Filmato di 86 minuti: mettetevi comodi. Se possibile, scaricatelo su un portatile o chiavetta USB e diffondetelo: scuole, associazioni.
E come sentirete, sappiate che si rischiano querele anche solo a parlarne, di "Vajont". Sta qui: http://www.blip.tv/file/2152741/. Qui la storia della staffetta Erto-Roma 2007.

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9 ottobre rendering 2D


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GR 2 RAItv FVG
DOPO il disastro. Altro interessante video
di Testimonianze dal TG1 RAItv

videoVajontComune
teche RAI TG1
videoVajontFortogna
Il Cimitero di Fortogna, 2003
SCORIA della Storia
videoVajont CIALTRONE
Una intervista a UN impostore,
uno che da quando sta al mondo,
non sa cosa sia la vergogna.
Tiziano

Documenti VIDEO Vajont in QUICK TIME o .mp4

  • Get QuickTime free - scarica gratis Quick Time!!Avvertenza: quasi i TUTTI i filmati presenti su questo sito fino al 2007 necessitavano del player gratuito Quick Time player. Non occorre "iscriversi" e fornire dati, scarica col tasto "Download" e installa. Poi torna e scarica i video.

    Anche qui nell'area dei video sono presenti diversi links a dei siti esterni. Se uno di essi non funzionasse, per favore scrivetemi e segnalatemelo per darmi modo di ripristinarlo ammodo.
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  • AVVERTENZA - WARNING

    VIDEO VAJONT via YouTube: point your browser/PUNTA il browser qui:
    canale vajont 2003

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    canale vajont 1963 (work in progress)


  • Per prima cosa, una ricostruzione virtuale della caduta della frana del Toc e dell'esplosiva inondazione (41,2 MB, clicca sull'immagine a destra).
  • Longarone (Fortogna): brevissimo filmato da un sito esterno, 636 kb.
    Pochi istanti che mostrano il campo di Fortogna adibito a seppellimento di massa, oggi conosciuto come "Cimitero del Vajont".
  • RARO e quindi poco CONOSCIUTO - Dagli archivi de «L'Unità» e oggi patrimonio di Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Roma.
    Una produzione UNITelefilm: «2000 condanne» (gennaio 1964)
    Realizzazione e regia: Luigi Di Gianni - Fotografia: Giuseppe Pinori, Angelo Portone - Commento fuori campo: Luciano Malaspina - Musica: Egisto Macchi

    Film-documentario in bianco e nero di episodi e testimonianze dall'11-10 al 31-12-1963, raro reperto di cineteca donato a Vincenzo Teza di Longarone dal regista Renzo Martinelli su cassetta VHS in data 23/09/2000. Dato il tipo di contenuti, mai passato davanti agli occhi dei cittadini italiani dal '64 ad oggi, ed ora a disposizione del mondo dopo opportuna digitalizzazione. Durata: 23 minuti.


    Leggi cosa scrisse il settimanale della Curia bellunese e tuttora esistente «L'Amico del Popolo», sabato 18 Aprile 1964, il giorno dopo la prima proiezione di questo film/documento nel cinema Olimpia di Belluno, circa cinque mesi dopo la catastrofe. Uno dei personaggi maggiormente attaccati dai «cattolici» fu proprio Teza Vincenzo, per aver osato dire pubblicamente quello che provava. Visto il filmato, e letta quella pagina, ogni commento guasta: vi riscontro la stessa prosopopea velenosa e insinuante degli articoli moderni, firmati dal ruffiano PR della Fiera di Longarone, la cupola ove si decidono i sindaci e le politiche comunali. Identico: stile immutato, stesso DNA. Vedere l'infame processo a Vincenzo Teza nel 2006.
    Questo, fu ed è tuttora, il "Vajont".

