Di NECESSITA', VIRTU'.
Alcune cose piuttosto curiose che ho scoperto raccogliendo via via questi materiali.

    Morti Udinesi Vajont
  • VajontRunnersINQUALIFICABILI. Nel corso dei primi approcci con gli Enti potenziali sponsors della staffetta per la Memoria del Vajont, mi fu riferito che qualcuno presso il Comune di Udine alla richiesta di sponsorizzazione da parte del DLF, ha risposto con uno stupito «E cosa c'entra Udine?? La diga del Vajont non è a Pordenone??». A parte tutto (l'ignoranza soggettiva o oggettiva dell'infelice funzionario) questo piccolo incidente culturale conferma le ragioni di fondo alla base della RACCOLTA FIRME, e che questa staffetta supportava ed ha concluso: i morti FRIULANI del Vajont (circa 190 innocenti delle FRAZIONI del Comune di Erto e Casso, sui 1.917 stimati ufficialmente) furono senza tema di smentite MORTI U-DI-NE-SI !!! (nell'immagine a lato, e tratta dalla prima pagina de "Il Gazzettino" del giovedì 10 ottobre 1963, questo fatto è EVIDENTE)

    La "nuova Provincia di Pordenone" venne istituita (L.R. 21/68) con apposita legge nel 1968, ossia cinque anni dopo questa strage mafiosa in nome del progresso, del profitto privato e della truffa continuata allo Stato (poco attento? o colluso?).
    Quanto descritto evidenzia che sul "Vajont" esiste una tenace sedimentazione di diffusa ignoranza - nel senso più ATROCE del termine - e di numerosi luoghi comuni e pregiudizi che riproducono questo tipo di equivoci fino ai nostri giorni, ed anche oltre, se continua così. Del tipo: che Erto e Casso siano stati "distrutti" dall'onda; che lo scrittore analfabeta ertano Mauro Corona sia uno scrittore e un "sopravvissuto"; che ci sia stato un "crollo della diga" (le dighe "crollano" per definizione oppure non fanno notizia), e via andare.
    Campanilismi fuori luogo come sopra o meno, contribuire alla difesa della Memoria di questa NOSTRA gente compete per definizione alle Regioni FVG e Veneto, alle Province di Udine, Pordenone e Belluno. Ma anche se questi Enti ne hanno ognuno dolorosamente e istituzionalmente titolo, io credo che la strage del Vajont tocchi profondamente TUTTI gli italiani, ed il Paese, per un mucchio di ottimi e documentati motivi, accise sui carburanti e RICOSTRUZIONE comprese.
    Basta solo stare a vedere chi e come avrà avuto il coraggio di chiamarsi fuori da questa iniziativa popolare, come graziosamente ci fece sapere l'attuale sindaco mafioso di Longarone Pierluigi De Cesero via intervista su un giornale il 9 ottobre 2005 ("raccoglieranno anche un milione di firme, ma non QUI"). Il Vajont significa purtroppo anche questo, NAUSEA e SCHIFO.
    E le classi amministrative nate e pasciute dal disastro, grazie al disastro, il "nuovo che avanza" insomma, molto spesso non gli sono da meno. Apoteosi? Papi puttaniere. E De Cesro Pierluigi che sceglie - giustamente - il partito di Cuffaro e Mele, e Casini per "accasarsi" in "politica". Tutto "si tiene", come notava Leonardo Sciascia.
    Vai qui alle info della staffetta Erto-Roma 2007

  • Nell'elenco delle 1917 vittime di questa misconosciuta STRAGE di MAFIA e sottogoverno esiste un omonimo del pluricampione del mondo di MotoGP, di cui sono anch'io un fan. Il Valentino Rossi vittima del Vajont e della sua azienda ENEL/SADE era originario di Pieve di Cadore, e in vita era un geometra dell'ENEL. Aveva famiglia e 39 anni, alla data del nove ottobre '63.
    Clicca sull'immagine di Vale oppure QUI, per accedere alla pagina in ricordo di Valentino Bruno Rossi e del GENOCIDIO di 2.000 innocenti.
    Rossi Valentino
  • - L'importante è PARTECIPARE, (1)

    Nelle cerimonie di propaganda preparatoria delle scorse Olimpiadi invernali torinesi 2006, la fiaccola olimpica è transitata un po' dappertutto, e quindi anche dalle parti del Friuli e del Vajont - sul lato bellunese. Alcuni personaggi di questa vicenda hanno naturalmente preso parte come tedofori a questo spettacolo mediatico/commerciale.
    Mauro Corona, dopo avere sparato - come ci si aspetta dal personaggio - una delle sue caratteristiche battutacce a effetto sui quotidiani locali («Ah, ... non so se la porterò o se la butterò invece nel Vajont!») una settimana dopo ha eseguito come un agnellino il penoso show per le vie centrali di Udine. Episodio patetico: ma cosa non farebbe il Nostro per il marketing di un nuovo libro, o per rubare due righe a 'marchetta' sui giornali...

