blackout

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centrale termica


Società:

... partecipate ...


centrale idroelettrica



SADE 18

IL GRUPPO
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'
LA SUA ATTIVITA'TECNICA ED ECONOMICA DALLE ORIGINI AL 1929

ROMA
"UNIVERSALE" TIPOGRAFIA POLIGLOTTA
1929
NEL XXV° ANNO DI FONDAZIONE
DELLA
SOCIETA'ADRIATICA DI ELETTRICITA'VENEZIA




SOCIETA'NELLE QUALI IL GRUPPO ADRIATICA P0SSIEDE PARTECIPAZIONI PIU'O MENO IMPORTANTI


----------------Società ------------------------Capitale----------Dividendo
  1. Credito Industriale di Venezia---------- 15---------- 8
  2. Consorzio Mobiliare Finanziario---------- 210 ----------10
  3. Società Mobiliare Nazionale---------- 128,250 ----------5,5
  4. Consorzio per Elettrotrazione---------- 3 -----------~
  5. Società Nazionale Sviluppo Imprese Elettriche ----------. . 40---------- 10
  6. Società Idroelettrica rica del Fiastrone---------- 1----------
  7. Società Forze Idrauliche dell'Appennino ----------1,3----------
  8. Società Elettrica Tridentina---------- 125----------
  9. Società Idroelettrica Goriziana---------- i----------
10. Società Idroelettrica Alto Timavo---------- 0,12----------
11. Società Immobiliare Adriatica---------- 3,5 ----------5
12. Officine Galileo---------- 30 8
13. Società Adriatica Costruzioni Impianti Elettrici ----------. . 0,5 ----------5
14. Fabbrica Isolatori Livorno---------- 22---------- 7,5
15. Cantieri Navali e Acciaierie di Venezia ----------4()---------- 5
16. Officine di Bal taglia---------- 6---------- :3
17. Società Costruzioni Me(cafli(he Riva ----------20,5---------- 8
18. Società Italiana Tubi Togni ----------10---------- 8
19. Società Industrie Elettrotelefoniche---------- 200
20. Società Veneta Ferrovie Secondarie---------- 24---------- 7
21. Società Strade Ferrate Meridionali---------- 320---------- 8
22. Società Italiana Navigazione Interna---------- 20---------- -
23. Società Veneziana Navigazione a Vapore---------- 20---------- 17,5
24. Navigazione Libera Triestina ---------- 150---------- -
25. Compagnia Italiana dei Grandi Alberghi---------- 54 10
26. Compagnia Generale degli Acquedotti---------- 150 ---------- -
27. Società del Porto Industriale di Venezia---------- 6 ----------5



IL CREDITO INDUSTRIALE DI VENEZIA


Costituito nel 1918 iniziò il suo lavoro nel gennaio del 1919 col programma di portare il suo contributo al maggiore impulso delle principali Industrie del Veneto ed in special modo a quelle che dovevano facilitare l'utilizzazione delle forze idrauliche, imperniate nei vari organismi che fanno tuttora capo alla Società Adriatica di Elettricità.

A tale programma il Credito Industriale, che collo scorso esercizio 1928 ha compiuto il suo primo decennio, si è sempre scrupolosamente attenuto evitando come norma la speculazione ed appoggiando il movimento industriale e commerciale di questi ultimi dieci anni.

Malgrado le gravi difficoltà che determinarono in varie riprese situazioni difficili sia nel commercio che nell'industria, il Credito Industriale si è potuto validamente affermare, sia pure nella sua limitata sfera d'azione, ottenendo anche incarichi di grande fiducia come la sottoscrizione al Prestito Nazionale del 1919 ed al Prestito del Littorio del 1926, sottoscrizioni che presso il Credito Industriale di Venezia ebbero risultati veramente soddisfacenti.

A dimostrazione effettiva di tutto questo lavoro è interessante esporre la cifre generali dei dieci esercizi passati come pure dei risultati ottenuti alla fine di ciascun esercizio (vedi tabella seguente).

Da tali cifre risulta che in dieci anni di esercizio il Credito Industriale di Venezia, dopo aver corrisposto il dividendo sempre in misura assai soddisfacente, ha portato la sua Riserva alla complessiva cifra di L. 6.000.000, corrispondenti al 40% del capitale sociale come prescritto dal R. Decreto-Legge n. 1511 del 7 settembre 1926.

