazze hanno formato una giuria popolare, i ragazzi rappresentano un gruppo di imputati)

TORMEN Perché Biadene?

BIADENE (Leo) Dicevo, anche se mi vien giù una frana non penso mai che mi arrivi a venti milioni di metri cubi. Mi ricordavo della relazione di Ghetti, che al massimo sarebbero usciti ventimila metri cubi. Questo avevo in mente. Pensavo di poter regolare la caduta della frana, di padroneggiare i movimenti del Tòc.

TORMEN (beve) Insensata, ottusa, sorda sicurezza !

ELDA Andarsene così, senza salutare nessuno, nemmeno il tempo di pregare o bestemmiare, senza la speranza di un fiore sulla tomba, illacrimati, invendicati. La società, per progredire, ci ha lasciati indietro come i rifiuti del verme, insepolti. Colpevole!

VIAGGIATORE Perché il professor Ghetti non tarò il suo modello sulla frana di Pontesei?

GHETTI (Fabio) Bisogna vedere cosa si intende per taratura. Nessuno aveva previsto un tempo di caduta in dieci secondi. Mi affidai ai dati fomiti dalla Sade. Non sono un geologo, la questione non mi riguardava.

TORMEN Di cosa doveva tener conto la sua coscienza, dell'incolumità pubblica o dell'interesse della Sade?

ROSANNA Delia mia famiglia non è rimasto quasi nessuno per piangerci. Le nostre foto sulla lapide nel cimitero di Fortogna sbiadiscono. Tra qualche anno, per la pioggia, nuovamente spariremo anche da lì, portati via dall'acqua un'altra volta. Colpevole!

VIAGGIATORE Professor Tonini, il centro modellistico di Nove dipendeva dal suo ufficio studi.

TONINI (Franco) In realtà io provvedevo solo alla parte finanziaria e contabile. Non sapevo nulla della frana di Pontesei. Sentii dire che era caduta. Non so precisare se in tre, quattro, otto o dieci minuti.

TORMEN Nessuno glie lo ha chiesto, e che lei cerchi di precisarlo non è però senza significato. Procacciatore di autorizzazioni!

LILIANA La mia casa aveva una scala con quattordici gradini. Eravamo tre sorelle e quattro fratelli. Di gradini ne sono rimasti sette, di noi più niente. Niente non vuol dire una mano, un ginocchio: niente vuol dire... niente. L'acqua ci ha spenti ad uno ad uno, come i lampioni della strada presi di mira dalla fionde dei ragazzi. Implacabilmente. Colpevole!!

VIAGGIATORE Perché il genio civile di Belluno non diede l'allarme, ingegner Violin?

VIOLIN (Renzo) Non ricavai mai dalla fonte Sade nessun motivo per farlo. Mi fidai della frase di Penta di non fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Nego di essere stato informato fino al giorno otto.

TORMEN La sicurezza della popolazione era affidata alle sue decisioni, non a quelle della Sade. Dipendeva da lei far sgomberare ingegnere! Ha commesso un genocidio!! Prosit!! (beve)

ROBERTA Dopo tanti anni non sono più sicura di niente. Non so se a Longarone ci fossero o no i portici. A volte mi pare come di ricordarmi, la macchia fresca dell'ombra, io che passeggio e guardo, nel parco della villa Malcolm, lontana, la grande sequoia di Longarone: quattordici di noi ragazzi non potevano abbracciaria tutta. Colpevole!

TORMEN Professor Frosini.

FROSINI (Franco) La Sade tenne all'oscuro sia la commissione di collaudo che il servizio dighe.

GIURIA Colpevole!

TORMEN Ingegner Sensidoni.

SENSIDONI (Fabio) Ero una mannaia che tagliava corto sulle pressioni. Nulla ho mai saputo fino a data successiva al disastro.

GIURIA Colpevole!

TORMEN Ingegner Batini.

BATINI (Leo) Non sapevo nulla della galleria di bypass, mi interessai al bacino solo per dovere d'ufficio.

GIURIA Colpevole!

TORMEN Ingegner Marin.

MARIN (Remo) Mi informavano a puro titolo di cronaca, decideva tutto Biadene, io firmavo solo la corrispondenza...

GIURIA Colpevole.

TORMEN Ingegner Pancini.

PANCINI (viaggiatore) Non è giusto che a pagare siano solo i tecnici, è l'intero sistema che va condannato.

TORMEN Dipendeva anche dalla coscienza dei singoli, non solo dal sistema.

PANCINI Gli indirizzi economici si decidevano altrove, bisognava adeguarsi alle strategie di sviluppo.

