IL VAJONT DOPO IL VAJONT - 1963/2000

GIOVANNA LIPPI*, DANIELA NARDECCHIA

* Vittima del terremoto de L'Aquila del 6 aprile 2009.

L'ARCHIVIO VAJONT. INVENTARIO

NOTA INTRODUTTIVA

Il processo penale relativo al disastro del Vajont si tenne presso il Tribunale di L'Aquila dove era stato trasferito, con ordinanza della Corte di Cassazione il 10 maggio 1968, dopo la fase istruttoria, per motivi di «legittima suspicione» connessa a ragioni di ordine pubblico: gli animi - secondo la Suprema Corte - erano troppo esasperati nell'area del Vajont e Belluno non offriva garanzie sotto il punto di vista della sicurezza. La fase istruttoria si era tenuta a Belluno, dove il procuratore della Repubblica e il giudice istruttore avevano raccolto una grossa mole di documenti sottoposti a sequestro giudiziario.

Il problema dell'acquisizione delle carte del processo del Vajont, da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, risalente al maggio del 2004, è stato risolto il giorno 1 ottobre 2007 con una convenzione tra il detto Ministero e il Tribunale dell'Aquila. Secondo tale convenzione il Tribunale dell'Aquila consegna all'Archivio di Stato dell'Aquila la documentazione prodotta in occasione del procedimento penale relativo al disastro del Vajont conservando la titolarità di detta documentazione fino al 25 marzo 2011, data di scadenza quarantennale della «pratica».

L'11 marzo 2008 la Commissione di sorveglianza, istituita presso il Tribunale dell'Aquila, delibera la consegna e l'affidamento all'Archivio di Stato dell'Aquila di detta documentazione.

Nei mesi precedenti la consegna della documentazione si è provveduto a effettuare una ricognizione del materiale, conservato in un ammezzato del Tribunale, e a redigerne un elenco.

Traccia fondamentale nella compilazione dell'elenco è stato lo studio del prof. Maurizio Reberschak, che ha avuto nell'anno 2002 l'autorizzazione dal presidente del Tribunale dell'Aquila a consultare la documentazione processuale e ha concluso il proprio lavoro con il saggio «Per un archivio diffuso del Vajont. Inventari e documenti degli archivi del processo penale e della Commissione parlamentare d'inchiesta» (pubblicato poi in «Protagonisti», XXV, 86, 2004, pp. 64-107, e in tempo reale da www.vajont.org).

I documenti, collocati in faldoni, occupavano circa 40 metri lineari di scaffalature; altra documentazione sparsa era posta sulla parte superiore degli scaffali. Vi era poi altro materiale costituito da rubriche, registri, schedari, documenti sfascicolati, una valigia sigillata e fotografie di grande formato; sul pavimento c'erano degli scatoloni con contenitori cilindrici che raccoglievano lucidi e disegni.

Il 17 marzo 2008 il materiale è stato consegnato all'Archivio di Stato che ha provveduto a sistemarlo in armadi blindati.

Nei giorni successivi la consegna è iniziata la ricognizione con conseguente sistemazione dei faldoni, della documentazione sciolta e dei contenitori cilindrici. Questi ultimi racchiudono più di un documento in carta da lucido che, vista la delicatezza del supporto, si è ritenuto opportuno non èstrarre. Durante questa fase di condizionamento è stata constatata la presenza di faldoni contenenti carte particolarmente deteriorate dall'umidità, dovuta alla conservazione in ambiente inidoneo; alla fine del procedimento penale, infatti, la documentazione, collocata in uno scantinato adibito ad archivio del Tribunale, aveva subito danneggiamenti provocati da umidità e infiltrazioni d'acqua. Solo nel 1996 l'intero archivio è stato trasferito dal cancelliere Guglielmo Grippo nell'ammezzato del Tribunale dove è stato conservato sino alla cessione all'Archivio di Stato.