--------------Utile netto------- Dividendo--- Riserve----------- A nuovo

1919 ----- ---621.485,63 ------ 10 ------ 131.074,30 ----- 9.337,03
1920 ----- 1.786.701,49 ----- 10 ------189.801,92 ----- 16.434,68
1921 ----- 1.809.815,57 ----- 8 ----- 191.312,50 ----- 343.625,25
1922 ----- 1.824.578,62 ----- 8 ----- 791.228,93 ----- 39.036,ñ1
1923 ----- 1.821.846,34 ----- 8 ----- 496.582,35 ----- 48.207,68
1924 ----- 2.582.542,89 ----- 8 ----- 1.200.000- ----- .- 61.623,43
1925 ----- 2.640.019,55 ----- 10 ----- 1.000.000- ----- 39.641,98
1926 ----- 2.032.106,13 ----- 10 ----- 400.000- ----- 45.142,81
1927 ----- 1.823.207,16 ----- 8 ----- 500.000- ----- 52.189,97
1928 ----- 2.478.889,20 ----- 8 ----- 1.100.000- ----- 72.134,71

LE OFFICINE GALILEO


Nel 1860 tre uomini di audacia, di coraggio e di raro spirito di iniziativa, l'astronomo Donati, un capitalista di larghe vedute, il Vegni, ed il capo operaio Pozzoli fondarono a Firenze le officine Galileo, dedicate alla industria meccanica di precisione e all'ottica.

Tutta una serie di profonde trasformazioni attraverso gli anni ha segnato il continuo, largo e sicuro sviluppo dello stabilimento, che nel 1896 passò alla gestione di una Società in accomandita, la quale pochi anni dopo si trasformava nella " Società Anonima Officine Galileo" sotto la cui ragione lo stabilimento raggiungeva il massimo sviluppo, portando la sua produzione sui maggiori mercati del mondo.

Durante la guerra le officine furono di vera e grande utilità fornendo alla Marina, all'Artiglieria e al Genio i delicati ordegni di precisione che a quelle speciali organizzazioni militari abbisognavano: periscopi, telemetri, traguardi, alzi, cannocchiali, ecc., uscirono nella massima parte dalla Galileo.

La crisi del dopo guerra non risparmiò il grande Stabilimento fiorentino, che nel 1921 dovette essere messo in liquidazione riprendendo soltanto due anni dopo, nel 1923, la sua attività piena e completa per il poderoso intervento finanziario della Società Adriatica di Elettricità, la quale assorbendo la quasi totalità delle azioni, non solo sospese e in seguito fece revocare le operazioni di liquidazione, ma ne aumentò il capitale azionario portandolo nel 1929 a 30.000.000.

Mercè questo intervento provvidenziale fu conservata a Firenze la sua prima officina meccanica, la più famosa e la più attrezzata, mentre d'altra parte si manteneva all'industria meccanica nazionale uno dei meglio attrezzati e più particolarmente specializzati dei suoi stabilimenti.

Di qui la salda stima conquistatasi ovunque e la vantata e provata perizia nelle sue costruzioni specializzate.

Basti dire, ad esempio, che non v'è marina militare di qualche importanza che non abbia adottato per i suoi sommergibili i periscopi fabbricati dalla Galileo, mentre essa ha fornito oltre che all'Italia, i propri apparecchi marinari e guerreschi alla Spagna, al Giappone, al Brasile e perfino alla Germania, ed ha diffuso dappertutto in Europa e in America i buoni grandi proiettori elettrici del diametro fino a duecentodieci centimetri e della potenza di milioni di candele.

Sarebbe troppo lungo parlare di tutta la vasta e complessa sua produzione, tuttavia non possiamo dispensarci dall'accennare almeno alla più importante.