    L'unica notizia degna di questo nome risiede nel fatto che dopo proclami e sermoni sulla purezza (che NON conosce neanche in cartolina) e secolari promesse da un "puro" che rifugge i marchi e le "mondanità" al momento oppotuno dimostra pubblicamente di saper venire ai piu' miti consigli in favore del suo prosaico 'conto corrente'. E a prestarsi a "correre" diciamo così, unico in Italia con scarponcini da trekking. E in questa GUITTATA era la prima volta a memoria d'uomo che si vedeva (riuscendo a far ghignare, perlomeno) un Corona «Spirito dei Boschi» e presunto "Maestro di Vita" ...rivestito da capo a piedi in una tutina di similcarta degli sponsor torinesi che addosso a lui costituiva un insieme francamente ridicolo.
    Ciliegina sulla torta di un destino cinico e baro, o se preferite una «coincidenza alla Paolini», la sorte gli ha fatto avere sulla giacchetta "paraolimpica" il numero di tedoforo «194». Vedendo quella foto sul giornale a me è balzato in mente immediatamente (interpretatelo come vi va) l'accostamento alla «Legge 194» sull'interruzione volontaria di gravidanza* che qualche illustre guastatore istituzionale sta tentando di far rimaneggiare.
    Così come del resto lo stesso Corona per qualche anno nel suo piccolissimo, ha rimaneggiato - per puro lucro - la vera storia delle vicende ertane a cavallo tra i '50/'60. Epoca in cui Lui era solo un bimbo "difficile" di 10 anni che - sempre che valga la pena di ascoltarlo e credergli OGGI - 'ciucciava vino' da quando ne aveva 7.
    (* tecnica di controllo demografico che sua madre, poveretta, ... evidentemente purtroppo non ha praticato).

    - L'importante è continuare nonostante tutto, a PARTECIPARE (e SPUTTANARSI), (2)

    Nel tratto longaronese della fiaccola, due settimane dopo, un'altro esempio di presa pubblica e privata per il sedere. Uno dei tedofori è stato Gino Mazzorana. E fin qui nulla di apparentemente strano, tranne che per il particolare che nella stessa immagine pubblicata sul giornale locale la "fratellanza" e lo "spirito sportivo olimpico" sono incarnati e immortalati paradossalmente da degli stuprati storici a ripetizione (ossia il Comitato Sopravvissuti del Vajont, qui raffigurato da Micaela Coletti, (B) e il povero Gino colla fiaccola in mano). E dal loro stupratore, perverso e plurirecidivo, il Signorino sindaco di Longarone (A).
    Gino MazzoranaClicca sull'immagine per i particolari, e per leggere l'articolo di propaganda confezionato a Longarone per i gonzi.
    Nell'articolo ingrandito è visibile anche il presidente formale (vestito scuro, barba e baffi bianchi a destra di Gino) della cosiddetta maggiore 'associazione superstiti', quella che di memoria e credibilità ne dimostra davvero poca ma che è la foglia di fico preferita della gaudente, ultraquarantennale mafia locale. Quella che una volta l'anno si esibisce il 9 ottobre in ipocrite commemorazioni e "iniziative culturali" a mio parere decisamente oscene.
    Ogni quarant'anni - mediamente - le amministrazioni di delinquescenza locali sfornano nuove stragi cultural-affaristiche di Memoria e di speranze. Come quella con un condannato per tangenti e corruzione (Tangentopoli in assise e appello 2 anni e 8 mesi) sottosegretario alle Riforme come "ospite d'onore" e come PERFETTO rappresentante del Governo Berlusconi nel 2005. Paradosso e coincidenza d'interessi (conflitto d'interessi) perfetti: fino a prova contraria, l'uomo "giusto" tra gli "amici giusti", nel posto più vocato e consono per definizione alla corruzione intesa in ogni senso, insomma, un «primus inter Pares».

    La sfortunata e cinica coincidenza che questo DELINQUENTE REO CONFESSO di Tangentopoli, eletto al GOVERNO e indagato ai giorni nostri per il crac BPL Fiorani sia (ahinoi) un concittadino di Tina Merlin, mancata prematuramente nel '91 e unica voce ITALIANA a sollevarsi fin da subito a denunciare gli abusi di queste classi dirigenti di MAFIOSI, rende la 42° edizione delle bastarde "auto-celebrazioni" del 9 ottobre, se possibile, sublimemente PIU' AMARA e per me assolutamente indigesta.
    Nessun 'giornalistà o supposto tale ha rimarcato questa assoluta schifezza, oppure - nel caso fossero stati a conoscenza del particolare - si sono ben guardati dallo scriverne.