TORMEN Chi prende le decisioni si deve assumere le relative responsabilità.

PANCINI Non è facile stabilire fino a che punto un rischio è calcolato.

TORMEN Specie quando a rischiare non siamo noi.
Cosa sono 1917 persone di fronte a miliardi di kilowattora? Casomai si tratterà con i parenti delle vittime: un milione e mezzo per un figlio, un milione per un genitore, 750.000 per un coniuge, 600.000 lire per un fratello...

PANCINI (gridando) La Sade muoveva i fili, gli azionisti! (suona il campanello di stazione)

TORMEN Ogni campana che suona, suona per ciascuno di noi. La morte facciamo finta che si addica solo agli altri. Al suo amico geometra Rittmeyer, per esempio.

RITTMEYER (Franco) Mi sono fidato di lei ingegnere, mi aveva detto che non c'era pericolo.

PANCINI Rittmeyer...

RITTMEYER Sono stato il primo, ingegnere... avevo trent'anni, una moglie e due figli.

PANCINI Rittmeyer... mi dispiace... io non volevo...

RITTMEYER Ingegnere... buone vacanze!

TORMEN L'ingegner Pancini Mario, nato a Rovigo il cinque agosto 1912, ex direttore del cantiere Vajont, non si presentò al processo. Il 24 novembre del 1968, alla vigilia del dibattimento, schiacciato dal rimorso si suicidò. Chapeau! (beve. Il campanello smette di suonare) Questo mi piace, quel poco di tempo tra il campanello che smette e il treno che arriva: troppo per non fare, troppo poco per fare. Il processo venne trasferito lontano da Belluno, a L'Aquila per "legittima suspicione", altro sputo in faccia. Arrivarono i soldi, e qualcuno, come al solito ne approfittò...

VIAGGIATORE Venne fatta giustizia?

TORMEN Tutti assolti, tranne Biadene e Sensidoni.
Due giorni di galera a morto, per una colpa inespiabile: come averli ammazzati un'altra volta. Si sentirebbe risarcito lei, se avesse perso tutti insieme trentasei parenti? Se avesse passato mesi e mesi a recuperare i loro corpi, a riconoscerli dalle cicatrici, dalle slogature? A correre su e giù per il Piave ad ogni voce di ritrovamento nella speranza di poter almeno seppellire sua figlia o sua moglie; a litigarsela con altri che credono di aver riconosciuto in quei resti la propria madre?
Sa cosa vuol dire non riuscire più a mangiare perche tutto quello che si mette in bocca sa di morte? E finire con quaranta alunni, l'anno scolastico iniziato con 220? Chi lo paga il silenzio di quei bambini, senza più compagni, tra i banchi vuoti?
Conosce la vergogna di essere un sopravvissuto?

VIAGGIATORE No.

TORMEN La Sade diventò Montecatini che diventò... Montedison... che litigò vent'anni con l'Enel per accertare se i manager avessero sbagliato di più prima come privati o dopo come dipendenti pubblici... e per decidere chi doveva pagare i danni.
La diga è rimasta là, una cattedrale piena di simboli, di equazioni fatte cemento armato... armato contro di noi... il resto è memoria e il treno aspetta.

VIAGGIATORE Oddio... (si affretta ad uscire) Non l'ho sentito arrivare!

TORMEN Con calma, non ripartirà. Fino a che non sarà salito.

VIAGGIATORE Lei resta?

TORMEN Che una tragedia così non abbia lasciato nemmeno un segno! Non è riportata neanche sui libri di scuola. Sì, mi fermo, sono stanco, forse... dormirò.

VIAGGIATORE È stato davvero un incontro...

TORMEN (continuando a bere e trattenendo il viaggiatore) L'hanno ricostruita Longarone, ma io non la sogno mai, sogno solo il paese vecchio, l'Italia che non c'è più...

VIAGGIATORE Devo andare. (Tormen lo afferra con forza)

TORMEN La memoria non è un magazzino, è una scuola di comportamento. I partiti della memoria non servono, se si pratica il ricordare. Bologna, Ustica, Rapido 904, Italicus, piazza della Loggia, piazza Fontana, questo più o meno è il soggetto del quadro; ma il grigio che gli fa da sfondo cos'è? La nostra indimenticabile diga: Vajont, buccia di banana di una nazione. Sembra una faccenda più pulita di altre ma non è vero, ha lo stesso odore: il potere! Ah, basta, ho il voltastomaco, se ne vada, devo restare solo. No aspetti, solo un favore. Si porti via tutto, appunti, documenti, foto, lo sconforto della memoria, voglio andare via leggero. Butti via... se crede... ne faccia tesoro oppure come vuole. (il viaggiatore esegue. Tormen lo abbraccia con forza)
È un arma che da sola non spara, il destino. Occorre sempre almeno un dito. Ma dovrebbe essere un'Italia di monch (il viaggiatore ride) Se sapesse quanto poco ci vuole, per spegnere un sorriso. Il male si traveste, e colpisce a tradimento: non abbassi mai la guardia!