  • Dal TG1 del 12-10-1963, alcune testimonianze dei giorni dopo. Guarda/scarica il filmato: 27,4 MB, durata 02'59
  • Scandalo del Vajont, (1).
    Dal TG1 dell'ottobre 1978. Grazie all'archivio "Teche RAI TV", possiamo qui rivedere uno spezzone di telegiornale in cui già si delineano e si descrivono gli scandali intrinseci alla "Legge Vajont".
    Guarda/scarica il filmato: 109,9 MB, durata 03'38.
  • Scandali del Vajont, (2). Dal TG2 del Friuli-Venezia giulia, 1985.
    A quasi 17 anni dal disastro, mentre è ancora a metà percorso il "Processo Vajont" per determinare colpevoli e responsabilità della STRAGE, a Pordenone va ad INIZIARE uno dei processi per malversazione e corruzione sul traffico delle licenze.
    Guarda/scarica il filmato: 26,1 MB, durata 03'15.
  • Vajont da satellite: immagini scelte.
  • Nuova Erto (Ponte nelle Alpi, Belluno), 9 ottobre 2004: l'inaugurazione di un "monumento", a memoria dell'eccidio, nella piazza del quartiere Ertano di Ponte nelle Alpi. Filmato donatomi dall'operatore dell'archivio ISBREC di Belluno, sig. Suppo Agostino, che ringrazio ancora. Qui la trascrizione della testimonianza del Prof. Francesco Piero Franchi, storico e docente. La Memoria del Vajont, durata 54 minuti e 04": purtroppo sono 546 MegaBytes, che non sono riuscito a ridurre significativamente.
    Nel filmato, interessante è la recitazione del sindaco Pierluigi De Cesero di Longarone, che tra 9 giorni da questo momento diverrà il presidente (autoproposto/eletto scontatamente) di una Fondazione spuria apparentemente dedicata "Memoria". E tant'è votato alla conservazione della Memoria, che il giorno successivo (e cioè il 19 ottobre 2004) invierà una lettera ufficiale di SFRATTO al locale Comitato Sopravvissuti del Vajont. Applausi.

    Buona visione.

Cencio e Carolina Teza al processo
  • 26 aprile 2006
    L'ultima vergogna longaronese (targata 2006) di un Vajont politico-affaristico-mafioso senza fine. I coniugi Teza di Pirago vengono denunciati dal loro giovane sindaco per dei presunti «vandalismi» all'interno del Cimitero di Fortogna che sarebbero stati effettuati - udite udite! - dallo stesso Vincenzo, sulle nuove lapidi della sua famiglia trucidata. L'evento campeggia in prima pagina sui quotidiani locali. Nutrito il gruppo di solidarietà (Cittadini della Memoria ed altri, io presente) al fianco della coppia, brilla invece la completa assenza del Comitato Sopravvissuti della Coletti.
    Il firmatario di questa e di altre sconcezze, fatti due conti tardivi sul suo ritorno d'immagine evita che il processo decolli, ritirandosene come parte civile «offesa». Doveva finire ben diversamente; o almeno così faceva conto da mesi. Fin quando qualcuno, dopo aver letto i giornali, deve averlo bruscamente tirato giù dal letto e fatto schizzare a Belluno, solo e quindi sprovvisto dei soliti pagliacci, a metterci una pezza. Qui il video della notizia (30,3 MB, 2'04"), così come fu trasmesso dal TG di Antenna3 Veneto, redazione di Belluno.
    Qui invece il mio report dettagliato sull'accaduto. E in cima all'area "Libri", un altro documento estremamente significativo che Carolina Teza mi ha fatto vedere, qualche mese dopo.
  • Un recente spezzone - tratto da un film documentario - che mostra le condizioni "originali" del Cimitero delle Vittime del Vajont, in località Fortogna. Chi ha visitato solo di recente il Monumento Nazionale non ha percezione di cosa sia stato profanato, in termini umani, storici e amministrativi dal Comune di Longarone guidato dall'attuale sindaco.
    Nel filmato quindi, le ultime immagini pubbliche del manufatto prima dello stupro del 2004. Che io sappia questo è l'unico video online degli ultimi giorni del Cimitero originale: sono solo 4,3 MB.
  • vergognati,Infame...«Sono amico, io, di Paolini e di Martinelli». E come no, sicuro. Avvinazzato conta$torie interpreta in un monologo a degli estranei (tanto per cambiare!) la sua «visione» delle cose e della vita (n. b.,vita altrui). Peccato solo che i due personaggi che qui cita per accreditarsi se ne stiano ben distanti dal suo ambiente, e di Lui la pensino in maniera diametralmente opposta.
    Brano peraltro interessante per analizzare una per$onalità che freudianamente offre la chiave per smascherare un mito: se stesso. Ascolta con attenzione, piu' volte, il ragionamento da «osteria n.7». Certamente qualcuno deve ringraziarlo, il Vajont, sono perfettamente d'accordo: lui è tra i primi della fila.