Notiamo così fra il materiale costruito per la guerra, per la marina e per l'aereonautica: ogni apparecchio di telemetria; cannocchiali di puntamento, binocoli, apparecchi ottici per scopi speciali e periscopici da torre, da trincea e per sommergibile; obbiettivi fotografici e teleobbiettivi per scopi militari; bussole giroscopiche e magnetiche con trasmissione a distanza, apparecchi automatici per il governo delle navi; apparecchi di precisione e di regimazione per il tiro navale ed antiaereo; ogni specie di telegrafi e indicatori per bordo; segnalatori acustici marini e sottomarini per navi e stazioni costiere; apparecchi contro i gas nocivi, per la rigenerazione dell'aria e per la respirazione artificiale; ogni specie di proiettori elettrici ed accessori relativi.

Fra gli apparecchi scientifici e scientifico-tecnici accenniamo: ogni genere di apparecchi da gabinetto, da laboratorio e per l'industria in genere; apparecchi topografici e prodotti di ottica varia.

Infine fra gli apparecchi elettrici: ogni specie di interruttori, resistenze, quadri ecc.; strumenti di misura e trasmettitori di indicazioni a distanza.

Il dividendo distribuito nel 1928 è stato dell'8%.



SOC. ADRIATICA PER COSTRUZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI


Il Gruppo Adriatica, per la costruzione dei suoi impianti elettrici, ed in generale per lavori di costruzione, in tutti i casi in cui le Consociate non abbiano adeguati mezzi propri, ha costituito nel 1922 un apposito Ente e cioè la predetta Società, col capitale azionario di L. 500.000.

Per quanto possa apparire esiguo tale capitale azionario, tuttavia esso è sufficiente ad eseguire anche lavori di notevole importanza, per il credito che può venirle concesso in relazione alla importanza finanziaria delle Società committenti.

Oltre a numerose linee a media ed alta tensione, essa ha costituito tutte le linee a 135 KV del Gruppo, numerose importanti cabine, ecc. Si calcola che dalla sua costituzione ad oggi abbia eseguito lavori per l'importo complessivo di oltre 70 milioni.

Il dividendo distribuito nel 1928 è stato del 5%.



CANTIERI NAVALI ED ACCIAIERIE DI VENEZIA


Per iniziativa del Conte Volpi di Misurata questa Società fu costituita nel 1917 coll'intervento delle principali ditte metallurgiche e navali d'Italia, allo scopo di creare a Venezia un gruppo di industrie per costruzioni meccaniche navali e metallurgiche nel nuovo Porto Industriale di Marghera.

Il Capitale iniziale sottoscritto fu di 24 milioni.

L'attività dei cantieri si svolse non solo a Marghera, dove furono installati due importanti reparti per la costruzione di carpenterie in ferro (ponti, tettoie, scafi di navi, ecc.) e una fonderia di acciaio con forni elettrici, ma anche coll'acquisto delle Ferriere di Udine e dello Stabilimento Meccanico di Venezia alla Giudecca già della Savinem.

Le ferriere di Udine continuarono e continuano a produrre apprezzatissimi profilati d'acciaio omogeneo con una produzione annua di circa 24.000 tonnellate.

Le Officine di Giudecca riadattate con moderno e poderoso macchinario, si sono specializzate, oltre che nella produzione di accessori navali e macchinari in genere per zuccherifici, nella costruzione di mezzi accessori di ogni tipo raggiungendo in questo difficile ramo un notevolissimo grado di perfezione.

Anche recentemente esse hanno fornito al Governo Greco, con brillantissimi risultati di collaudo, due grandi draghe automotrici con disgregatore ed aspiratore della portata di 3.000 mc. orari; fornirono pure un grande pontone semovente della portata di 100 tonnellate.

Altra specialità dello stabilimento sono le condotte forzate per impianti idroelettrici.

Nei cantieri di carpenteria in ferro di Marghera si fabbricano pali a traliccio, ponti metallici, grandi tettoie, ecc. con modernissimi e razionali mezzi di lavoro.

Citiamo fra gli altri lavori in corso, una delle grandi tettoie della nuova Stazione di Milano.

La fonderia in acciaio con forni elettrici si è già affermata sul mercato italiano per la bontà del prodotto.

Recentemente, allo scopo di meglio specializzare gli impianti e di assicurarne un più sicuro ed importante sviluppo, la Società Cantieri Navali ed Acciaierie di Venezia ha aumentato il suo capitale a 40 milioni e, coll'intendimento di restare solamente Società di carattere finanziario tipo 'Holding', ha creato due nuove Società e cioè le Acciaierie Venete col capitale di 30.000.000, alla quale ha apportato gli Stabilimenti di Udine e di Marghera, e la Cantieri Navali ed Officine Meccaniche di Venezia, col capitale di 5 milioni, cui ha apportato lo stabilimento della Giudecca.