VIAGGIATORE Me lo ricorderò (fa per uscire)

TORMEN Visto che ci torna me la saluti, l'Italia!! Le dica che io non esisto per lei, e lei non esiste per me, questa Italia è... dimenticavo... (da una delle borse prende una busta di plastica per la spesa) «il passaporto» (si rintana nel soprabito) Tlìn Tlìn Tlìn...

(il viaggiatore esce visibilmente scosso. Il treno riparte. Tormen resta solo. I ragazzi si tolgono dalla testa la calza che nascondeva i loro visi. Ripongono con ordine gli oggetti che hanno usato per la "recita")

ROBERTA Fine del divertimento, è andato via.

ROSANNA Povero viaggiatore! Non si era neanche presentato.

LILIANA Avete visto: Tormen in tanti anni non s'è mai separato dalle sue borse, e invece stavolta... le ha date via. Strano!

ELDA Il barcaiolo è stanco dell'odore d'acqua di fiume!

ROBERTA Nemmeno io... ho mai visto... il mare.

FABIO Maestro, non ho capito quella storia del cerchio.

RENZO Che "raccontare" e "vivere" sono due cose diverse.

LEO Che il cerchio divide "il prima dal dopo".

FRANCO Abbasso la geometria, evviva l'intervallo!

LEO Tormen! giri sempre attorno alla questione, non ti decidi mai.

FABIO Non puoi tenere il piede in due scarpe, non per molto.

LILIANA (assorta) Ci passavo le ore, davanti ai negozi di scarpe...

ROSANNA Chissa perché i vivi disprezzano tanto la vita!

ELDA Perché sanno cosa li aspetta.

ROBERTA No, che non lo sanno!

LEO È una bella pretesa, chiudere a chiave il cassetto ...con dentro la chiave!

RENZO Morire si 'vive', non si racconta.

ELDA Noi non ti possiamo dire niente. Per sapere, sai cosa devi fare.

FRANCO Devo ritentare il mio record! (recupera il suo pallone)

ROSANNA Rimandiamo il discorso all'anno che verrà.

LILIANA Sì, non c'è fretta, ...ci vediamo al prossimo anniversario.

LEO Puntuale, mi raccomando!...

FRANCO (ironico) Non abbiamo tempo da perdere.

ELDA Se ce la fai dimenticati di noi, ricordati di te.

RENZO Lascia perdere e non pensarci più.

ROBERTA Ancora una volta addio, prima media. Arrivederci.

TORMEN, ti vogliamo bene. (uscendo i ragazzi accennano la ninna nanna di Brahms) Tlìn Tlìn Tlìn...

TORMEN (spunta dal soprabito, visibilmente scosso)
Aspettatemi... (i ragazzi si fermano stupiti) Ragazzi... "precipitazioni abbondanti quest'anno, il livello del bacino è quasi al massimo. Qualche metro e collaudiamo (beve) Ma non basta quello che piove... bisogna derivare dalla centrale di Gardona (beve) da Vodo di Cadore (beve) da Pieve di Cadore (beve) dal Piave (beve) dal Boite (beve) dal Maè (beve). Ci siamo, ci siamo!"
Un brindisi agli ingegneri, ai professori, ai geologi, ai politici, ai funzionari ministeriali (beve) ... http://www.belluno5stelle.it/vajont-allombra-della-diga-memoria-o-kilowatt/ a chi si fabbrica una rendita sul dolore degli altri... a chi annega... e a chi rimane sempre a galla, a questa sporca... troia... che divora i suoi figli, un brindisi... all'Italia! (Tormen si infila il sacchetto di plastica in testa)

RAGAZZI Tormen!!

TORMEN Sento il monte Tòc... dentro... precipita... finalmente... muove... frana... la mia vita... non si può più fermare...

RAGAZZI Tormen, non lo fare, non serve! Scherzavamo!!

TORMEN L'é le vintidòi e trentanove del nove otobre mille novethfènto e sesantatrè (la scena piomba nell'oscurità, illuminata solo dai lampi delle torce dei ragazzi)

LEO Il corto circuito dei trasformatori ha illuminato a giorno la valle...

LILIANA Subito dopo un rumore come quando passa una formazione di reattori...