  • Frequentare mafiosi, DELINQUENTI o futuri condannati (o personaggi comunque torbidi) dev'essere lo sport preferito, una "vocazione" innata, dalle amministrazioni longaronesi del "dopo". In una foto tratta dalla mostra dell'attuale cimitero (stuprato dal suo degno successore), il vecchio sindaco (oggi ex sindaco) Gioachino Bratti accompagna il presidente DC della Regione Veneto dell'epoca, Carlo Bernini. Bernini - piu' tardi - dovrà dimettersi per guai giudiziari che lo coinvolgeranno (appalti pubblici e tangenti) e lo faranno rientrare a vita privata.
    Trovi la foto nel "Sacrario" a Fortogna.

    Bratti compare in un'altra foto, sempre tra quelle alla mostra fotografica del cimitero, in ilare compagnia - in mezzo alle croci (sic!) - di un altro boiardo di Stato (altro DC, va da se'!) di nome Francesco Cossiga. Altra perla istituzionale, fotografica e storica; e altro segnale interessante per chi ricorda almeno la storia contemporanea, per capire cosa successe (e succederà ancora) al "Vajont", e a L'Aquila del terremoto 2009 in molti "settori".

  • INEDITA - Liberamente scaricabile!!
    Dal giovane gruppo udinese «Heavenly Lane» la prima canzone esplicitamente dedicata al Vajont (1,3 MB, stereo).

    canzoneVajontPensata, scritta, eseguita e DONATA liberamente dagli autori, che ringrazio. Come Claudio Leoni di Pavia (vedi la sua straordinaria tesi) un altro straordinario DONO da qualcuno che venne a conoscenza per caso, di questa vicenda. Qui il testo della canzone, come fare per scaricarla e qualche altra notizia.
    Un grazie a Massimo Fabbro e compagni, che ho conosciuto oggi, mercoledì 8 Marzo 2006. "Per non DIMENTICARE". MAI.

    La notte del 9 ottobre 1997, Paolini, in diga, disse:«Non esiste una canzone sul Vajont, o su questa tragedia. Il vostro silenzio, è quella canzone.
    Massimo e compagni hanno posto rimedio a questa lacuna.

  • Nel 1963 il redattore capo Claudio Savonuzzi fu allontanato dal team della trasmissione "TV7" (RAI TV) a causa del suo servizio, fortunosamente sfuggito ai censori e messo in onda, sul disastro del Vajont avvenuto il 9 ottobre di quell'anno: il tentativo era di occultare in qualunque maniera le responsabilità d'una tipica tragedia italiana, di una sciagura colpevole cui, trentotto anni dopo, Marco Paolini ha dedicato il suo esemplare «Racconto del Vajont», trasmesso insolitamente ed altrettanto "fortunosamente" in prima serata, l'8 Ottobre del 1997, e grazie all'iniziativa dell'allora direttore di Rai2, Carlo Freccero. (Coincidenze: anche Freccero, a quarant'anni dalla strage di mafia del Vajont, venne allontanato ANCHE per averne osato rinfrescare la memoria).
    Curiosità nella curiosità: mentre Freccero veniva allontanato dai berluschini rampanti che planavano in RAI, il monologo di Paolini veniva premiato - incidentalmente - come «migliore trasmissione TV dell'anno». Riferimenti: http://www.emt.it/
    Morale: come pure per la Merlin, ... vale il detto: "nessuno è profeta in patria". E meno che mai se la tua "patria" si chiama Italia! chiedilo a Marconi, Meucci, Leonardo (da Vinci). A Floriano Calvino! e ai morti del Vajont.
  • Quando venni a saperlo da Italo Filippin, ex sindaco di Erto e vicepresidente della AssoSuperstiti del Vajont, stentavo a crederci: nella frazione di Prada - che sta oltre il lago residuo, di fronte ad Erto - la corrente elettrica ENEL, dopo il disastro, è arrivata con venticinque anni di ritardo (ossia negli anni '90). Significa che mentre a Erto col tempo e la corrente elettrica nel dopoVajont dopo 13 anni di lotte bene o male si viveva, nella frazione di Prada c'è stata della gente che è nata, cresciuta e si è sposata e ha avuto a sua volta figli a lume di candela. Senza lampadine, o frigorifero o lavatrice e TV. Sottolineo: NON siamo nell'800, ma meno di vent'anni fa. Eppure, le tasse se le pagavano come il resto d'Italia... e teoricamente, l'ENEL riconosciuto massacratore aveva un grosso debito e un processo pendente con loro e il resto d'Italia ...