    mafia_VajontQuesta registrazione è datata 2003. Negli anni a venire, questo immaginario «Maestro di Vita» alcolico deraglierà dai suoi insegnamenti da Eremita e dalla Storia, svelando un'attitudine penosamente clownesca e contaminando (lo "schivo della mondanità") la sua purezza in tutte le occasioni mediatico-promozionali possibili. Incarna il mestiere piu' antico del mondo, lo «Spirito dei Boschi». Certo, in boschi di riflettori, e presepi di microfoni.
    Ma questo è il meno, in questi tempi di balle e di immagini di rapina, come il suo omonimo, il paparazzo che vive di ricatti. Quello che non è assolutamente ACCETTABILE, è che si spacci da "sopravvissuto" per far soldi grazie a migliaia di sprovveduti (e ignoranti TOTALI, come lui) sfruttando i morti del Vajont e una fama di "maestro di Vita" e di ORACOLO largamente MAL RIPOSTA.

  • 0Chi segue da tempo questo archivio di Memoria ricorderà il caso esemplare e annunciato di un Vajont-bonsai, quello del ponte crollato durante un collaudo azzardato in Val Tramontina in data 15 dicembre 2004.
    Le dinamiche del crash annunciato, avvenuto a 25 km in linea d'aria da Erto, ricalcano fedelmente quelle della catastrofe del Vajont. Ieri si è tenuta a Pordenone la PRIMA UDIENZA preliminare (quasi tre anni dopo) per la comparizione delle parti. Dal TG3 regionale ho tratto il filmato che appare a lato (17,2 MB). Ne anticipo qui il contenuto: sette i rinviati a giudizio tra costruttori, tecnici e progettisti; tutti chiamati a rispondere di disastro colposo e lesioni colpose. Ammesse tutte e quattro le parti civili: ANAS, Provincia di PN e i due Comuni della valle. Stralciata invece la posizione di un impiegato della Provincia che ha chiesto (!) il procedimento abbreviato (chiunque segua non distratto i processi, puo' avere idea di cosa significhi).
    Chiunque abbia letto (magari su questo sito) l'evolversi del processo Vajont, in base alle due prossime udienze puo' azzardare un pronostico, tenuto conto anche delle ultime degenerazioni legislative del governo Berlusconi e dell'indulto targato Mastella.
    Leggi qui il mio report del 2004.
  • Intervista a Mario Pozzobon

    E' ora disponibile il video dell'intervista a Mario Pozzobon, superstite di una famiglia longaronese spazzata via dall'ondata.

    "Cittadino della Memoria", Mario è uno di coloro che NON accettarono la transazione mafiosa dell'ENEL/Sade organizzata dopo un'idea dell'ex presidente del Consiglio avvocato Giovanni Leone.

    Mario è qui a spiegare a Marisancho Menjòn-Ruiz (ricercatrice spagnola del Progetto Zaragoza 2008) le vicende che lo coinvolsero.
    Sono 62,8 MB, in formato Quick Time (vuol dire che NON FUNZIONA col Win Media Player!!).
    Buona visione, buone riflessioni, e un grazie a Mario e a tutti coloro che hanno dato modo allo staff di FNCA di poter raccogliere queste testimonianze.
    In futuro, spero verranno tutte a far parte ANCHE di questo archivio e fruibili da chiunque.
    Diversamente, andrò di persona a ripeterle colle attrezzature che nel frattempo abbiamo acquisito.

  • 0Vajont 1966, rare immagini della mancata ricostruzione di Longarone, nonostante le precise promesse del ministro DC Piraccini in questo senso, appunto, tre anni prima. Molto interessante la sequenza che mostra il "Muro della Vergogna" (o "del pianto") eretto sulla sella di S. Osvaldo, tra Cimolais ed Erto, per impedire - con un blocco dell'Esercito - il ritorno degli sfollati. Ufficialmente, invece, fu allestito in fretta per "prevenire altre ondate". Fu smantellato nell'autunno 1998. Questa è pertanto una delle rare tracce della sua esistenza.

