PERDONARE il Vajont, Padrin??



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« Voglio che conosciate la verità. Poi, se vorrete, potrete sempre optare per il cinismo e per il razzismo in cui si sta impaludando la nostra società

Anna Politkovskaja

C'era una volta [a Longarone, 2004] uno SFRATTO ...

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Questo il lamento, pubblico, del "Comitato" ....
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... C'è scritto "SFRATTO", giusto?? ... (2004!)

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da QUESTA lettera ... (datata 19 Ottobre 2004)

Sul sito web del Comitato Sopravvissuti, solo questo segno:
Dopo averci negato aiuto, appoggio, ascolto, l'amministrazione Comunale ha deciso con una semplice lettera di mandarci via dalla nostra sede. Ultimo gesto a testimonianza del finto rispetto che ci viene dato dal sindaco.

[2005, 21 marzo, Longarone]
"Cittadini della Memoria - Libera associazione di liberi Cittadini d'Italia e del Mondo" presenta e LANCIA, e invia una lettera/comunicato stampa per *OPPORTUNA CONOSCENZA ai 4 sindaci del "Vajont", e ovviamente* a Coletti e Migotti & STAMPA LOCALE tutta*, per la «Raccolta di firme per le SCUSE formali e PUBBLICHE [dovute!!] per la parte da ESSO avuta [Stato!] nel Vajont». Coletti - che pur invitata con Mazzorana "era occupata", e Mazzorana latitante - si OPPONE con motivazioni surreali, vedi foto sotto, schierandosi quindi immediatamente dall'altra parte della BARRICATA col loro aguzzino De Cesero e il suo degno collega/kapo' Migotti; mentre l'allora Scriba Ufficiale Padrin - in un articolo del Gazzettino locale naturalmente non firmato - mette i lettori BELLUNESI in guardia dal "firmare strane iniziative", probabilmente dubbie, truffe o giu' di li'...
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La raccolta nonostante l'ASSOLUTO silenzio dei MEDIA e il DANNEGGIAMENTO della casella postale in POSTA a Longarone (!) va a buon fine (circa 35.000 firme, parecchie delle quali come quelle delle Università di Bergamo, vado a memoria) sono SINGOLE (cioè in questo caso, del Rettore) ma ne rappresentano (suoi studenti e docenti, tutti 'aderenti') nominalmente *MIGLIAIA*. E così, per molte "Associazioni/Enti", «Uno x TUTTI» La raccolta va avanti "porta a porta" per DUE ANNI, per dare il tempo a DLF Udine di organizzarsi. La "corsa Udine-Erto e poi Erto-Roma Quirinale non-Stop" si effettua nel 2007, 31 Maggio/3 Giugno, tecnicamente con successo, e sotto un meteo INCLEMENTE.....
Longarone BOICOTTA vistosamente, in tutte le forme e modalità possibili, raccolta e staffetta. Fino a allertare il Quirinale (circostanza confermata da Don Ciotti) una volta davvero "partita" la Staffetta. È *mafia*.... notato??


«L'amore non è bbello, se non è litigarello...»

Toh, combinazione!
"L'amore" sbocciato nel 2005 tra De Cesero e Coletti (la denuncia penale del 2004, marzo, al vice Mazzorana; il suo ricatto e l'umiliazione pubblica - grazie, Migotti!!; e la distruzione del Sacrario nei termini e modi che sappiamo; e lo sfratto dell'ottobre; e le offese e insulti - pubblici e privati senza testimoni - alla Coletti Presidente) DIMENTICATI!!
Galeotta fu "la raccolta", e ruffiano fu il Migotti!! ... e vissero tutti - Coletti in una casa nel frattempo assegnataLe dal Comune - felici & contenti (tranne, forse, Gino Mazzorana). E brava, Micaela!! contenta?? tutti speriamo di sì...

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Ehi! esiste, il dio delle piccole EPSON: "suggello del SACRO PATTO".

E amen: da questo momento, e ufficialmente, kapo' Migotti "parlerà *anche* a nome del Comitato" peraltro, ridottosi - dall'episodio "Firme" - dai "150 membri" praticamente a DUE (Coletti + Mazzorana).
E narrarono le cronache (Gazzettino, la Coletti): «Per la prima volta, in vita mia mi sento 'Longaronese'».
Arpe, titoli di coda, dissolvenza, applausi.

... e pazienza, se a Fortogna/Auschwitz bonsai - "ristrutturato??" - dall'inaugurazione si cammina sulle fosse ... 0

["calpestare le tombe", sulla destra] Come a Fortogna, notato??

Buona fortuna, Italia.
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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org.
Poi a partire dal 2004 [ma io lo saprò solo due anni e mezzo DOPO] dal 2007 sbucarono - e vennero avanti - i delinquenti, naturalmente quelli istituzionali della mafia di Longarone....


Ai navigatori.
Queste sono tutte pagine "work-in-progress" (cioè modificabili nel tempo) fatte e "curate" a MANO e quindi può essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto nelle pagine di sei/sette anni prima di QUESTA edizione, quelli obsoleti che ancora puntano (meglio, 'puntavano') a dei siti web esterni, nel frattempo magari scomparsi - è il caso della piattaforma "Geocities/Yahoo"), o "riorganizzati" dai rispettivi curatori.
Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > la riga > e il link fallace.
Ringrazio anticipatamente.



[Home page] [la MAFIA a Longarone, dal '64 a OGGI ] [Visite Museo] [Video, 1 - Video, 2 - Video, 3] [Libri] [Memoria] [Cimitero]

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Ritagli di giornali, motivazioni e libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di Tiziano Dal Farra - Belluno, 3396503360
-->> tiziano@vajont.info (se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

« VOMITO, ERGO SUM »

Fortogna:
nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: un falso storico, fattuale, e ASSOLUTAMENTE IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE e oggettivo - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo farlocco e osceno «Monumento/sacrario» in località S. Martino di Fortogna riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come un parco "Italia" di Viserbella di Rimini, il campo "B" del lager nazista di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no? ed è la verità verificabile, ma se solo ti azzardi a dirlo o far notare le plateali coincidenze, sono guai, $eri. Perché... qui in Italia, e soprattutto in luoghi di metàstasi sociale e interessi inconfessabili perenni come la Longarone 'babba' ... «la Verità si può anche dire. Ma però che non ci sia nessuno che l'ascolti (o che la legga!)»

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Ma tutto deve andare come da copione, in Longar-Corleone. Dal dicembre del 1964 qui è così: lo mise nero su bianco gente colle spalle ben più larghe delle mie, e in tempi non sospetti:

«È quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito 'A', o 'B'; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere se non c'è corruzione».
Fonte: Giampaolo Pansa, sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973; sta riportato sul libro della Lucia Vastano. LIBRO CONSIGLIATISSIMO.

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