    Bene, cioè MALE.
    0Successe che lì, sempre nella frazione Prada, per questioni di voti di scambio negli anni '80 venne posizionato un ripetitore TV per far ricevere in valle Canale 5, e i canali commerciali. Ma quella zona di salde tradizioni partigiane, come detto, dall'ottobre 1963 NON era servita dall'Ente elettrico di Stato (ops!, di salde radici fasciste). L'amministrazione Ertana di allora, a gestione democristiana di De Lorenzi Giovanni (il presidente mafioso della Fiera di Longarone e in seguito - non a caso - Direttore e Segretario della finanziaria ONLUS chiamata "Fondazione Vajont" di Longarone), pensò bene di rubare con un cavo la corrente all'ENEL dalla linea del municipio per alimentare detto ripetitore commerciale e far godere ai vecchi e nuovi "elettori amici" le soap-opera. Era l'epoca di 'Dallas'. Nella sperduta frazione, allora, qualcuno penso' bene di rubare a sua volta dal cavo abusivo che arrivava da Erto la corrente per ottenere finalmente luce e forza motrice in casa. Apparvero percio' le prime lampadine, e di notte si notavano segni di "vita umana" oltrevalle.
    Ma questa storia fu brevissima, e fini' quando il Comune (De Lorenzi, il ladro "originario") che dopo l'inaspettata apparizione delle lucine oltrelago se n'era accorto, non trovò di meglio che denunciare ...per furto di corrente i frazionisti.
    Morale: non si deve rubare MAI, a casa dei LADRI... Perché si incazzano.
    E siccome al peggio non c'è limite, e in particolar modo nell'area vajontina, oggi il vecchio ladro DC (di soldi pubblici, e oggi ANCHE di soldi privati di donazioni) e faccendiere, e frequentatore di condannati per corruzione, e ex-dirigente UDEUR di Mastella, e produttore di sindaci (De Cesero) conniventi (e dipendenti, Roberto Padrin) De Lorenzi Giovanni oggigiorno è il RESPONSABILE provinciale Pordenonese nelle file dell'Italia Dei Valori dell'ex PM Antonio Di Pietro: quello della "LEGALITA*".

    * = La stessa logica, e coerenza, e LEGALITA' di un carabiniere rapinatore, di un ebreo kapo', di un prete pedofilo, uguale. Succede, e basta. E succede che se racconti quello che vedi accadere, come successo nel 1960 alla Tina Melin, "scattano" per riflesso pavloviano dai delinquenti ELETTI le MEDESIME procedure. Non "notizie false" (è la cruda verità) ma per "diffamazione"... Grazie alle leggi fasciste e mantenute da Giovanni Leone nei Codici penali repubblicani dal 1946, grazie agli Artt. 595 e soprattutto 596 del Cod. Pen., è vietato definire in pubblico come "ladro" un ladro, e come "delinquente" un delinquente. Il Codice, in pratica, ti costringe PER LEGGE all'omertà. Anche perché «la mia mamma potrebbe piangere», come detto in aula (in due occasioni) dal delinquente e mafioso Sindaco di Longarone 1999/2009 De Cesero Pierluigi, rubando - dal perfetto ignorante qual'è - questa battuta dal vecchio film di Fellini (I Vitelloni, 1953).
    Il "combinato disposto" di QUESTI CODICI, e di norme assolutamente mafiose nei fatti come il "procurato allarme", hanno prodotto da Mussolini ad oggi generazioni di capponi e di delinquenti Pubblici amministrativi che nel caso Vajont (ma anche a L'Aquila, 2009) produssero le LUCROSE stragi di migliaia di italiani che potevano essere evitate.
    E qualche LUCRO$A RICOSTRUZIONE (Vajont) o presunta tale (L'Aquila 2009/2010)