FABIO Stavo rincasando con la mia seicento quando mi accorsi ...che volavo...

ROSANNA Un odore, un odore come di miccia bruciata, di sassi macinati...

FRANCO Mi rifugiai con mia madre nella cameretta finché la casa non venne sbriciolata...

RENZO Sono volato con la casa per lo spostamento d'aria, avvolto nel materasso, come una nave in mezzo alla tempesta...

ELDA Gridavano tutti... come bestie inferocite, poi è arrivata l'acqua... mi ha trascinato in un forte gorgo...

ROBERTA Afferrai i miei due bambini, Francesca di anni dodici e Roberto di anni otto, ma l'acqua mi travolse e mi ritrovai... sola... su un pino... senza sapere... perché.

TUTTI Perché?... perché???... perché...

(i ragazzi cominciano l'appello, che diventa un cataclisma di nomi, insopportabile, inarrestabile. Durante questa 'frana sonora' Tormen, soffocato, morirà ...)
ROBERTA:
Accamilesi, Allegrezza, Ampezzan, Angelini, Angeloni, Anzolut, Arduini, Arzenton, Arnoldo, Aste, Austoni, Baglivo, Barel, Basso, Bearzi, Beccati, Bentivoglio, Bergamasco, Bertin, Bertoia, Bertotti, Bertoldi, Bessega, Bettiol, Bevilacqua, Bez, Bogo, Bolzan, Bon, Bordignon, Borsoi, Bortolazzo, Bortolin, Bortolomei, Bortot, Bratti, Bristot, Cambi, Campo, Campus, Cappellèr, Capraro, Caracchini, Carlesso, Carnelutti, Carrara, Carrer, Cartin, Casagrande, Cazzetta, Cecchinel, Cellot, Centore, Cesari, Cesco Bolla, Cescon, Chicco, Ciocci, Ciotti, Coletti, Colotto, Colle, Colle Winkler.

RENZO:
Dall'Orto, Dal Pian, Dal Zot, Damian, Da Re, Da Rin, Da Ronch, De Barba, De Biasi, De Biasio, De Bona, De Bortoli, De Castello, De Cesero, De Col, De Dea, De Florian Fania, De Filippo, De Francesch, De Giovanni, De Lazzaro, Della Putta, De Lorenzi, De Lorenzo, Del Vesco, De March, De Marco, De Marta, De Mattia, De Ménech, De Nardi, De Nés, De Pellegrin, De Pol, De Poli, De Pra, De Salvador, De Silvestri, De Silvestro, De Toffol, De Valerio, De Vecchi, De Vido, De Villa, D'Incà, D'Isep, Di Pol, D'Olìf, Dolce, Dotta, Endrizzi, Fabbro, Facchinetti, Faganello, Fagherazzi, Fagarè, Fattorel, Fedon, Feltrin, Ferranti, Ferrarese, Filippin.

ELDA:
Finotto, Fiorin, Fontanella, Fop, Forzati, Fraghi, Franchini, Franco, Franzo, Franzoso, Fregona, Furlan, Gabrielli, Gaio, Galetto, Galli, Gatto, Giacobazzi, Giannelli, Giordani, Giusti, Granzotto, Gregori, Gschnitzer, Gumina, Lettarghe, Libralesso, Longoni, Losego, Loss, Losso, Lunardi Malench, Manarìn, Maranèr, Marcon, Marés, Marin, Marinello, Mariot, Martinelli, Martin, Maso, Mattiazzi, Mazzali, Mazzucco, Mazzorana, Mazzucchelli, Melosso, Menelus, Micheletto, Michelon, Minello, Minisini, Miot, Mognol, Mola, Molin Pradel, Monego, Monestier, Moro, Morossi, Mosena, Mozzelin, Nadalin, Nardi, Nazzaro, Nebuloni, Negretto, Nessi, Nicola, Nicolài, Nìcoli.

FABIO:
Nora, Olivier, Osellin, Bertoia, Panciera, Papa, Paris, Parisotto, Pase, Pellizzari, Perazza, Petris, Pezzin, Piaia, Piat, Piaz, Piazza, Pierobon, Piccin, Piccottini, Plotto, Pillon, Pinazza, Pioggia, Piucco, Plattner, Polla, Possamai, Pozzan, Pozzobon, Pra Floriani, Prest, Pretto, Rapino, Reolon, Revolfato, Rimini, Rizzo, Rizzotto, Ronci, Rosada, Rossetti, Rossi, Sacchet, Sagui, Sake, Salvador, Sandrin, Santarossa, Sartor, Schiavon, Schwingschakel, Secondo, Serafini, Signori, Siletti, Sivieri, Smaniotto, Solari, Sommariva, Spadetto, Stragà.

