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XV LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   PDL N. 3106



PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

SPERANDIO, CACCIARI, PEGOLO, CREMA, VENIER, FISTAROL, BRESSA, MIGLIORE, DONADI, FABRIS, TRUPIA, LOMAGLIO, ACERBO, PROVERA, PERUGIA, DURANTI, GIANNI FARINA, FOGLIARDI, DIOGUARDI, CAMPA, MISTRELLO DESTRO, MILANATO, NICCHI, MADERLONI, BUFFO, SINISCALCHI, BURGIO, FOLENA, DANIELE FARINA, SMERIGLIO, DE CRISTOFARO, OLIVIERI, ANDREA RICCI, IACOMINO, GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA, VACCA, BOATO, FRIGATO, FRIAS, ROCCHI, FRONER, FIORIO, DE ZULUETA, FUNDARÒ, MARTINELLO, PAGLIARINI, FRANCO RUSSO, BALDUCCI, MUNGO, MARIO RICCI,
(+ PANIZ
, buon ULTIMO, a metterci il cappello per non fare figuracce)

Istituzione della «Giornata nazionale in Memoria delle Vittime dei disastri industriali»

Presentata il 2 ottobre 2007

Vajont.

È morto Guglielmo Cornaviera. Il suo impegno per conservare la memoria della tragedia e contro le speculazioni faceva di una legge come questa un obiettivo imprescindibile.
Fino all'ultimo in prima linea, si è battuto per tutta la vita a favore dei superstiti non risarciti

Guglielmo Cornaviera, Longarone
BELLUNO, SABATO 27 OTTOBRE 2007
Si è spento a 74 anni Guglielmo Cornaviera: la «memoria vivente» del Vajont e di mille battaglie civili ha cessato di vivere proprio mentre questo PDL veniva consegnato al Presidente Bertinotti.
Onorevoli Colleghi!

- L'Italia e l'Europa hanno avuto un lungo elenco di vittime troppo spesso espunte dai libri di storia, si tratta di donne e di uomini caduti a causa di stragi ambientali, vere e proprie catastrofi causate dall'insipienza umana. Il modello di sviluppo prevalente considerava, e talvolta considera, i grandi incidenti industriali come «effetti collaterali» di attività imprenditoriali teoricamente rivolte al benessere della popolazione.
      Dovrebbe bastare il ricordo di alcuni luoghi quali il Vajont, Seveso, Stava [dossier Stava] e Porto Marghera, per evocare le tremende sciagure e gli orribili crimini perpetrati contro intere comunità, colpevoli solo di lavorare e di abitare vicino a luoghi dove erano presenti attività industriali. La presente proposta di legge vuole impegnare la Repubblica italiana a combattere l'oblio di fatti tanto gravi che hanno segnato la storia di intere regioni. Per questo pensiamo di dare un seguito al dettato costituzionale degli articoli 9 e 32 proponendo l'istituzione di una Giornata nazionale dedicata alle vittime dei disastri industriali. L'articolo 9 tutela, non a caso insieme, il paesaggio e il patrimonio storico nazionali e l'articolo 32 tutela la salute come diritto dell'individuo e interesse della comunità.
      - La celebrazione della Giornata nazionale è prevista il giorno 9 ottobre in memoria del disastro industriale più orrendo della vicenda italiana contemporanea: quella del Vajont. Il 9 ottobre 1963, infatti, una frana staccatasi dal monte Toc e precipitata nel bacino artificiale creato dalla diga del Vajont, provocò un'onda che scavalcò la diga e travolse, distruggendolo, il paese di Longarone; 1.917 furono le vittime, di cui 1.450 a Longarone, 109 a Castellavazzo, 158 a Erto e Casso e 200 originarie di altri comuni a cavallo delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.
      - La Giornata nazionale vuole essere un momento di riflessione sui grandi costi che la crescita industriale ha comportato quando non ha tenuto conto dell'ambiente e della necessaria armonizzazione tra gli interessi pubblici e privati, nonché sui rischi connessi a uno sviluppo selvaggio. È una funzione statale espressamente prevista dalla Costituzione - alla lettera s) del secondo comma dell'articolo 117 - quella della tutela dell'ambiente e dell'ecosistema attraverso una legislazione coerente e per svolgere efficacemente tale compito lo Stato deve promuovere il massimo della consapevolezza. Gli errori delle generazioni passate devono servire da monito per quelle attuali, perciò l'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri industriali coniuga il ricordo all'impegno per il futuro, coinvolgendo Ministeri, regioni ed enti locali.
      - Proponiamo, quindi, che questi soggetti pubblici facciano del 9 ottobre un momento di approfondimento storico-scientifico dei temi correlati ai disastri industriali. L'istituzione della Giornata nazionale non può essere «a costo zero», poiché è necessario prevedere una serie concreta di iniziative non solo, come già esposto, per sensibilizzare l'opinione pubblica, ma anche per incentivare il rispetto all'ambiente, in particolare da parte delle fasce più giovani e ricettive del Paese. Proponiamo, conseguentemente una spesa di 1 milione di euro annui a decorrere dall'anno 2008.




PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. È istituita la «Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri industriali», da celebrare annualmente il giorno 9 ottobre.
      2. La ricorrenza istituita ai sensi del comma 1 del presente articolo è considerata solennità civile e non determina riduzione dell'orario di lavoro negli uffici pubblici ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260, né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado.

Art. 2.