    Nel filmato c'è anche un commento amaro sulla diaspora Ertana e della loro forzosa condizione di "sussidiati". Opera di Antonio De Gregorio, durata 13 minuti, sono 29,4 MB.

  • 0  11 Agosto. Un grande passo x Corona, un piccolo passo x l'Umanità.
    Due giorni fa, il Fenomeno ha "presentato" un suo libro a Lignano, come l'anno scorso. Stavolta c'ero anch'io, e coi mezzi multimediali recentemente acquisiti. Pare che le critiche mossegli (vedi in cima a questa pagina, o anche qui) abbiano sortito uno straordinario effetto.
    Mauro Corona pare intenda affrancarsi dallo stereotipo che finora ha perseguito (finto sopravvissuto, finto superstite, etc.). E ha annunciato in diretta, davanti a centinaia di persone, che (I fantasmi di pietra) «è e sarà L'ULTIMO SUO LIBRO che farà riferimento e/o conterrà la parola 'Vajont'». D'ora in avanti, saranno esclusivamente "libri inventati"
    Sostanzialmente, non è che cambi molto rispetto "a prima", ma se posso dirlo, era abbondantemente ORA!!
  • Aggiunto inoltre un breve spezzone del materiale girato da Renzo Martinelli, e che mostra ancora il vecchio cimitero nelle scene iniziali e finali con "Olmo". Ricordo che un mio report fotografico dopo l'avvenuta inaugurazione ufficiale dello stupro a Fortogna (9 ottobre del 2004) è reperibile QUI.

    0Scarica invece da QUI, o cliccando sulla foto qui a destra il filmato tratto dal film "Vajont" del 2001. Sono 7,3 MB > > > > > > > >

  • RARISSIME ECCEZIONI su questo sito a livello di filmati in formato "Windows Media Player", alcuni spezzoni tratti da trasmissioni televisive spagnole e prelevati dai siti di denuncia www.itoizstop.org e www.yesano.com. Mostrano gli effetti delle crepe apparse nei due bacini iberici e occultate CRIMINALMENTE dalla ditta concessionaria. "Naturalmente", il ministero competente a paralizzare i lavori (e quindi a tranquillizzare e proteggere i cittadini a valle di queste BOMBE) non riesce a farsi valere e viene trascinato nei tribunali, con alterne vicende. Ricorda nulla??
    Evidentemente, anche nella Spagna di Zapatero persistono dei "poteri occulti" come fu (ed è) a Longarone.
    Ed il tutto, nella piu' assoluta indifferenza dei presunti sacerdoti della Memoria del Vajont (che pure sanno, e leggono queste pagine, se non altro per imparare QUALCOSA). Che altro dire??? Sono tutti in lingua spagnola, ma a mio parere abbastanza comprensibili da chiunque. Chi non usa Windows (o vuole ABBANDONARE il mediocrissimo WMP) puo' trovare QUI il player VLC gratuito e piu' adeguato al proprio sistema operativo...
    1. Filmato 1,
    2. Filmato 2
    3. Filmato 3
    4. Filmato 4
    5. Filmato 5
    6. Dal sito di cineasti www.haymotivo.com (un equivalente dell'italianissimo www.checosamanca.it, altro interessante sito e libro+DVD Feltrinelli!!) otteniamo dai numerosi "corti" presenti il filmato 6 (sul perché Yesa NON puo' andare, nemmeno economicamente).
      Il Filmato 7 descrive l'effetto di una bomba ecologica dal meccanismo simile a quello di Stava, ma però a base di fanghi TOSSICI, avvenuta nel 1998 ad Aznalcollar (Andalusia) e che ha contaminato 4634 ettari di terreno (e 50 pozzi acquiferi), qui trattato da un'ottica particolare: quella di un uccello migratore, nato in Africa, che ritorna nei luoghi di nidificazione. Per trovarsi in un incubo (pesadilla)..
  • 0Dalla trasmissione TV "Parlamento IN" del 1999 uno spezzone in cui da parte di alcuni politici locali, un anno e mezzo dopo lo spettacolo di Paolini (9 ottobre 1997) si auspicava che il Governo in carica ponesse fine ad un processo (civilistico) che si stava protraendo da 35 anni. Sappiamo poi com'è andata: Giuliano Amato nel 2000 decideva salomonicamente di ripartire in parti uguali (33,3%) tra i tre riconosciuti COLPEVOLI della strage (LL.PP., ENEL e Montedison, subentrata formalmente alla ex-SADE) gli oneri stabiliti dalle sentenze di condanna.
    Sappiamo anche che per uno scherzo della Storia, la pena pecuniaria che i "colpevoli" hanno versato dopo 37 ANNI di battaglie legali è finita nelle casse di un'amministrazione che è - ahinoi - degna figlia ed erede (politico-mafiosamente parlando) degli stessi responsabili e generatori della STRAGE. Daqualche parte, dev'esserci una morale da trarre.
    Cio' doverosamente detto, in primis per rispetto di vittime e familiari che NON HANNO visto/ricevuto nemmeno questi, e senza nemmeno toccare il tasto "scuse" per carità di patria, scarica/vedi il filmato cliccando sull'immagine a lato, oppure QUI. Sono circa 13 Mb per circa sei minuti di video in Quick Time.

