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«I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, e quelli dei beni pubblici nelle ricchezze e negli onori»
            (di Catone, citato da Aulo Gellio in 'Noctes Atticae')

"Oggi la nuova Resistenza in cosa consiste? Ecco l'appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato, di difendere la Repubblica e la Democrazia. Oggi ci vuole due qualità a mio avviso, cara amica: L'ONESTÀ e IL CORAGGIO. E quindi l'appello che faccio ai giovani è questo: "Cercare di essere onesti", la politica prima di tutto deve essere fatta con le mani pulite! Se c'è qualche scandalo, se c'è qualcuno che da' scandalo, se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato senza mezzi termini." - Sandro Pertini

«Non possiamo costringerli a dire la verità, ma possiamo costringerli a MENTIRE PIU' PALESEMENTE !»
L'Avv. di Parte Civile Ertana Sandro Canestrini, nel processo Vajont VERO, a L'Aquila (novembre 1969).

Art. 28 della Costituzione:
«I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.»   

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L'imputato Dal Farra
(lo scrivente)

  • ANTEFATTO (chi dove come quando cosa & perché)
    Questa rappresaglia di attacchi bollati a totale carico del contribuente e "a rischio zero" per questi agiatissimi e stimati(?) DELINQUENTI comincia a fine Novembre 2004, un mese dopo l'infame sfratto del comitato Sopravvissuti del Vajont, perpetrato a Longarone dal giovane sindaco Pierluigi De Cesero giusto il mattino successivo alla sua chiamiamola "elezione" a presidente della mangiatoia/covo mascherato di furfanti che risponde al nome - udite! uditeee!!- di «Fondazione Vajont ONLUS» per "la Memoria"(sic!).
    Ne risulterà la mia immediata e ARGOMENTATA reazione, pubblicata e sottoscritta e FIRMATA per esteso sull'allora esistente "Forum pubblico" del sito comunale (e di altrettanta mafiosa gestione) www.vajont.net, in seguito fatto opportunamente *svanire* (14 febbraio 2005) e riattivato (18 ottobre 2005) nella innocua forma imbavagliata attuale.
    Qui la mia pagina (più dettagliata e estesa) che riprende lettera e spirito del mio sdegno sul "Forum".

    Il 14 novembre del 2004 questo giovane sadico fancazzista 'e' sindaco [che in futuro diverrà via via tecnicamente e formalmente sempre più delinquente professionale, oggi nel 2013 anche sotto processo. E per questo motivo, criminalmente, anche un BANCAROTTIERE come lo fu già nel dopoVajont del '73 il futuro suocero a Belluno ...] ricaverà dalla sua improvvida iniziativa e dal mio attivarmi anche una interrogazione parlamentare, cui peraltro non verrà mai data risposta da un Berlusconi già impegnato a salvare il culo (suo & di Previti, ricordate??). E col senno del *poi* - grazie ai «buoni uffici» così come svolti dall'a(s)caro Paniz - posso ben immaginarmi il perché.
    Qualche giorno dopo, inizierà la mia (ma non solo mia) persecuzione giudiziaria, ma io ne sarò totalmente all'oscuro per almeno due anni e mezzo!
    Ma nei media, e negli atti dei Tribunali, SECONDO PANIZ [quel pluri-mentitore serialcompulsivo, che superò se stesso nell'episodio parlamentare della «nipote di Mubarak»], questa "guerra Giudiziaria" ... la INIZIAI IO. Ribaltando tranquillamente fatti, atti e verità.
    0Il suo degno cliente/socio/testimonial De Cesero, riuscirà a mentire in aula a Udine contro di me per TRENTOTTO volte 38, su 52 domande di magistrati e avvocati [in precedenza, a Ferrara, in un solo verbale 'solo 16 volte' e solo 6 volte il suo degno compare "kapò" Migotti]. E in questo, assistiti ed aiutati tutti fattivamente dallo Studio Paniz di Belluno. Ma verrò condannato io [nella sentenza non c'è traccia che il Giudice Lazzàro se ne sia manco accorto] ed un'altra magistrata mi impedirà di denunciarlo NEL CORSO di QUEL processo [2009]. E per il "combinato disposto" di una doppia archiviazione [fatta a MIA insaputa!] i reati di DCP e il favoreggiamento di Studio Paniz sono sì nel marmo degli ATTI e delle mie DUE distinte denunce [ognuna descrivente e DOCUMENTANTE 8 menzogne OTTO, ma archiviate dalla Dr.ssa Barbara Loffredo di Udine, giusto per non far nomi], ...ma io NON POSSO NEMMENO PIU' (ri)denunciarlo per via del «Ne bis in idem»! BINGO!!
    In tal modo, dal punto di vista dello Stato, questi reati - pur VERIFICATI/DOCUMENTATI/EFFETTUATI - "non sono mai ESISTITI". Così vanno le cose in Italia, e nel MIO "Vajont"

    BUONA LETTURA!!! stiamo lavorando PER VOI (online, ORA, le prime TRE di DIECI...)

panizMaurizioHotGod
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Querela 1
- Bratti, Udine
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Querela 2
- Bratti, appello TS
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Querela 3
- De Cesero uno, Ferrara
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Querela 4
- De Cesero due, Udine