      1. In occasione della Giornata nazionale di cui all'articolo 1 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero della salute, il Ministero dello sviluppo economico e le regioni, con la collaborazione degli enti locali, d'intesa con le associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni, promuovono e organizzano, con l'apporto delle scuole di ogni ordine e grado nonché delle università, iniziative pubbliche finalizzate:

          a) a rendere accessibili le informazioni circa le stragi e i disastri industriali avvenuti in Europa e nel mondo;

          b) a finanziare, attraverso l'istituzione di apposite borse di studio, le ricerche storiche e scientifiche sui disastri industriali;

          c) a sviluppare una maggiore consapevolezza della necessità di tutelare la salute e il patrimonio ambientale del Paese;

          d) a informare e a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'opportunità di dare maggiore impulso alla prevenzione e ai princìpi di precauzione e di sostenibilità delle attività umane.

Art. 3.

      1. Per l'attuazione degli interventi di cui alla presente legge è autorizzata, a decorrere dall'anno 2008, la spesa annua di 1 milione di euro.
      2. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge si provvede, per gli anni 2008 e 2009, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni per i medesimi anni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2007-2009, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2007, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
      3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.





FONTE: http://www.camera.it/_dati/lavori/

 

  
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Incursione improvvisa della "Iena" Giulio Golia a Longarone, in occasione della Veglia in diga 2008.
Per prima cosa, al mattino arriva e va in Comune a Longarone. Lungo il percorso, viene riconosciuto (per via del collaboratore Molinari colla vistosa cinepresa Sony) e la voce si sparge. Arrivato in Comune, stranamente [ma non troppo, per chi conosce quelle canaglie] Golia assiste a scene incredibili: il sindaco Pierluigi De Cesero 'scomparso', e i suoi assessori che si barricano in ufficio e che si negano, gli impiegati e cittadini presenti tra lo sbalordimento e l'imbarazzo non sanno se ridere di sindaco & giunta [e rimetterci il posto] o singhiozzare.
Ma tutti hanno capito benissimo cosa sta succedendo, tutti tranne naturalmente Golia e l'operatore, che decidono indignati di cassare tutto il vergognoso "girato comunale" e di 'arrangiarsi' concentrandosi sul resto.
Si trasferiscono in diga nel tardo pomeriggio a trovarci, dove trovano Carolina Teza [ascoltala] e il nostro gruppetto ed ecco il risultato.

Il filmato della simulazione [digitalizzato nei materiali dell'ex "Vajont.org" sotto sequestro, e oggi www.vajont.info] glie l'ho passato io. Sarebbe questo

Questo video delle Iene poi scomparve stranamente dal loro sito [di MediaSet Italia1] per circa tre anni. Nel 2011 è poi "ricomparso". Cose che succedono. [Questa la MIA versione del Video de "Le Jene Vajont" di MediaSet]

Tengo a ringraziare Alberto e Cinzia Zeppieri, di Udine, che registrarono quella puntata per poi segnalarmela, sapendo che da anni mi interessavo a questa pagina nerissima della Storia nazionale.

26 OTTOBRE 2007

(clicca per approfondire)

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27 OTTOBRE 2007

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Poi è andata com'è, andata. Il Governo Prodi cadde - grazie a Mastella - e con esso il progetto di Legge.

Poi apparvero all'orizzonte due deputate sgarrupate [Rubinato e Rossa, del PD, più un Paniz] e fu "fatta". La FRITTATA.

Meglio nessuna Legge, che una Legge fatta *col CULO*.

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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org.
Poi a partire dal 2004 [ma io lo saprò solo due anni e mezzo DOPO] dal 2007 sbucarono - e vennero avanti - i delinquenti, naturalmente quelli istituzionali della mafia di Longarone....


Ai navigatori. Queste sono tutte pagine "work-in-progress" (modificabili nel tempo) e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni. Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > riga > link fallace.

[Home page, di servizio]

[la MAFIA a Longarone, dal '64 a OGGI ] [Visite Museo] [Video - Video, 2 - Video on Vimeo] [Libri] [Memoria] [Cimitero]

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[Lo $tupro dei Morti, e quello dei VIVI][Testimonianze Vajont ] [Cronologia] [Audio]

[Cazzate] [CURIOSITÀ] [Canzone/Songs] [Credits] [ENGLISH SECTION english pages] [] [] [] [] []


Ritagli di giornali, motivazioni e libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di Tiziano Dal Farra - Belluno, 3396503360
-->> tiziano@vajont.info (se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

« VOMITO, ERGO SUM »

Fortogna:
nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: un falso storico, fattuale, e ASSOLUTAMENTE IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE e oggettivo - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo farlocco e osceno «Monumento/sacrario» in località S. Martino di Fortogna riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come un parco "Italia" di Viserbella di Rimini, il campo "B" del lager nazista di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no? ed e' la verita' verificabile ma se solo ti azzardi a dirlo o far notare le coincidenze, sono guai. $eri. Perché... qui in Italia, e soprattutto in luoghi di metàstasi sociale e interessi inconfessabili perenni come la Longarone 'babba' ... «la Verità si può anche dire. Ma però che non ci sia nessuno che l'ascolti (o la legga!)»

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Ma tutto deve andare come da copione, in Longar-Corleone. Dal dicembre del 1964 qui è così: lo mise nero su bianco gente colle spalle ben più larghe delle mie, e in tempi non sospetti:

«E' quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito 'A', o 'B'; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere se non c'è corruzione».
Fonte: Giampaolo Pansa, sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973; sta riportato sul libro della Lucia Vastano. LIBRO CONSIGLIATISSIMO.

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