  • Colpirne uno, per insegnare a cento.
    Questa è un'idea che mi è nata da un'iniziativa (di per sé legittima) di un "servitore dello Stato" che si ritiene "diffamato" (lui, De Cesero Pierluigi delinquente e mafioso che mente a verbale in aula ...da ME). Mentre la magistratura investita del caso si pronuncerà nel merito e nel metodo, condividi con me la condizione di "sequestrato da banditi", come una volta, in Aspromonte. Entra volontariamente nella dimensione del "Vajont": infila questa nel tuo desktop.
    "Memoria" è anche questo: ad esempio, tenere d'occhio la "Fondazione". O in altre parole, come diceva Falcone buonanima: "Seguite i $oldi" (qui un ottimo indizio. È persino imbarazzante esprimersi in questo modo, ma... come insegnano ANCHE i films del Padrino, "chi vuol capire, capisca".
    Interessandomi del Vajont strage di MAFIA, io avevo capito già da tempo, grazie.
  • Il Busine$$ dell'orrore addome$ticato
    B/N:
    ottobre 2007, comincia il Busine$$.
    il Busine$$ dell'orrore addome$ticatoPer meglio sfruttare il flusso del «turismo dell'orrore» innescato in diga da Paolini (1997) e Martinelli (2001) - e per coltivare lo stesso tipo di disperata ignoranza e coglionaggine che ha creato il mito infame dello scrittore ANALFABETA, e finto ertano sopravvissuto Mauro Corona - nel 2010 ci saranno accordi persino coll'agenzia vaticana da parte di qualche astuto politicante locale per la deportazione a pagamento di migliaia di disperati (io dico di decerebrati in preda a superstizione e sensi di colpa individuali che nulla hanno a che fare col ragionamento) nei luoghi deputati alla cannabis mentale. Lourdes, Fatima, S. Pio come Fortogna, tuttocompreso e nel didietro. Nel nome e col marchio dell'Azienda multinazionale di S. Pietro.
    Aveva (e HA) mille volte ragione Voltaire: se a darti una speranza - pagando salato un "sale benedetto" - è una Vanna Marchi col finto mago Do Nascimiento, è una delinquente. La $ua è una truffa, e tu un perfetto cretino. Se invece a venderti salato - e pre-meditato - l'aria fritta e la TUA INDIVIDUALE mancanza di sale in zucca è un tizio vestito da prete o da "Informatore della Memoria" di Longarone, o da "artista"... allora no. E ti senti già meglio, giusto?
    Peccato solo che i Corona, i sindaci longaronesi (tutti, dal 1965 a oggi) e i cosiddetti "preti" (Curia locale, e romana) con cui si ha OGGI a che fare siano solo gli ultimi rappresentanti della medesima mafia/centro di potere che ha taciuto per quasi 4 anni della frana, e ha tenuto ferme e mansuete ad aspettare il macello le 1.917 colleghe pecorelle di Fortogna massacrate il 9 ottobre 1963. E fermi e mansueti a pregare per 27 anni (+ altri dieci) i parenti e Sopravvissuti ad aspettare "Giustizia".
    E mentre tu - tu, *turista del cazzo* contemporaneo - te ne arrivi in diga e te ne riparti più confuso e rincoglionito di prima, e sbigottisci a pagamento, e magari ti commuovi e piangi (evento sempre più raro, dati tempi e società decerebrata in cui viviamo) i para$$iti, gli organizzatori astuti dei tour mi$tici, e i lazzaroni alla Corona se la ridono di gusto a casa, e in maniera direttamente proporzionale ai loro CC bancari.
    Ha quindi immensamente più dignità e onestà intellettuale il venditore di panini e birre nel parcheggio sopra la diga a lato della baracca delle «informazioni precotte» che talvolta manda musica demenziale a alto volume, delle mandrie in transito di centinaia di confusi col cervello in vacanza e delle decine di picciotti a loro intere$$ati per «guidarli, e informarli» di cose del tipo "quanti camion al giorno sarebbero necessari a svuotare in 700 anni la frana".
    Quello che invece i co$iddetti "Informatori" che per esserlo ricevono la qualifica in appositi corsi ideati e controllati dalla mafia della Fiera di Longarone NON vi DIRANNO MAI, sono cose come queste:
    quanti soldi (del contribuente vivo, o morto) sono stati dati in nome del "Vajont", a chi e perché;
    se nell'area ci sono ancora, e quanti, "Sopravvissuti"; e la differenza atroce tra "Sopravvissuto" e "superstite";
    perché mai, ogni tanto e a distanza di 47 anni, qualche DELINQUENTE in fascia tricolore sente ancora il bi$ogno di querelare e torturare orfani, pensionati e familiari di vittime della strage; e di sfrattare oltraggiandoli, il Comitato Sopravvissuti (il 19 ottobre del 2004);
    di querelare e oscurare (e perché) determinati siti web;
    se per caso ci sono al mondo degli altri "Vajont" in preparazione, e dove;
    delle raccolte firme popolari sottoposte a pressioni inaudite, di queste firme recapitate da Erto al Quirinale (31 maggio/3 Giugno 2007) non-stop, correndo per 800 km a piedi sotto gli acquazzoni e partendo proprio da QUEL piazzale. E magari com'è andata;
    e magari dell'unico libro serio e rivoltante disponibile oggi sull'argomento "del DOPO".
    Ecco, di tutto questo e di molto altro, NON SAPRETE/SAPRANNO mai NULLA. Ma allora, che minchia di "Informatori" sono, se non lo sanno (e non lo DEVONO sapere) nemmeno loro?? E come definire allora queste "masse transumanti"??
    E come definire i loro amorevoli Guardiani-Informatori del Nulla-$ucchia$oldi/neuroni?
    E l'Agenzia Turi$tica Tutto'COMPRE$O' vaticana??

