Fascismo, legge Vajont*, Enron, Parmalat: una storia infinita
Alcuni pensano che i recenti scandali alla WorldCom/Lehman Brothers siano eccezioni, oppure sintomi di una fase transitoria di declino. Ma come molti che conoscono la Storia (specie quella del capitalismo monopolistico) sanno, le truffe in quello stile e in altri non sono un fenomeno originale, ma una regola (vedi i "banchieri di Dio"). Rispolveriamo fra la travagliata storia della finanza un esempio a caso.
Le grandi oligarchie nostrane e internazionali accolsero negli anni '20 il fascismo con entusiasmo e denaro.
Gli investitori americani fornirono prestiti per 600 milioni di dollari ad un interesse usuraio annuo fra il 7 e il 10%. Mentre gli intermediari, i 'brokers', intascavano subito il loro interesse, i poveri investitori accumulavano "titoli" che si rivelarono poi non riscuotibili.
Intanto, i capitali americani assumevano il controllo quasi completo dell'economia "autarchica" e i gerarchi intascavano a piene mani (Re e Duce per primi, che depositavano in forzieri svizzeri e londinesi). Nell'orgia speculativa si gettarono grandi banchieri come J. P. Morgan, Otto Kahn e Andrew W. Mellon, del Tesoro statunitense.
Per favorire questa grande "operazione" speculativa, Mussolini sostituì l'allora Ministro del Tesoro e delle Finanze Alberto De Stefani con l'ebreo massone di Palazzo Giustiniani, il nobile Giuseppe Volpi di Misurata, il fondatore della "Società Adriatica di Elettricità" e l'ideatore di Porto Marghera. [ Tutto sulla SADE ]
Come si evince il denaro non ha morale, sesso, fede, razza, patria, ideologia, né tantomeno ideali. Giuseppe Volpi - fin da allora - si dedicò 'naturalmente' all'insider trading, approfittando della "prevista" (da lui e dai suoi simili) rivalutazione della Lira (1927) chiedendo prestiti in dollari e sterline con restituzione posticipata, quindi con minore quantità di Lire.
Ma torniamo alle truffe, anche questa del Fascio, veramente favolosa, in combutta con le "odiate" cricche 'plutocratiche-massoniche-giudaiche' di mussoliniana memoria.
Come aveva documentato Matteotti, e per questo ammazzato, il governo (che nel 1927 aveva il bilancio in pareggio) invece di restituire i crediti avuti per mezzo del gettito fiscale spremuto agli italiani, firmò cambiali impegnandosi a pagare i debiti con rate persino cinquantennali, cioè fino ai nostri giorni (1987). Si arrivò così nel 1933 a 70 miliardi di Lire (di allora) di indebitamento.
Ma come fece (e qui siamo alla Enron, alla Parmalat, ecc.) il governo ad "occultare" ai soci della Banca Morgan e al Congresso USA (soci a cui andò ad ognuno come mediazione un milione di dollari, di allora) il crescente dissesto delle finanze, oramai sull'orlo della voragine? Semplice: il governo rendeva pubblici bilanci statali ottimistici, in pareggio, segnando come crediti le entrate dei Comuni e i deficit a carico di questi ultimi.
In sostanza, come Tanzi & C., il governo fungeva da 'Casa Madre' e i Comuni da 'Consociate' su cui scaricare le sofferenze, sempre più in rosso. "Naturalmente" i finanzieri americani non controllavano i conti ufficiali del Ministero del Tesoro confrontandoli con il Bilancio dello Stato, e i baccanali continuarono. La truffa fu occultata da tutti i commensali in tutti i modi e, quando qualcuno cominciò a diffidare, le 12 società finanziarie dedite all'intermediazione giunsero a minacciare persino alcune Banche (italiane) di sabotaggio. Ci volle la guerra per interrompere l'affaire, che riprese nel dopoguerra, però su scala europea. La solita storia.
Commento.
*Mi pare che la tattica dei tagli ai Comuni e Regioni in opera dal governo Berlusconi in poi, o i trucchetti sui "Derivati" denunciati da "Report" su Rai3 nella puntata del 14 ottobre 2007 abbiano illustri precedenti da "governi" e "ministri" che fecero la Storia d'Italia e - purtroppo - di Longarone.
Tiziano Dal Farra
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VOMITO, ERGO SUM. Fortogna: nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: falso storico, fattuale, e IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo «Monumento/sacrario» riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come il parco "Italia" di Rimini, il campo "B" di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no?
Ma se ti azzardi a dirlo, sono guai.