SOCIETA'VENETA FERROVIE SECONDARIE


La Società Veneta Ferrovie Secondarie, fondata nel 1872 da Vincenzo Stefano Breda, costruttrice di ferrovie, porti e dei primi acquedotti, esercita ora intorno a 600 Km. di ferrovie e tramvie, costituenti tanti nuclei di altrettante reti nel Veneto, nell'Emilia, nella Toscana.

È inoltre interessata nella ferrovia delle Dolomiti (Calalzo - Cortina - Dobbiaco) che ora si sta elettrificando; nella Filovia aerea Cortina-Belvedere; nel servizio automobilistico di gran turismo Cortina, Bolzano, S. Martino di Castrozza, ecc.

La Società Veneta sta costruendo la Piove-Mestre e l'Autostrada Mestre-Portogruaro, nonché trasformando tutta le rete della Nord Vicenza (Thiene-Rocchette-Asiago).

La Società Veneta è, inoltre, interessata nelle Officine Meccaniche della Stanga, costruttrici e riparatrici di materiale mobile.

Il capitale attuale della Società è di 24 milioni: il suo capitale obbligazionario di 9 milioni ed il dividendo distribuito nel 1928 è stato del 7%.



COMPAGNIA ITALIANA DEI GRANDI ALBERGHI


La Compagnia Italiana dei Grandi Alberghi venne costituita nel 1906, col capitale iniziale di L. 4.500.000.

Tale organizzazione sorse dalla italianizzazione della Venice Hotel Limited, la quale assorbì prima gli Alberghi di Venezia e nel 1928 anche quelli di Lido.

Negli anni del dopoguerra la Compagnia aumentò largamente il suo campo di azione, sì da diventare un'azienda di vera importanza nazionale, i cui alberghi di lusso e di assoluta distinzione sorgono in tutte le tappe suggestive del grande turismo internazionale.

Attualmente il capitale della Compagnia è di 54.000.000.

La Compagnia ha la proprietà e la gestione dei principali alberghi di Venezia e di Lido:
Hotel Royal Danieli,
Grand Hotel,
Hotel Regina,
Hotel Vittoria,
Excelsior Palace Hotel,
Grand Hotel des Bains,
Grand Hotel Lido,
Hotel Villa Regina
e Pensione della Spiaggia.

La compagnia gestisce inoltre i due Hotel Excelsior di Roma e di Napoli della Società Anonima Svizzera per Imprese di Alberghi, di cui la Compagnia ha la quasi totalità delle azioni; il Grand Hotel di Roma di proprietà della London and Foreign Hotel Syndicate Limited, di cui la Compagnia ha la totalità delle azioni; il Grand Hotel et des Iles Borromées di Stresa di proprietà dell'Unione Grandi Alberghi, di cui la Compagnia ha la grande maggioranza delle azioni.

La Compagnia è altresì interessata nella Società Grandi Alberghi Siciliani che gestisce i seguenti alberghi:
a Palermo: Grand Hotel et des Paimes, Excelsior Palace Hotel, Villa Igea;
a Taormina: Palace Hotel S. Domenico, Grand H6tel;
nella Società Turismo Alberghi Italiani che gestisce l'Albergo Colombia di Genova; nella Società Anonima Grande Albergo di Rodi che gestisce il Grande Albergo delle Rose a Rodi.

La Compagnia inoltre gestisce direttamente stabilimenti balneari, tram, lancie e altri servizi connessi al turismo ed è interessata in varie aziende che al turismo, nelle sue varie manifestazioni, si dedicano.

Particolare cura è stata portata questi ultimi tempi allo sviluppo sportivo del Lido, quale nuova attrazione per i turisti.

E'recentissima la concessione del terreno al Lido, verso gli Alberoni, ottenuta dal Ministero per l'impianto di un modernissimo golf.

Nel 1928 la Compagnia Italiana Grandi Alberghi ha distribuito agli azionisti un dividendo del 10%.

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Last updated 19.2.2005