ROSANNA:
Zoldan, Zuccolini, Zuliani, Baldassarra, Biscaldi, Balbinot, Di Lea, Guerra, Mattiazzo, Michelin, Olivoni, Tonon, Veldotti, Zago, Adolfo, Aldrigo, Arlant, Baldan, Baron Toaldo, Bianchin, Bonarini, Bonifacio, Bonora, Bontempo, Borillo, Bortoluzzi, Boschetto, Bozzato, Brun, BurelloBurigo, Caldarta, Caldonazzi, Callegari, Candiago, Canzonieri, Cardin, Carnelutto, Casal, Casanova, Casarin, Casol, Castagner, Castellan, CelsoChiarusi, Cian, Comacchio, Corbanese, Anterni, Bolamperti, Carlon, CollaFollis, Garbuio, Giacomini, Girardi, Guolo, Pachner, Personeni, Zaia, Zara, Zecchin, Adami, Baccichetto, Benetti, Bernardi, Berto, Biamonte, Trevisan, Troian, Trombin, Turrin.

FRANCO:
Cornaviera, Da Boit, Da Corta, Dal Canale, DalChecco, Dal Col, Dal Fabbro, Dalla Porta, Da Riz, Da Rold, Da Ros, David, De Bastian, De Battista, De Bon, De Carli, De Cesaro, Dell'Agnola, Della Mora, Dal Farra, D'Angora, De Fina, Delia Vedova, De March, Demonìs, De Pasqual, Ederle, Franceschi, Fumei, Galletto, Gandini, Garbo, Gardi, Gatti, Ligabue, Malinverni, Marelli, Noris, Olivotto, Paschini, Pasutti, Pesavento, Rittmeyer, Simonetta, Smillovich, Soppelsa, Soster, Speretta, Sponga, Tobler, Versich, Vidmar, Zattoni, Aleschi, Zatta, Tonellato, Rombaldi, Casanova Stua, Tamburini, Zaetta, Ceschelli.Tabacchi, Tacconi, Talamini, Tasso, Tavoni, Teza, Tome, Torre, Tovanella.

LILIANA :
De Min, De Paris, De Rossi, De Toffoli, Del Vesco, De Zolt, Di Giusto, Donelli, Egeo, Fagarazzi, Ferigo, Ferrari, Ferrazza, Fiamberti, Fistarol, Forcellini, Gamelli, Garosi, Gasparetto, Gennaro. Gentile, Gobitta, Grava, Guerra, Guidi, Larese Chichirici, Làrese Fillòn, Logoz, Lorenzini, Maggioni, Maggiora, Majer, Malano, Marcello del Majno, Marchesin, Marinelli, Uliana, Urriani, Vanz, Vazza, Villa, Zabot, Zaccaria, Zaccheo, Zadra, Zambelli Gnocco, Zanchetta, Zandomenego, Zandonella, Zanetti, Zangrando, Zanin, Zardi. Comma, Conego, Corona, Corsini, Cosma, Costa, Costantini, Curti, Da Cas, Da Col, Dai Pra, D'Alberto, Dalla Betta, Dalle Ceste, Dal Borgo, Dal Molin.

LEO:
Mecchia, Miglietta, Migotti, Munarin, Oliviotto, Pagogna, Paiola, Papparotto, Parise, Pasini, Pasquotti, Perin, Peron, Perotto, Pesce, Pison, Pistollato, Piva, Pontone, Prà Baldi, Pradel, Pradella, Pradetto, Vicare, Prezioso, Protti, Quaglia, Rava, Rech, Refosco, Remor, Rognoni, Rossa, Scagnet, Schincaròl, Schiratti, Schutz, Schwingshakel, Scussel, Simonetti, Sogne, Sonagere, Spinetti, Strocchi, Tabora, Tardivel, Tessari, Teti, Tiritelli, Tomasi, Trevisson, Turri, Uberti, Vascellari, Vido, Viel, Vienna, Vincenzi, Vittoria, Bona, Boria, Calani, Catozzo, Cerentin, Chiamulera, Comis, Dal Cin, Dal Farra, Tessaro, Da Forno, Fruscalzo, Pancot, Solagna, Valle.
(l'appello si spegne finendo. Tormen ricompare, ben vestito e pettinato tra i banchi della sua classe della memoria. I ragazzi lo aspettano in piedi, sorridenti, silenziosi)

FINE


Finito di stampare
nel mese di settembre 1994
per conto della Franco Di Mauro Editore
dalla Lithocolor - Casalnuovo - Napoli

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