    Indizio: ($an) Giuseppe, il figlio maggiore del $anto $indaco Gioachino Bratti - per vent'anni sindaco Catto-fascista di Longarone, collaborazionista SADE/ENEL e prestaNome in una delle mie querele artificiali per presunta "diffamazione" - nonostante la giovane età ha, come si dice, "bruciato le tappe" ed è da molti anni, attenzione, il Ca$$iere nonché 'Portavoce' ufficiale della Curia bellunese, uno dei maggiori clienti (in milioni di Euro) della rete bancaria provinciale se non di gran lunga il maggiore e dalle ingenti proprietà immobiliari (e esente da ICI). Bratti Giuseppe ha, come si dice, "il Pedigree giu$to", inarrivabile da comuni mortali terrestri e persino da San Franceschi casuali.
    E chi delle pecorelle vuol capire ... faccia 2+2.

  • «E' quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito A, o B; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere se non c'è corruzione».
    Fonte: Giampaolo Pansa, sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973; sta riportato sul libro della Vastano.

    Lo SAPEVI CHE...

    0
    corpoDiga
    mafia_Vajont
    Occorre tacere sull'argomento Vajont altrimenti i sindaci di Longarone, e gli ex sindaci (e i faccendieri ex sindaci LADRI DC di Erto produttori degli ultimi DUE sindaci di Longarone) si INCAZZANO di brutto