(col bevi, mona«Caso Umano Corona»
in allegato, scaricabile)

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Querela 5
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Querela 6
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Querela 9
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Querela 10

.... E invece, Calpurnio, quello teoricamente LAUREATO in Giurisprudenza, non solo "si dimenticò DUE VOLTE sia NUOVE prove, SIA nuovi TESTI" ex Art. 410 c.p.p., ma per buona misura ci copio-incollò (DUE VOLTE, mica UNA!) una calunnia che anche un bimbo di 10 anni coll'iPhone (o iPad, o un Piccì) può smontare in tre (3) minuti colla procedura qui descritta.
La seconda domanda conseguente allora diventa: «Ok, Paniz è un delinquente (o un $omaro, nella migliore delle ipotesi) che fa quello che fa perché non può fare diver$amente.
Ma allora che dire di una magistrata ferrarese - la Dr.ssa Giorgi, per non far nomi - che nel 2008 trovandosi davanti un atto giuridicamente IRRICEVIBILE (mancavano tutt'e DUE i minimi di LEGGE per RICEVERLO) e corredato con DUE DISTINTE richieste di ARCHIVIAZIONE di DUE distinti suoi COLLEGHI (UNO dei quali di Ferrara, nello stesso TRIBUNALE!!) ... mandò avanti UGUALMENTE un processo *ILLEGALE*, e CHE NON AVEVA SENSO??

Paniz_Bifidu$_ActiIrregolari$
panizMaurizio_Bifidu$ Acta_Irregolaris
(nella foto)
Pedicabo ego vos, et irrumabo...

Problemi col sito? Dissensi?
Segnalazioni, commenti, informazioni?

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L'OLTRAGGIO del Giro, spacciato per 'OMAGGIO' e Alti Nobili Sentimenti... ma 'a pagamento', cioè PROSTITUZIONE.
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Un tempo, leggevi queste cose e ti trovavi su www.vajont.org.
Poi a partire dal 2004 [ma io lo saprò solo due anni e mezzo DOPO] dal 2007 sbucarono - e vennero avanti - i delinquenti, naturalmente quelli istituzionali della mafia di Longarone....


Ai navigatori. Queste sono tutte pagine "work-in-progress" (modificabili nel tempo) e puo' essere che qualche link a volte non risulti efficiente, soprattutto quelli obsoleti che puntano (puntavano) a dei siti web esterni. Scusate, e eventualmente segnalatemelo indicandomi nella mail la pagina > riga > link fallace.

[Home page(di servizio)] [la MAFIA a Longarone, dal '64 a OGGI ] [Visite Museo] [Video - Video, 2 - Video, 3] [Libri] [Memoria] [Cimitero]

[perdono, PADRIN??] [perdono, COLETTI??] [perdono, kapo' MIGOTTI??] [] []

[Lo $tupro dei Morti, e quello dei VIVI][Testimonianze Vajont ] [Cronologia] [Audio] [Cazzate] [CURIOSITA'] [Canzone] [Credits] [ENGLISH SECTIONenglish pages]

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Ritagli di giornali, motivazioni e libere opinioni, ricerche storiche, testi e impaginazione di
-->>Tiziano Dal Farra - Belluno, cell/SMS 3396503360
-->> tiziano@vajont.info (se non diversamente specificato o indicato nel corpo della pagina)

« VOMITO, ERGO SUM »

Fortogna:
nella foto sotto, il *Giardino delle bestemmie* attuale, un fal$o TOTALE dal 2004: un falso storico, fattuale, e ASSOLUTAMENTE IMMORALE da 3,5 mln di Euro. Un FALSO TOTALE e oggettivo - a cominciare dai FALSI cippi «in marmo di Carrara» - targato *sindaco De Cesero Pierluigi/Comune di Longarone 2004*.
Oggi questo farlocco e osceno «Monumento/sacrario» in località S. Martino di Fortogna riproduce fedelmente in pianta e in miniatura, come un parco "Italia" di Viserbella di Rimini, il campo "B" del lager nazista di Auschwitz/Birkenau. Fantastico, no? ed e' la verita' verificabile ma se solo ti azzardi a dirlo o far notare le coincidenze, sono guai. $eri. Perché... qui in Italia, e soprattutto in luoghi di metàstasi sociale e interessi inconfessabili perenni come la Longarone 'babba' ... «la Verità si può anche dire. Ma però che non ci sia nessuno che l'ascolti (o la legga!)»

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Ma tutto deve andare come da copione, in Longar-Corleone. Dal dicembre del 1964 qui è così: lo mise nero su bianco gente colle spalle ben più larghe delle mie, e in tempi non sospetti:

«E' quasi come in Sicilia, mi creda; a Longarone si configurano gli elementi tipici della mafia. Non è questione di partito 'A', o 'B'; c'è un determinato giro fatto di poche persone all'interno del quale non entra nessuno. Il potere è in mano a costoro, cinque o sei persone a Longarone, e poi qualche diramazione fuori, cioè altre persone nei posti giusti, perché un sistema del genere non può sopravvivere se non c'è corruzione».
Fonte: Giampaolo Pansa, sul Corriere della Sera del 9 ottobre 1973; sta riportato sul libro della Lucia Vastano. LIBRO CONSIGLIATISSIMO.

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