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centrale termica


Società Anonima

Officine Elettriche dell'Isonzo (O.E.I.)


centrale idroelettrica



SADE 16

IL GRUPPO
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'
LA SUA ATTIVITA'TECNICA ED ECONOMICA DALLE ORIGINI AL 1929

ROMA
"UNIVERSALE" TIPOGRAFIA POLIGLOTTA
1929
NEL XXV° ANNO DI FONDAZIONE
DELLA
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'VENEZIA




SOCIETA'ANONIMA OFFICINE ELETTRICHE DELL'ISONZO (O.E.I.)


Questa Società fu costituita a Trieste nel 1906 col capitale di Corone 2.000.000. allo scopo di utilizzare le forze idrauliche ricavabili dal Canale Dottori, derivato dall'Isonzo e di proprietà del Consorzio Acque Agro Monfalconese.

La Società costruì cinque centrali idroelettriche a Fogliano, Redipuglia, Monfalcone, Anconetta e Monfalcone Porto per una potenza complessiva di circa 1630 KW; una rete ad alta tensione (10.000 Volt) ed alcune reti di distribuzione a bassa tensione nella zona tra Gorizia e Monfalcone, limitandola ai centri più importanti.

Nel 1913, per costruire una riserva agl impianti idrici, compresi quelli allora progettati nell'alto Isonzo, le O.E.I. costruirono a Monfalcone presso il Porto Rosega, una centrale termoelettrica della potenza di 6.000 HP installati.

Nel medesimo anno fu costruita anche una linea a 25.000 Volt tra Monfalcone e Trieste e fu dato ulteriore sviluppo alle reti di distribuzione, costruendo pure una rete sotterranea a Trieste, alla stessa tensione di 25.000 Volt, ciò che parve allora un ardimento tecnico.

La guerra sospese completamente l'esercizio delle centrali; le centrali stesse e le reti di distribuzione tutte nella zona di operazione vennero danneggiate gravemente ed in gran parte distrutte.

Nel novembre 1918, dopo l'armistizio, la gestione delle O.E.I. venne affidata ad un R. Commissario che la tenne fino al dicembre 1920.

In questo periodo il Genio militare iniziò i lavori di ricostruzione delle centrali e degli impianti.

Contemporaneamente l'intervento del Credito Industriale di Venezia valse a sollevare la Società dalla crisi gravissima dalla quale era travagliata in conseguenza dei danni sofferti.

Alla fine del 1919 l'Assemblea provvide alla conversione del capitale azionano da corone austriache in Lire italiane, riducendo il capitale stesso da corone 2.000.000 a Lire 1.200.000.

La Società riprese l'esercizio normale solamente nell'anno 1921 e da tale data andò gradualmente sviluppandosi, ripristinando e ingrandendo considerevolmente i propri impianti.

Nell'anno 1923 il capitale sociale fu portato a Lire 3.000.000.

Nel 1923 il R. D. 27 settembre 1923 n° 2148 accordò alla società un mutuo a condizioni di particolare favore, a parziale compenso dei danni di guerra denunziati e non riconosciuti essendo stato negato alla Società il carattere di prevalenti interessi italiani nell'anteguerra.

Tale mutuo della durata di 35 anni, ha un importo di L. 7.167.000. Non essendo tuttavia esso sufficiente a regolarizzare definitivamente la situazione finanziaria della Società, questa provvide nell'anno 1925 all'aumento del Capitale portandolo a L. 12.000.000 interamente sottoscritto dalla Società Elettrica della Venezia Giulia.

Attualmente la Società distribuisce energia nelle Provincie di Udine, Trieste e Gorizia in 23 comuni con 6850 utenti.

Le O.E.I. hanno erogato nel 1928 circa 26 milioni e mezzo di Kwore.
Gli utenti della Società sono prevalentemente per illuminazione.
Le industrie servite sono principalmente quelle delle Costruzioni Navali (Cantiere Navale Triestino, Stabilimento Tecnico Triestino, Arsenale del Lloyd).

La Società provvede pure di energia i magazzini generali di Trieste e l'industria marmifera di Aurisina.
Il dividendo distribuito nel 1927 è stato del 5%.
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Last updated 19.2.2005