    • ... le vittime del Vajont sono a tutti gli effetti dei MORTI di MAFIA e che la SADE/Dc (la MAFIA che provoco' l'onda che li uccise, insomma) dagli anni '40 non si è MAI MOSSA nè da questa valle, nè tantomeno dal Parlamento, da Enti locali e Istituzioni??
    • ... un mitizzato e fancazzista scrittore-alpinista-showman assolutamente senz'arte né PARTE nella vicenda sta lucrando e approfittando DA ANNI sulla notorietà di questa strage e di quanto fatto da Paolini nel '97 attraverso "libri" da supposto sopravvissuto, e interviste, e "incontri culturali" per lanciarli, infarciti di balle sgangherate quando non addirittura di calunnie colossali??
    • ... che il Cimitero del Vajont è stato fatto RADERE al SUOLO e stuprare nel 2004 dall'attuale sindaco recidendo definitivamente gli ultimi fili della Memoria?
      Che è VIETATO portarci dei fiori, che sono scomparse tutte le croci, le foto, le panchine, i rubinetti e i segni cristiani della Fede?
      Che il suo rigoroso nuovo design riproduce fedelmente in scala la pianta del lager di Auschwitz, campo "B"? Potevi immaginare che i sopravvissuti di Longarone, dal giorno della sua cosiddetta "inaugurazione" hanno preso la LUCIDA decisione di NON ritornarci più??
    • ... nonostante quello che quello che alcune leggende giornalistiche tramandano e quello che fa scrivere quarant'anni dopo in interviste-marchetta un CIARLATANO locale (che dei deficienti poi gli pubblicano), i paesi di Erto e Casso rimasero pressoché indenni, sono tuttora IN PIEDI e assolutamente visitabili e percorribili??
    • ... il Comitato dei SOPRAVVISSUTI di Longarone venne SFRATTATO dall'attuale giovane sindaco neanche dieci giorni dopo le pubbliche recite di «commozione» e i tradizionali moniti ipocriti alle «future generazioni» nell'anniversario del 9 ottobre 2004?? (rimediando per questo un'interrogazione parlamentare cui non venne mai data attenzione né TANTOMENO RISPOSTA)
    • ... che la Memoria ufficiale del disastro (un ciarlatano ertano IMMIGRATO addirittura lo definisce un semplice "incidente") a Longarone dal 1964 viene gestita e celebrata da inetti (o se lo si preferisce, da ipocriti collusi), e in evidente malafede e in conflitto d'interessi??
    • ... che un noto bevitore della zona (un "geniale artista", secondo alcuni folgorati che ne allargano il mito di "voce del Vajont") risulta essere nato contemporaneamente a Erto, e a Trento?? Sapevi che il Lazzarone NON E' un sopravvissuto NE' un "superstite", e che non c'entra per nulla col Vajont (tranne che per il marketing Mondadori)? Che la sua famiglia non ci ha perso un cerino, anzi, ma che - proprio Lui!! - ha ugualmente la sfacciataggine infame di bollare altri come "professionisti del dolore"??
    • ... che al Cimitero stuprato, nelle celebrazioni del 2005 in mezzo alle tombe di questi 1917 morti ACCERTATI del MALAFFARE, lo sponsor politico del sindaco e suo "Ospite d'Onore" (si fa per dire) governativo era un cosiddetto sottosegretario alle RIFORME che PRIMA di diventare membro del governo Berlusconi si è fatto condannare 2 anni ed 8 mesi in galera per CORRUZIONE in Tangentopoli?? (in quanto funzionario FININVEST reo confesso ma "non collaborante". Oggi il Nostro è inquisito nello scandalo Fiorani/Banca di Lodi ...ancora per tangenti connesse)
    • ... che conseguentemente (ma certo non solo per quanto sopra) le CELEBRAZIONI IPOCRITE dei 9 ottobre Longaronesi sono una ultraquarantennale e ATROCE presa per i fondelli a Capi di Stato, giornalisti, soccorritori e alpini del '63, anime belle (come te), emigrati, Sopravvissuti e loro familiari, e certo ai contribuenti italiani tutti?
      (il Comune di Longarone, dopo la strage e l'avvento della DC - dal 1964 - si è dedicato sistematicamente a coprire, depistare, sgonfiare, far dimenticare; e nel tempo perfino a partecipare - con vari suoi personaggi - a vari crimini e reati, fino ad ora, nel momento in cui leggi. Il culmine, carte e documenti alla mano, forse con QUESTA amministrazione)
    • ... che dopo 43 anni e mezzo (febbraio 2007!!) un provvedimento della Regione FVG (giunta Illy) ha infine abrogato il provvedimento amministrativo di divieto di percorrere l'area della valle della frana??? (Min. Interno, 10 ottobre 1963)
    • ... che c'era in corso una RACCOLTA DI FIRME ideata da NORMALI CITTADINI e da SUPERSTITI e SOPRAVVISSUTI per OTTENERE FORMALI SCUSE da Stato, Enel & Montedison (oggi "Edison") ai familiari delle VITTIME, alle cittadinanze COLPITE ed agli ITALIANI TUTTI per quello che successe quella NOTTE?? (le scuse, PERALTRO DOVUTE, non furono mai chieste da nessun legale rappresentante degli Enti riconosciuti COLPEVOLI. Nemmeno dopo le SENTENZE).
      Che tra altri aderenti (come Paolini Marco) il regista di "Vajont" Renzo Martinelli ha pure firmato, e che la «Staffetta della Memoria» 2007 ha portato a Roma dal Capo dello Stato - che lo staff ha reso irreperibile grazie a informazioni fasulle della lobby del mafioso - decine di migliaia di firme??
      [La staffetta è partita il 31 maggio, ed è arrivata a Roma in Quirinale il 4 giugno scorso]Boicottata ed EVITATA, va da sé, da tutti gli amministratori piu' intenti a non far scoprire gli scheletri (e grossi, e tanti) negli armadi.
    • ... che nei Pirenei spagnoli un bacino artificiale per irrigazione e tre volte piu' grosso sta comportandosi OGGI come il lago del Vajont degli anni '62 e '63 (tremiti, crepe, scosse telluriche)? Che l'ultima grande scossa - determinata dal crollo di una frana di 3.5 MILIONI di mc. in un bacino fortunatamente in quel momento quasi vuoto - risale al giugno del 2006, ma a causa delle informazioni criminalmente occultate dalla "SADE" mafiopolitica locale si è saputa fortunosamente solo quest'anno (febbraio 2007)... per 'colpa' di un giornalista?
      Sapevi che due km. a valle di questo Vajont-fotocopia il sindaco (come quello di Longarone, "pro-mafia sua") di Aoiz - primo paese sotto la diga e a DUE minuti dall'onda - nel 2004 ebbe il fegato di abbaiare sul muso a Micaela Coletti che si trovava invitata in Spagna dalla locale opposizione «Ma chi sei? Con quale diritto TU vieni qui a spaventare la MIA gente?» (clicca sul teschio sotto per leggere in italiano l'accaduto)


    SE HAI RISPOSTO DI «NO» a una o più delle domande, può darsi che tu ti trovi nel sito ADATTO. Perché la Memoria inizia dalla conoscenza, e soprattutto dalla consapevolezza che la strage mafiosa del Vajont, se per questo Paese e i valligiani locali è stata una tragedia epocale, per molti personaggi e interessi fu ed è tuttora, un ALBERO della CUCCAGNA.
    Clicca qui sotto per accedere ai materiali.

    0  SPULCIA da questo link nell'ARCHIVIO indipendente "VAJONT.INFO"  0


    Vajont, Italia: 9-X-1963. 2.000 vittime. La notizia fece il giro del mondo.
    Evidentemente, anche OGGI per qualche altro «stato nello Stato» la gente VALE ZERO.
    Oppure vale qualco$a e sicuramente, IMMENSAMENTE di piu', ...SOLO DOPO LE STRAGI messe evidentemente già IN CONTO.