Completata la fase di condizionamento si è provveduto alla stesura di un inventario analitico.

È stata data una numerazione a catena dei faldoni seguendo la numerazione originale e cercando anche di inserire la documentazione sciolta. Per quanto riguarda la numerazione dei fascicoli si è cercato, per quanto possibile, di mantenere la numerazione originale.
L'Archivio Vajont è diviso in sette serie:

I. Tribunale di Belluno. Ufficio istruzione

II. Procura generale della Repubblica di Venezia

III. Tribunale dell'Aquila

IV. Corte d'Appello dell'Aquila

V. Atti sequestrati

VI. Aeronautica militare ed EIRA

VII. Procura della Repubblica di Belluno. Riconoscimento vittime.

La I serie comprende i documenti prodotti in fase istruttoria
(da busta lab. 37).

La II serie comprende una busta (b. 38) contenente documenti relativi alla richiesta del procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Venezia per la remissione del processo.

La III serie contiene la documentazione prodotta dal Tribunale dell'Aquila
(da b.39 a b. 56).

La IV serie contiene la documentazione prodotta dalla Corte d'Appello dell'Aquila
(da b. 57 a b. 65).

La V serie contiene la documentazione sequestrata dal procuratore della Repubblica di Belluno e dal giudice istruttore presso la SADE, l'ENEL, il Ministero dei lavori pubblici, il Genio civile di Belluno e di Udine, la Società telefonica delle Venezie, il Comune di Erto e Casso, le Prefetture di Belluno e di Udine, l'Istituto di idraulica e costruzioni idrauliche dell'Università di Padova, l'Amministrazione provinciale di Belluno, l'Osservatorio geofisico di Trieste
(da b. 66 a b. 218).

La VI serie comprende tre buste contenenti foto aeree eseguite dall'Aeronautica militare nella zona del Vajont
(da b. 219 a b. 221).

La VII serie contiene la documentazione prodotta dalla Procura della Repubblica di Belluno relativa al riconoscimento delle vittime
(da b. 222 a b. 252).

Va precisato che facevano parte della documentazione processuale i seguenti reperti:

161 casse di legno contenenti campioni di roccia

126 contenitori cilindrici con «carote» di roccia

2 casse di legno contenenti ciascuna un plastico riproducente i luoghi dell'evento

21 registri riproducenti rilievi sismografici

5 cassette di legno contenenti lastre

3 scatole di cartone contenenti campioni di sabbia

1 cassetta di legno contenente bobine di microfilms

1 negativo di foto della diga del Vajont

I suddetti reperti sono stati consegnati al Comune di Longarone in data 27 aprile 1999.

    (agosto 2008)

......... ( L'INVENTARIO IN DETTAGLIO è reperibile sul libro in questione. GRAZIE )............

Stampato da La Grafica & Stampa editrice s.r.l., Vicenza
per conto di Marsilio Editori® in Venezia

    Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, comm. 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633.
    Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverse da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO (www.aidro.org).
EDIZIONE ANNO
10 987654321 2009 2010 2011 2012 2013

-----------------------------

Cosa devo fare per citare un'opera?

Si può liberamente riassumere, citare o riprodurre brani o parti di opera per uso di critica o discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purchè non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera;
    se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali (art. 70, comma 1).
Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta (art. 70 comma 3).


[Home] [Visite Museo] [Video] [Libri] [Memoria] [Cimitero] [Cronologia] [Audio] [Cazzate] [Curiosità] [Canzoni] [Credits] [ENGLISH english pages]

Ritagli di giornali, libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di: Tiziano Dal l'arra
(se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

Problemi col sito? Dissensi?
Segnalazioni, commenti, informazioni?
SCRIVIMI/write me!!

vajontOrgLogo - somerights_CC - Fatta a mano con un Mac - icraLogo

Un tempo, leggevi questo e altro e ti trovavi su www.vajont.org