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NOTA: in caso di inconvenienti tecnici (essendo questo sito "fatto e aggiornato a mano") per favore contattatemi per segnalarmi/descrivere nei dettagli l'eventuale problema, dimodoché possa cercare di risolverlo o di indicarVi alternative.
Grazie anticipate per la collaborazione: Tiziano Dal Farra, via Monte Grappa, 201 - 32100 Belluno ITALY

Tel. Cell/SMS 339 6503360 - mail -> tiziano@vajont

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Splendida foto donata a vajont.org da Michele Toffoli, di Plaino (una frazione di Pagnacco, Udine), che ringrazio. Potete prelevarla, se vi va. Questa stessa foto è stata anche utilizzata per realizzare la copertina del CD della canzone "Vajont" (di Heavenly Lane, S. Vito di Fagagna) e inoltre della locandina/manifesto della "Staffetta della Memoria" 2007, che ha recapitato al Presidente Napolitano le decine di migliaia di firme raccolte da "Cittadini della Memoria" allo sopo di permettergli di offrire le SCUSE UFFICIALI del Paese che rappresenta a tutti gli ITALIANI per la parte avuta dallo Stato nella STRAGE MAFIOSA del "Vajont".

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L'OLTRAGGIO del Giro, spacciato per 'OMAGGIO' e Alti Nobili Sentimenti... ma 'a pagamento', cioè PROSTITUZIONE.
Clicca l'immagine
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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org.
Poi a partire dal 2004 [ma io lo saprò solo due anni e mezzo DOPO] dal 2007 sbucarono - e vennero avanti - i delinquenti, naturalmente quelli istituzionali della mafia di Longarone....


Ai navigatori. Queste sono tutte pagine "work-in-progress" (modificabili nel tempo) e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni. Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > riga > link fallace.

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Ritagli di giornali, motivazioni e libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di Tiziano Dal Farra - Belluno, 3396503360
-->> tiziano@vajont.info (se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

« VOMITO, ERGO SUM »

Fortogna:
nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: un falso storico, fattuale, e ASSOLUTAMENTE IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE e oggettivo - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo farlocco e osceno «Monumento/sacrario» in località S. Martino di Fortogna riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come un parco "Italia" di Viserbella di Rimini, il campo "B" del lager nazista di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no? ed è la verità verificabile, ma se solo ti azzardi a dirlo o far notare le plateali coincidenze, sono guai, $eri. Perché... qui in Italia, e soprattutto in luoghi di metàstasi sociale e interessi inconfessabili perenni come la Longarone 'babba' ... «la Verità si può anche dire. Ma però che non ci sia nessuno che l'ascolti (o che la legga!)»

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Ma tutto deve andare come da copione, in Longar-Corleone. Dal dicembre del 1964 qui è così: lo mise nero su bianco gente colle spalle ben più larghe delle mie, e in tempi non sospetti:

«È quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito 'A', o 'B'; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere se non c'è corruzione».
Fonte: Giampaolo Pansa, sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973; sta riportato sul libro della Lucia Vastano. LIBRO CONSIGLIATISSIMO.

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