    E ci lavora l'Impresa Monti di Auronzo, oggi come allora, a perfezionare i Vajont in itinere. A meno di 30 km. uno dall'altro, 2 distinti "progetti VAJONT" IN CORSO D'OPERA (mentre leggi!) nei Pirenei spagnoli:

    itoiz?=vajont

    (la scritta dice «NON VOGLIAMO LO STESSO FINALE!!»)

    Clicca sull'immagine qui SOPRA e leggerai in italiano il capitolo "Vajont" del DOCUMENTATISSIMO sito www.itoizstop.org
    Se hai la fortuna di conoscere un po' lo spagnolo (ma le immagini spiegano da sole, e così i filmati) puoi anche navigare direttamente il vasto archivio del sito di denuncia www.yesano.com, ai dettagli della cui area "Vajont" ho contribuito. QUESTI bacini, sono VERE CATASTROFI in PREPARAZIONE. Come la diga cadente di Mosul.
    Ne sapevi già qualcosa, da organi di stampa o qualche TG???. Io scommetto di no. E questo fatto (il fatto di "non sapere" cose di questo calibro, e molto altro, di Italia, Spagna, Iraq) ti lascia indifferente??
    Che faresti, ora che SAI, per reagire?? Suggerimento: comincia a parlarne in famiglia, condividilo. Segnala queste cose nella tua associazione/scuola, nei blog che frequenti. Parlane su FaceBook, cerca materiali su YouTube. E se occorre, assieme riguardatevi Paolini. Non è tempo perso.
    Nel frattempo, una buona idea sarebbe di cominciare a scrivere una mail di solidarietà (anche in italiano) ai cittadini minacciati dei paesi di YesaNO e quelli riuniti nell'associazione COAGRET (quella di ItoizStop): lo apprezzeranno molto. E per conoscenza al tuo giornale preferito, se te ne viene la voglia (o ne sentirai il bisogno): impegna meno di 5 minuti del tuo tempo e ti farà capire in un batter d'occhio come funziona il mondo della presunta informazione (specie quello italiana): male.

    Perchè, in democrazia, nessuno puo' chiamarsene fuori.

    «Non si vuole dire tutto né parlare di tutto, a proposito del Vajont.
    Molto è già stato detto - anche se è tutto sommato poco noto, nonostante l'accaparramento dei media -; di molti elementi si è già parlato - pur limitatamente e separatamente. E' sufficiente suggerire un percorso di lettura, sapendo benissimo che numerosi aspetti e parecchi riferimenti rimangono fuori. Ma chi vuole considerare un punto nella sua completezza, non ha che da accostarsi direttamente alla letteratura e alle fonti: imboccare cioè una sua strada di lettura. Questo è il modo migliore di stimolare attenzione e critica.
    »
    Maurizio Reberschak, storico. Brano tratto da "Il Grande Vajont" (2003).

    «I meccanismi di clientelismo politico che la diga del Vajont contribuisce ad edificare plasmano una costante politica perversa: salvare all'infinito il sistema che li ha prodotti ed eretti. Stanno scritte in questo strato profondo le ragioni dell'insabbiamento di tutti i processi in cui è stato chiamato a rispondere lo Stato e in cui è in questione l'operato di organismi politico-istituzionali.
    Il "disastro del Vajont" inaugura questa deleteria tendenza che avrà nelle stragi impunite degli anni '60, '70 e '80 le sue punte di diamante. Un sistema che, per un riflesso pavloviano, non ammette censura e insabbia sistematicamente la ricerca della verità, non può che decolpevolizzarsi e deresponsabilizzarsi sistematicamente.
    Il "caso Vajont", anche per questo, non poteva essere riaperto; e nemmeno poteva tornare in circolo tutta la documentazione scottante sottratta alla discussione pubblica

    A. Chiocchi, storico (2003).

    «La stragrande maggioranza degli uomini di potere si fa facilmente e regolarmente trascinare dalla sua stupidità a ripetere i crimini dei predecessori e torna a commettere - con tutta disinvoltura - gli stessi errori del passato.
    PROCOPIO (V sec. d.C).

Tiziano Dal Farra, Belluno.


Ai navigatori. Sono tutte pagine "work-in-progress" - e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni. Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi la pagina > riga > link fallace.

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Ritagli di giornali, libere opinioni ex Art. 21 Cost. It., ricerche storiche, testi e impaginazione di: Tiziano Dal Farra
(se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)
VOMITO, ERGO SUM. Nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: storico, fattuale, e IMMORALE, da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE targato De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone che oggi riproduce fedelmente in miniatura, come una Mirabilandia di Rimini, il campo "B" di Auschwitz/Birkenau ...

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